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mercoledì 2 settembre 2015

Recensione Una lunga estate crudele di Alessia Gazzola (Serie Alice Allevi #4)

Titolo: Una lunga estate crudele
Autore: Alessia Gazzola
Serie: Alice Allevi #4
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 29 gennaio 2015
Pagine: 320
Punto di vista: Prima persona (Alice Allevi)
Sensualità: molto bassa


Trama: Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto.
Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda… proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato l’Innominabile dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell’istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore.
E infine, Alice resiste, o ci prova, all’istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa.
Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell’estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo.
Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un’indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all’apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili.
Alice lo sa: nessun segreto è per sempre. E chi non impara a tenere a bada i propri segreti finisce col lasciarsene dominare… fino al più tragico e crudele dei finali.

Recensione di Vins:
Il libro mi è piaciuto per quanto riguarda il caso da risolvere: benché si tratti di un caso abbastanza lineare nella sua specie, omicida e movente, la trama è ben costruita. Non eccessivamente complessa, si svelano indizi piano piano, coinvolgendo diversi personaggi più o meno implicati nella vicenda e dando spessore alla stessa trama, per via di alcuni intrecci tra le vicende di questi personaggi. Inoltre l'intreccio fornisce anche diverse strade alternative e falsi indizi per depistare un po' il lettore.

In effetti non è facilissimo "sfidare" la Gazzola ma diciamo che lei non "gioca pulito": avevo già notato nei libri precedenti come volutamente omettesse qualche particolare esplicito, onde evitare al lettore più attento di indovinare la soluzione prima del tempo. Cosa che accade anche in questo libro...
Però il tutto ha una sua giustificazione, visto che l'unico POV è quello della protagonista, sicché noi vediamo tutto attraverso i suoi occhi, compreso quello che magari si lascia sfuggire al momento.

Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di tutti i personaggi, da quelli che già conoscevo a quelli nuovi. Penso sia la qualità più evidente dell'autrice. Lavoro particolarmente buono sui vari indiziati e sulla nonna Amalia, aspetto, quest'ultimo, che rende ancora più semplice il paragone con la serie della Evanovich e i divertenti scambi tra Stephanie Plum e la nonna Mazur.
Inoltre credo sfrutti la figura della nonna per rendere omaggio alla RAI, che ha prodotto e manderà in onda la fiction tratta dai suoi libri: si viene infatti a sapere che nonna Amalia segue tutte la fiction di RAI 1...  (io le avrei messo in camera anche la foto di Beppe Fiorello).

Mi sono divertito nel cercare di capire fino alla fine la soluzione del caso. In realtà, se avevo capito parte della vicenda solo verso la fine (ma comunque con un certo anticipo), non sono riuscito invece ad individuare il colpevole dell'omicidio.
Penso che la trama della Gazzola si stata scritta in modo tale che ogni soluzione sarebbe in fondo andata bene, visto che vari personaggi avevano tutti un motivo piuttosto che un altro per aver ucciso Barbieri. Del resto, il colpevole era una delle mie ipotesi iniziali: scartata perché troppo ovvia. Il movente invece l'avevo azzeccato, ma il mio era più che altro un dubbio.

Il vero punto debole del libro (e della serie) resta, per me, la parte rosa. Grazie ad un'introspezione di Alice si chiarisce abbastanza bene che praticamente lei tiene sia a Claudio sia ad Arthur, prova qualcosa per entrambi. Se insomma sparissero tutti gli ostacoli alla storia con uno dei due, lei comunque non riuscirebbe a lasciare l'altro e quindi a decidersi. L'ostacolo al lieto fine è insomma Alice stessa.

Claudio sembra interessato più che altro al sesso perché, da tipico italiano medio, è convinto che per tutti l'impegno più serio o proprio il matrimonio sia la tomba del desiderio. Arthur è il solito idealista anche un po' "qualunquizzato" che sembra tenere ad Alice, ma non si sa quanto.

In questo libro la Gazzola inserisce anche un classico terzo incomodo, che però sembra avere la funzione più che altro di dimostrare come il cuore di Alice sia sospeso ma non libero. O magari la Gazzola non ha voluto alzare la posta, inserendo un'ulteriore complicazione sentimentale.

Da quel che ho capito l'autrice è ormai decisa a concludere la Serie: da parte mia c'è interesse per un nuovo caso, magari stuzzicante come questo, e anche la curiosità di vedere come deciderà di risolvere il triangolo sentimentale.

Il mio voto è:

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