Titolo originale: Hero
Autrice: Samantha Young
Serie: no, autoconclusivo
Data di uscita: 5 settembre 2017
Data di uscita: 5 settembre 2017
Editore: Newton
Compton
Genere: contemporary romance
Genere: contemporary romance
Ambientazione: Boston, Massachusetts, USA
Narrazione: prima persona, pov protagonista femminile
Livello di sensualità: alto
Narrazione: prima persona, pov protagonista femminile
Livello di sensualità: alto
Trama: Suo padre è sempre stato un eroe per Alexa Holland, finché
non ha scoperto che lei e sua madre non erano la sua unica famiglia. Da allora,
Alexa si è impegnata a dare una nuova direzione alla sua vita e a plasmare la
propria identità distaccandosi il più possibile dai suoi terribili segreti. Ma
un giorno incontra un uomo che è stato danneggiato quanto lei dalle bugie di
suo padre, e sente che deve aiutarlo. Caine Carraway non vuole avere niente a
che fare col desiderio di redenzione di Alexa, ma non è facile allontanarla.
Tenta in tutti i modi di farsi odiare, portandola al limite della sopportazione
perché decida da sola di lasciarlo in pace. Ma le sue azioni finiscono solo per
avvicinarli, e malgrado tutto, tra di loro scoppia una passione intensa ed
esplosiva. Ma Caine sa che non potrà mai essere il principe azzurro che Alexa
ha sempre voluto. Quando si troveranno sull'orlo del baratro, Caine capirà di
essere disposto a tutto per impedire che qualcuno li ferisca di nuovo.
Ho deciso di leggere “Hero” di Samantha Young, perché
la sua serie “On Dublin Street” mi era piaciuta particolarmente e volevo vedere
se riusciva a replicare le stesse emozioni, lo stesso groviglio di ansia. E
purtroppo non ci è riuscita completamente. Ci sono dei “ma”.
Iniziamo, però, dal principio.
Il protagonista maschile, Caine Carraway, è un uomo
bellissimo, ma rinchiuso nel passato e nel suo dolore, da avvenimenti che
alimentano il suo odio, la sua stronzaggine.
Non è un eroe, non è un cavaliere nella sua scintillante armatura. È solo un uomo caparbio, che è riuscito a fondare una sua banca appena terminato il college. Ed oggi, a trentatré anni, è un uomo di successo, amministratore delegato, che si prende sempre quello che vuole, quando vuole. Eppure dietro questo suo controllo, si nasconde un fuoco pronto a divampare appena viene nominato un cognome.
Non è un eroe, non è un cavaliere nella sua scintillante armatura. È solo un uomo caparbio, che è riuscito a fondare una sua banca appena terminato il college. Ed oggi, a trentatré anni, è un uomo di successo, amministratore delegato, che si prende sempre quello che vuole, quando vuole. Eppure dietro questo suo controllo, si nasconde un fuoco pronto a divampare appena viene nominato un cognome.
«Mi serve una segretaria che soddisfi tutti i miei desideri e le mie richieste immediatamente. Non è cosa facile da trovare… la maggior parte della gente ha una vita privata. Lei invece è in una situazione disperata, e per come la vedo io, è in debito con me»
Alexa Holland, fantasma del dolore di Caine, irrompe
nella sua vita come un carrarmato, lo lascia senza difese e questo lo porta ad
alzare al massimo le sue barriere protettive, a cercare di riacquistare il
controllo perso piegando Alexa e cercando vendetta.
Alexa è sola al mondo. Il suo passato l’ha spezzata
e ora sta cercando di ricomporre i mille frammenti di sé. Ma è dolce e riesce a
guardare oltre l’immagine di ferro di Caine, e decide di cogliere l’opportunità
di farli capire che sotto molti aspetti sono uguali, che ciò che li divide, in
realtà li unisce.
«Nel vedere un dolore che era chiaramente ancora vivo in lui avevo sentito un soverchiante senso di affinità con quell’uomo. Eravamo entrambi parti di una tragica eredità»
Alexa e Caine sono due facce della stessa medaglia,
ma uno l’opposto dell’altra: mentre Alexa è solare, sensibile, comprensiva, Caine
è buio, cupo, chiuso.
Questa ugualità/diversità si protrae per l’intero
romanzo. Romanzo che da una parte è maggiormente evoluto rispetto alla serie che ha
reso nota la scrittrice in Italia, poiché lo stile è più fluido, i personaggi
sono più caratterizzati e acquistano maggior dimensione, ma dall’altra parte il
tira e molla di odio/amore dei protagonisti si prolunga per troppo tempo.
A circa metà libro sembra di entrare in un loop senza fine a causa del continuo nicchiare dei protagonisti. Se la Young ne avesse eliminato il 20% sarebbe stato un libro migliore. Mentre la parte “suspense” è troppo breve, spiegata frettolosamente, secondo il mio parere. Avrebbe dovuto avere maggiore spazio all’interno della storia. Così come la narrazione del passato di Caine.
A circa metà libro sembra di entrare in un loop senza fine a causa del continuo nicchiare dei protagonisti. Se la Young ne avesse eliminato il 20% sarebbe stato un libro migliore. Mentre la parte “suspense” è troppo breve, spiegata frettolosamente, secondo il mio parere. Avrebbe dovuto avere maggiore spazio all’interno della storia. Così come la narrazione del passato di Caine.
Ciò che mi è piaciuto molto è la voglia di redenzione, di perdono: perdonare se stessi, gli altri, i fantasmi, la storia, tutto.
Alexa in questo è una vera e propria eroina, riesce
a salvare se stessa e Caine insieme. È davvero straordinaria, caparbia, con un
animo sensibile, riesce a vivere nonostante il dolore che le è stato e
provocato e che continuano a infliggerle. È una combattiva, non si lamenta, non
piange, entra nella tempesta a testa alta e la padroneggia.
«Io volevo soltanto te, perché, nonostante tutto quello che puoi pensare, io ti vedo per quello che sei davvero. E, no, non sei un dannato cavaliere in scintillante armatura, ma sei ciò che desidero»
Ci sono pochi personaggi secondari, ma il mio
preferito è sicuramente Effie. Il suo rapporto con Caine è come quello tra nonna e nipote, lei riesce
a strappargli l’armatura di amministratore delegato e lasciarlo semplicemente se
stesso.
Nel complesso è una buona lettura, scorrevole,
fluida, vorrete sicuramente terminarla, ma ci sono delle ombre che, purtroppo,
ne oscurano la storia.
“L’eroismo prova delle emozioni, ma non ragiona mai, e perciò ha sempre ragione.” Raplh Waldo Emerson
nuuuu, avevo grandi aspettative su questo libro. La Young mi è piaciuta tanto con On Dublin street
RispondiEliminaAnche a me è piaciuta molto la serie "On Dublin street", per questo ho voluto leggere Hero. Non è un brutto romanzo, ma di certo con alcuni accorgimenti in più sarebbe stato molto più bello. Ma comunque prova a leggerlo, magari a te piacerà. È tutta questione di gusti ��
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