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giovedì 10 settembre 2015

Recensione Dieci piccoli respiri, Una piccola bugia, Quatto secondi per perderti, Cinque ragioni per odiarti di K.A. Tucker (Serie Ten Tiny Breaths)






Titolo: Dieci piccoli respiri
Titolo originale: Ten Tiny Breaths
Autore: K.A. Tucker
Serie: Ten Tiny Breaths #1
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 10 Luglio 2014
Pagine: 320
Punto di vista: prima persona (Kacey)
Livello di sensualità: caldo

Trama: Kacey Clearly aveva solo vent’anni quando la sua vita è andata in pezzi. Un terribile incidente automobilistico le ha portato via i suoi genitori, il suo fidanzato e la sua migliore amica. Ora, dopo quattro anni trascorsi a casa degli zii nel Michigan, Kacey decide di fuggire via per sempre. Una notte lei e sua sorella Levie prendono un autobus per Miami e lì, nonostante le difficoltà economiche, possono finalmente ricominciare a progettare una nuova vita. Kacey però non è ancora pronta a lasciarsi alle spalle il passato e stringere nuove amicizie, neppure se a chiederglielo è l’affascinante vicino, Trent Emerson, un enigmatico ragazzo dagli ipnotici occhi blu. Eppure Trent è deciso a far breccia nel suo cuore, e presto Kacey dovrà smettere di stare chiusa a riccio e arrendersi al suo amore…

Recensione:
Il primo libro di questa serie è uscito poco più di un anno fa e ne ho subito sentito parlare molto bene. Però... la trama non mi attirava. Kacey prospettava di essere il tipo di protagonista femminile che mi piace meno: la finta dura. Quella piena di tatuaggi e atteggiamenti strafottenti. Insomma, non mi faceva per niente simpatia e quindi ho rivolto la mia attenzione verso altri orizzonti. Ma la Newton è stata così efficiente da pubblicare l'intera serie nel giro di 12 mesi. E di tutti e quattro i libri ho continuato a sentir parlare benissimo. Insomma, tutti avevano letto la serie Ten Tiny Breaths tranne me. Così, complici le ferie e la possibilità di avere i seguiti sul kindle nel giro di un click, l'ho iniziata piena di buone speranze. Come è andata a finire? Che ho letto tutta la serie in tre giorni. E ora vi beccate tuuuutte le recensioni di fila. Pronti? Via!

Devo dire che inizialmente pensavo di essere incappata in un'altra di quelle serie che fanno impazzire tutti tranne me. Sì, perché Kacey, per circa una metà del romanzo, mi è stata antipatica esattamente come mi aspettavo. Non avevamo assolutamente feeling. Ma ho tenuto duro perché tutto il resto era davvero originale e interessante. A partire da Livie, che ho subito adorato, per passare poi alla vicina di casa, Storm, una spogliarellista siliconata che rivela essere molto di più di quello che appare, per finire poi all'ambientazione del night club. Ora, ammettiamolo, sono tutti elementi che in genere non troviamo negli NA classici. Di solito abbiamo studentesse e college esclusivi. Questo cambio di registro è stato una ventata d'aria fresca.

Se poi aggiungiamo anche il fascino del misterioso Trent, che mi ha puzzato subito di segreti lontano un miglio, abbiamo tutti gli ingredienti per rimanere incollati al libro fino all'ultima pagina. Anche perché la Tucker scrive molto bene. Ha uno stile schietto e semplice, ma avvincente, la caratterizzazione dei personaggi, poi, è ottima.

Così ho sopportato gli sbalzi d'umore di Kacey, i suoi comportamenti irrazionali e vagamente schizofrenici. Anche perché, devo riconoscerlo, di motivi per comportarsi un po' da pazza ne ha parecchi, poverella. Ho sopportato, stretto i denti e alla fine sono stata ricompensata. Perché la seconda parte del romanzo è davvero molto bella. Anche e soprattutto perché la Tucker non liquida i seri traumi emotivi dei suoi personaggi in quattro e quattr'otto. Ma li sviscera per bene, facendoci passare per tutte le fasi del lutto, in modo progressivo e realistico.
"Percepisco la sua esistenza come se avvolgesse una mano attorno alla mia anima, cullandola, cercando di proteggerla dal pericolo, e ne sono terrorizzata. Terrorizzata perché non voglio che questa sensazione finisca mai."
Insomma, nonostante le mie perplessità iniziali, davvero un ottimo libro. Ma passiamo a Una piccola bugia e alla piccola e dolce Livie.

Il mio voto è:



Titolo: Una piccola bugia
Titolo originale: A Tiny Lies
Autore: K. A. Tucker
Serie: Ten Tiny Breaths #2
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 17 ottobre 2014
Pagine: 269
Punto di vista: prima persona
Livello di sensualità: caldo

Trama: «Fa’ che io sia orgoglioso di te». Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere fede a quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l’ingresso al college arrivano altre sfide inattese che mettono alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. Ciò a cui non è invece preparata sono Reagan, amabile compagna di stanza alla quale non riesce a dire di no, e Ashton, l’arrogante e attraente capitano della squadra di canottaggio maschile. Ashton è anche uno dei migliori amici di Connor, un ragazzo che corrisponde perfettamente a quello che Livie ha in mente per sé. Perché allora continua a pensare ad Ashton? Quando Livie si trova a dover affrontare voti mediocri, aspirazioni di carriera che sembrano andare in fumo, e l’incapacità di gestire i sentimenti per Ashton (che non vorrebbe provare), si troverà a rinunciare alla promessa fatta al padre. E all’unica Livie che conosca…

Recensione:
Chiuso Dieci piccoli respiri ho aperto Una piccola bugia. Così, se per me erano passati solo pochi secondi, scopro subito che per i protagonisti sono passati circa tre anni e la piccola Livie non è più così piccola. Ha 18 anni e deve partire per il college. 

Sono passati gli anni, ma lei è sempre la stessa: gentile, generosa, sensibile, praticamente perfetta. Forse troppo? Per Kacey sì, c'è qualcosa di anomalo nel desiderio di perfezione di Livie, nel suo essere sempre così controllata e nell'aver organizzato tutta la sua vita passo passo sin dall'età di dodici anni.
"Sei uno degli spiriti più gentili che abbia mai conosciuto, Livie. Reagisci intensamente alla sofferenza umana. E' come se tu assorbissi il dolore altrui. Malgrado la tua estrema timidezza, affronteresti qualsiasi cosa pur di non fallire."
Così Kacey, tra le altre cose, pensa bene di far sbronzare la nostra cara e innocente Livie durante la sua prima sera al college, la quale si risveglia la mattina dopo con un mal di testa fotonico, un tatuaggio su una spalla, un ragazzo nudo in stanza e ricordi moooolto molto vaghi su quello che è successo la sera prima.

Il ragazzo nudo, ovviamente, è il nostro eroe: Ashton. Peccato che di eroe abbia ben poco... E' un play boy fatto e finito, che non ci pensa due volte a tradire la fidanzata che abita dall'altra parte del paese con qualunque ragazza compiacente gli capiti a tiro. Eppure... nonostante io detesti cordialmente questo tipo di personaggio, la Tucker è riuscita a farmelo piacere, e pure parecchio. Come? Facendo intuire al lettore che dietro al suo comportamento c'è molto di più del semplice prurito ormonale. Ashton usa il sesso per dimenticare che è in prigione, che non è libero.

Un'altro libro intenso e difficile, che mi ha emozionata e tenuta incollata alle pagine. L'ho apprezzato ancora di più del precedente e quindi è stato inevitabile proseguire con il terzo. 

Il mio voto è:



Titolo: Quattro secondi per perderti
Titolo originale: Four Second to Lose
Autore: K. A. Tucker
Serie: Ten Tiny Breaths #3
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 14 maggio 2015
Pagine: 384
Punto di vista: prima persona
Livello di sensualità: caldo

Trama: Cain ha ventinove anni e gestisce il suo strip club, l’unico locale in città in cui non gira droga e le ragazze non si prostituiscono. Lui cerca anzi di proteggerle come può, senza tuttavia farsi mai coinvolgere personalmente. La regola numero uno per Cain è tenere gli affari di cuore, e di letto, fuori dal Penny’s. Ma quando la bionda Charlie Rourke entra nel suo ufficio per un colloquio di lavoro, le cose si complicano… La giovane Charlie è fatalmente attratta dal suo capo tenebroso, anche se qualcosa di molto più grande di lei richiede la sua attenzione e non c’è tempo per le storie d’amore: travestimenti, appuntamenti segreti, viscidi trafficanti di droga e un passato avvolto nel mistero sono il pane quotidiano della bella spogliarellista.
Un incontro ravvicinato bollente e inatteso cambia le cose per tutti e due, ormai travolti dalla passione. Ed è proprio per proteggere il suo grande amore che Charlie dovrà fuggire lontano, lontano da lui…

Recensione:
Questo, dei quattro romanzi che compongono la serie, è quello più ricco di adrenalina, colpi di scena, azione ed emozione. Mai come in questo caso, la storia si svolge sul filo del rasoio. Sì, perché Charlie sta giocando col fuoco e anche un solo errore le può costare la vita.

Eppure l'attrazione con prova per Cain è così forte che la distrae, il suo atteggiamento protettivo la fa sentire al sicuro, anche quando sa benissimo che è solo un'effimera illusione. Perché se lui sapesse chi è davvero, probabilmente non vorrebbe vederla mai più.

Cain, dal canto suo, ha costruito la propria vita intorno ad un obiettivo ben preciso: il riscatto. Si sente in colpa per delle cose successe nel suo passato e vive il presente cercando di aggiustare le vite delle ragazze che si presentano alla porta del suo club. Non è un santo, ma a suo modo cerca di fare la cosa giusta. E la cosa giusta NON è portarsi a letto la sua nuova dipendente, anche se gli ricorda Penny, anche se capisce che gli nasconde qualcosa, anche se sa che non è solo sesso e che se qualcosa andrà storto, potrebbe uscirne distrutto come mai prima nella vita.

Mi è piaciuta molto questa svolta quasi suspense della Tucker, che dimostra di sapersi destreggiare in sfumature di genere completamente diverse tra loro. Quello che non manca mai è un alto tasso di sensualità, quello che ti fa venire caldo al punto giusto, ma senza essere gratuitamente volgare.

Il mio voto è:



Titolo: Cinque ragioni per odiarti
Titolo originale: Five Ways to Fall
Autore: K. A. Tucker
Serie: Ten Tiny Breaths #4
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 23 luglio 2015
Pagine: 360
Punto di vista: prima persona alternato
Livello di sensualità: caldo

Trama: Reese MacKay – ragazza diretta e anticonformista – sa bene cosa significhi fare delle scelte sbagliate: ne ha commessi di errori, in meno di vent’anni di vita. Ecco perché, dopo che il suo matrimonio-lampo è naufragato, decide per una svolta netta: si trasferisce a Miami con l’intenzione di mettere la testa a posto. E sembra proprio esserci riuscita, a parte quell’avventura di una notte in un locale di Cancun con un biondo affascinante di nome Ben… Ma per fortuna, Reese può lasciarsi quest’ultima avventura alle spalle e tornare alla sua vita tranquilla.
Ben, intanto, ha finito l’università ed entra a lavorare come praticante in un prestigioso studio legale. Che sorpresa scoprire che il suo nuovo capo è anche il patrigno di quella favolosa ragazza che aveva incontrato in Messico e alla quale non aveva mai smesso di pensare. Ma Reese è una ragazza difficile, una di quelle da cui tenersi alla larga, e inoltre qualsiasi passo falso potrebbe costargli il posto. Nonostante questo, non riuscirà a restare lontano da lei molto a lungo.. 

Recensione:
La Tucker chiude in bellezza la serie con un romanzo più leggero, ironico e divertente, rispetto ai precedenti. Se negli altri libri abbiamo visto i vari personaggi alle prese con le tragedie più disparate e disperate, in questo respiriamo finalmente un po' di normalità e spensieratezza. Ma fino a un certo punto. 

Ben è un personaggio adorabile. Ma proprio tanto. Da prendere e da spupazzare di coccole e bacini. E' scanzonato, autoironico, intelligente, amichevole con tutti e senza alcun senso della vergogna o del pudore. Parla con una sincerità sconcertante, senza alcun timore di apparire ridicolo. Semplicemente si mostra per quello che è. Un giovane uomo con la passione per le belle donne e il sesso. E anche lui ha le fossette! L'autrice deve avere un debole per questa caratteristica fisica, visto che tre su quattro dei suoi uomini di carta ce l'ha.

Reese è quasi il suo esatto opposto. Introversa, dotata di una pungente ironia che non risparmia a nessuno, alla mattina è un orso intrattabile, ma anche durante il resto della giornata non è che il suo umore migliori poi molto... Ha avuto un'infanzia turbolenta, con una madre che non la faceva sentire amata, sballottata da una famiglia all'altra, ha avuto una cocente delusione d'amore, quindi si guarda bene dal lasciarsi andare con Ben. Soprattutto visto che lui non nasconde di evitare le storie serie come la peste.

Peccato che i loro piani vengano messi alla prova dal lavoro fianco a fianco e dai casi della vita, che sembra proprio li voglia far mettere insieme, con la complicità dell'adorabile mamma di Sam.
Questo romanzo mi ha fatto davvero divertire, ho riso tanto ma mi sono anche emozionata e commossa, perché la Tucker non è contenta se non ci infila qualche tragedia. Una degna conclusione di una serie davvero piacevole.

Il mio voto è:


2 commenti:

  1. Miiiiii****, e io la Tucker non l'ho ancora letta! Ma in che mondo vivo?

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  2. Nel mondo dove vivevo io due settimane fa! XD E ammetto che iniziato il primo avrei preferito esserci rimasta. L'inizio era sconfortante, davvero... Ma da metà in poi migliora e gli altri della serie sono tutta un'altra musica. Non dei capolavori, ma interessanti.

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