Titolo: Le cronache dell'accademia di Shadowhunters
Autrice: Cassandra Clare
Serie: Tales from the Shadowhunter Academy #1
Serie: Tales from the Shadowhunter Academy #1
Data di uscita: 14 febbraio 2017
Editore: Mondadori
Genere: urban fantasy
Pagine: 648
Trama: Simon Lewis, uno dei personaggi più amati di "The Mortal Instruments", dopo essere stato umano e poi vampiro sta per diventare uno Shadowhunter. In seguito agli avvenimenti accaduti nella Città del fuoco celeste, Simon ha perso la memoria e non sa più chi è. Decide perciò di entrare nell' Accademia Shadowhunters e iniziare l'apprendistato per diventare un cacciatore di demoni. Forse così riuscirà anche a ritrovare s stesso. Questo volume, che raccoglie le avventure di Simon pubblicate originariamente in e-book, ripercorre il suo impegnativo apprendistato all'interno dell'Accademia, nel corso del quale faranno la loro comparsa alcuni dei personaggi più noti della saga creata da Cassandra Clare.
Le cronache dell'Accademia Shadowhunters sono una serie di dieci racconti scritti, come era stato per Le Cronache di Magnus Bane, da Cassandra Clare in collaborazione con altri scrittori (Sarah Rees Brennan, Maureen Johnson e Robin Wasserman).
Inizialmente i racconti sono stati pubblicati mensilmente solo in edizione digitale, fino ad arrivare all’attuale complessiva pubblicazione in cartaceo.
I racconti sono ambientati nell’Accademia degli Shadowhunters e seguono le vicende di Simon Lewis, uno dei protagonisti di TMI (The Mortal Instruments), dal suo arrivo in Accademia fino alla sua Ascensione come Shadowhunter, con Simon che fa da connettore tra le varie storie.
Durante l'addestramento di Simon, compariranno personaggi di TMI, de Le Origini e delle future serie The Dark Artifices e The Last Hours.
Queste recensioni sono frutto delle letture (e degli scleri) della sottoscritta a ogni uscita dell’ebook e, ovviamente, sono precedenti all’uscita di “Signora della Mezzanotte”.
Pubblicato: 30 marzo 2015
Trama: Dopo aver vissuto come un mondano e un vampiro, Simon non aveva mai pensato che sarebbe diventato un Cacciatore, e invece è arrivata la sua grande occasione: oggi ha inizio il suo addestramento presso la Shadowhunter Academy.
Commento:
Simon Lewis è alle prese con il suo non essere più un Nascosto, senza più i poteri che l'essere un vampiro gli garantiva, in piena crisi esistenziale dopo aver capito che è stato un eroe, il ragazzo di una Shadowhunter del calibro e della bellezza di Isabelle Lightwood e poi solo un semplice ragazzo che suonava in una band e giocava ai videogiochi.
In realtà, Simon non sa più chi sia e ha bisogno di trovare una propria identità.
È stanco di guardare tutti quelli che sa che sono i suoi migliori amici, Jace, Clary, Magnus, Alec e Izzy, senza poterli amare come dovrebbe. Perchè ha sprazzi di ricordi, ma è come se fosse il Simon della sua vita precedente a ricordarsi di loro, non il nuovo Simon.
Ed ecco che allontanarsi da tutti e frequentare l'Accademia gli sembra la sua occasione per tornare a essere il Simon che tutti si aspettano di riavere.
Ma la strada è lunga e Simon capirà che in realtà è altro che vuole e che ciò che ha fatto é comunque dentro di lui.
In questo primo capitolo ho sentito parecchio l'influenza di Sarah Rees Brennan. Si sente rispetto allo stile della Clare. Non mi aspettavo così l'Accademia, sporca, lurida e disorganizzata.
Molte battute che mi hanno fatto ridere e la scoperta di nuovi personaggi interessanti, tra cui spicca Geroge Lovelace che ha decisamente grandi potenzialità per diventare un'ottima spalla per Simon, hanno reso questo primo racconto gradevole da leggere.
Pubblicato: 30 aprile 2015
Trama: Simon scopre che il peggior crimine che uno Shadowhunter possa commettere è disertare. All'inizio del Diciannovesimo secolo, Tobias Herondale abbandona i compagni Shadowhunters nel mezzo della battaglia, condannandoli a morte certa. La sua azione sarebbe stata punita con la morte se non fosse che Tobias scompare nel nulla. Il Conclave reclama la vita della moglie al posto della sua. Simon e gli altri studenti rimangono scioccati dalla brutalità della decisione del Conclave soprattutto quando scoprono che la donna era incinta. Ma se il neonato fosse sopravvissuto... Forse là fuori potrebbe esserci un ramo disperso della famiglia Herondale.
Commento:
Quando ho letto questo racconto, non era ancora uscita Lady Midnight e quindi non avevo ancora idea di chi fosse l’ultimo Herondale. Ho sclerato alla fine, perché Cassie non ha rivelato chi fosse, ovviamente. Fino all'ultimo ho sperato che non fosse un ragazzo, perché di figone epocale mi bastava Jace. Volevo una ragazza da contrapporre a Emma, ma i fatti ( e Lady Midnight) mi hanno dato torto.
Questo racconto mi è piaciuto molto più del primo, soprattutto perché si colloca indietro nel tempo e ci mostra uno spaccato della vita degli Shadowhunters diverso rispetto all’età moderna o all’epoca vittoriana. La traduzione però mi ha ucciso.
Nella fattispecie, non si può tradurre "Presa Vulcanica" quando CHIARAMENTE si tratta della famosa Presa Vulcaniana del Sig. Spock. Star Trek non è un'opinione e non si può non conoscerne le basi dovendo tradurre i pensieri o i discorsi di un Nerd come Simon. Da vera Nerd e amante di Star Trek, sono convinta che Leonard Nimoy si stia rivoltando nella tomba.
Pubblicato: 30 maggio 2015
Trama: Jack lo Squartatore si aggira per le strade di Londra, e solo gli Shadowhunters possono fermarlo. Sarà Simon a scoprire la verità dietro gli omicidi del presunto Jack lo Squartatore, fermato da Will Herondale e dal suo istituto di Shadowhunters vittoriani. Il terzo episodio inedito delle Cronache dell'Accademia Shadowhunters.
Commento:
Odio Tessa. Odio Tessa e Jem insieme.
Non posso parlare di questo racconto senza tenere conto di questa triste realtà.
Cominciamo dal fatto che il triangolo Will Tess Jem in realtà non si è mai sciolto, nemmeno dopo il matrimonio di Will e Tess.
Will ama Jem, ne sono sicura e consapevole, ma è davvero esagerato che sua moglie Tessa stia così vicino a Jem, considerando i loro trascorsi.
Non ho da dire molto sulla storia di Jack lo Squartatore, rivisitata da Cassie in chiave demoniaca.
In realtà è stata solo un pretesto per introdurre Tess e il suo rapporto con Jem che le compare accanto, snello ed elegante e innamorato perso.
Bleah. Ho rischiato di vomitare.
In questo racconto Cassie ha messo anche una pezza ENORME a quanto raccontato nell'epilogo di CoHF, ovvero Tessa che disquisisce tranquillamente con Clary al matrimonio di Jocelyn ma non si degna di parlare con Jace, suo pro-pronipote. Ma questa pezza non mi è piaciuta per niente.
Intanto perché è Jace che va a parlare con Tessa dietro suggerimento di Simon, e poi perché non abbiamo assistito al confronto tra i due. Jace sembra contento di aver scoperto di non essere l'ultimo Herondale al mondo, di avere comunque Tessa che ha dato vita a quella discendenza. Eppure nessuno mi leva dalla testa che Tessa sarà molto di più per Emma Carstairs che per Jace Herondale, sangue del suo sangue.
Odio Tessa e la mia opinione su questo racconto risente di questa profonda antipatia.
Spero vivamente che Jem e Tessa non compaiano più nei Racconti dell'Accademia e che non mi rovinino Lady Midnight. (Speranza vana e assolutamente disattesa, purtroppo!)
Pubblicato: 30 giugno 2015
Trama: Simon viene a conoscenza della storia di James Herondale ai tempi in cui frequentava l'Accademia. Perché essere uno Shadowhunter è dura quando possiedi poteri demoniaci.
Una nuova avventura inedita delle "Cronache dell'Accademia Shadowhunters".
Commento:
Questo racconto si sarebbe potuto chiamare anche "Rivelazioni".
La prima rivelazione è trovarsi davanti un Will probabilmente trentenne, affascinante e dagli ipnotici occhi azzurri, alle prese con un figlio tredicenne un po' introverso, amante dei libri come lui ma non dotato della capacità di ammaliare le persone (soprattutto le signore di tutte le età che davanti a Will non possono fare a meno di sospirare) che lascia il nido familiare per l'Accademia degli Shadowhunters.
Come avviene ogni volta che la Clare comincia a raccontare di Will, io mi sciolgo.
È sempre lo stesso Will, irriverente e divertente, innamorato di Tessa e di Jem, dispettoso nei confronti del cognato Gabriel, affettuoso e protettivo nei confronti del figlio James.
E Jamie gli somiglia tanto, nei tratti fisici e nei capelli nerissimi e perennemente scompigliati, a parte gli occhi che non sono blu ma dorati.
Ecco la seconda rivelazione: quegli occhi che in Accademia saranno presi di mira dagli studenti e usati per affibbiare appellativi poco simpatici nei confronti di James, come faccia di capra o occhi di demone, sono gli stessi occhi di Jace.
Infatti, se gli occhi di Will sono passati ai Lightwood tramite Cecily, gli occhi dorati di Jace vengono dall'unione di Will e Tessa.
Il giovane James, come il nostro Simon, va a studiare in Accademia. Finora ha vissuto ed è stato educato in Istituto a Londra, ma i suoi genitori pensano che l'eccessivo isolamento non gli faccia bene. Sperano che faccia amicizie e che magari trovi il suo parabatai.
Ma James è un tipo piuttosto solitario e, sebbene all'inizio cerchi di legare coi cugini Christopher e Thomas Lightwood, alla fine la loro amicizia con Matthew Fairchild, biondo e idolatrato dalle masse (un novello Jace), figlio di Charlotte il console, per cui James nutre una profonda antipatia, lo porta a isolarsi ancora di più e a passare dalla èlite degli studenti Shadowhunters alla feccia dei mondani. Così come aveva fatto Simon.
Ma un giorno, durante un allenamento, ecco un'altra rivelazione: James è figlio di suo padre e di sua madre e sua madre è per metà demone. Il ragazzo scopre di avere dei poteri demoniaci e viene deriso e allontanato da tutti, persino dai mondani.
È Jem, sotto le spoglie di fratello Zaccaria, che corre in suo soccorso. Vorrebbe che James lasciasse l'Accademia ma il ragazzo, per paura che la madre possa soffrire per il suo allontanamento legato alla sua natura di demone, rifiuta e resta a subire la solitudine e il disprezzo da parte dei suoi compagni e degli insegnanti.
A questo punto ecco l'altra rivelazione. Tra James e Matthew avviene un incontro nel quale ognuno di loro si dice geloso dell'altro. Ecco che qualcosa scatta, una scintilla, il germe del legame più forte e più vicino a quello dell'amore.
Da quel momento in poi non sarà più solo James ma sarà sempre James e Matthew.
I due verranno sbattuti fuori dall'Accademia (per una cattiveria finita male contro James da parte dell'èlite) e continueranno la loro formazione da parabatai tra l'istituto di Londra e la casa del console ad Idris.
Arriviamo all'ultima rivelazione. Catarina racconta la storia di James a Simon per diversi motivi. In primo luogo perché raccontandola ha modo di ricordare il suo grande amico Ragnor Fell che fu insegnante di James, e la memoria è l'unico modo per avere vicino chi si ama e non c'è più. In secondo luogo perché Simon capisca l'importanza degli amici e del fatto che anche loro debbano agire per affermare la propria identità, non restare dietro l'ombra della fama del Diurno.
Dal racconto di Catarina, inoltre, Simon capisce quanto sia legato a Clary, così come James era legato a Matthew e come Jace è legato ad Alec. Sarà lei la sua parabatai.
Un racconto bellissimo, che coniuga sentimenti e azione e ci trasporta nell'intricato mondo di parentele e usi e mentalità degli Shadowhunters che, in fin dei conti, dall'epoca di Will fino ai giorni nostri, non è cambiato per niente.
Pubblicato: 30 luglio 2015
Trama: Ogni male ha la sua origine, e questa volta Simon Lewis scopre come è nato il Circolo capeggiato da Valentine Morgenstern: un nuovo inedito episodio delle Cronache dell'Accademia Shadowhunters. L'Accademia degli Shadowhunters ha appena riaperto dopo la disastrosa ascesa del Circolo. Ora gli insegnanti possono finalmente rivelare quanto accaduto ai tempi in cui Valentine era studente.
Questo quinto racconto delle Cronache dell' Accademia degli Shadowhunters ha come argomento il carisma e la necessità di stare dalla parte del bene, anche quando potrebbe ferire chi più si ama.
Le lezioni stanno per finire, Simon ha superato con successo il suo primo anno all'Accademia. Gli sembra quasi un miracolo. Isabelle ha rimandato al mittente la sua lettera di scuse senza nemmeno aprirla.
Simon sa di non ricordare Isabelle ma si rende anche conto di esserne innamorato.
Ma Isabelle è lontana e tiene le distanze con lui.
Commento:
L'ultima lezione agli studenti viene tenuta da Robert Lightwood che, sorpresa sorpresa, porta con sé proprio Izzy. La lezione riguarda il circolo di Valentine e come esso si era formato.
All'inizio ne faceva parte un gruppo di studenti dell'Accademia, una cerchia ristretta che aveva legami di amicizia e affettivi molto forti: Jocelyn Fairchild, Maryse Trueblood, Lucian e Amatis Graymark, Hodge Starkweather e, ovviamente, Michael Wyland, Robert e Stephen Herondale.
Vengono fuori da questo racconto molte notizie sulla personalità di Valentine e dei suoi amici.
Valentine è carismatico e tutti pendono dalle sue labbra. Ne sono tutti talmente affascinati che farebbero di tutto per lui, anche coprire l'assassinio di un nascosto facendolo passare per legittima difesa.
Dalla descrizione di Stephen emerge che Jace deve i suoi geni ai suoi avi più antichi, a quel Herondale inglese che ha in comune con lui una spiccata ironia e un fascino senza eguali. Stephen è un pappamolla colossale. Innamorato di Amatis, se Valentine gli avesse chiesto di lasciarla lo avrebbe fatto. Beh, in realtà alla fine lo ha proprio fatto.
In questo racconto conosciamo meglio Robert e il suo Parabatai Michael. Scopriamo che Robert è un codardo nei sentimenti. L'unica persona con cui si era lasciato andare è quella stessa che lo ha tradito di più, amandolo come non avrebbe dovuto, Michael appunto.
Adesso mi spiego l'atteggiamento profondamente duro di Robert nei confronti di Alec.
Tutto il racconto di Robert agli studenti ha un fine: dimostrare che agire per il meglio significa anche tradire chi amiamo di più se pensiamo che sia la cosa giusta da fare.
Questo concetto astratto viene messo in pratica da Robert con la complicità di Isabelle, ordendo una trappola in cui i giovani aspiranti Shadowhunters cadono con tutte le scarpe. Tranne Simon che non delude le aspettative di Isabelle.
Tra i due alla fine sembra tornare il sereno e il racconto finisce con la promessa di un appuntamento a NY.
Questo quinto episodio delle Cronache mi è piaciuto molto sia per lo stile che per l'argomento trattato. A volte è stato parecchio intimista e spesso molto riflessivo. La nerd che è in me ha gongolato per le citazioni da Star Trek e Star Wars. Adoro Catarina Loss che cita Darth Vader. Ottima l'accoppiata Clare-Wasserman.
Pubblicato: 30 agosto 2015
Trama: In qualità di ex vampiro, Simon è sempre stato comprensivo nei confronti dei Nascosti. Ma dopo che un esercizio di allenamento va a finire male, il ragazzo intuisce i pregiudizi degli Shadowhunters quando scopre le origini di Helen e Mark Blackthorn.
Commento:
"Vidi pallidi re, guerrieri e principi
dal mortale pallore che gridavano:
« La belle Dame sans merci
ti ha preso nella rete»."
La poesia di John Keats sull'amore di una fata per un mortale fa da sfondo a questo meraviglioso racconto della Clare e della Wasserman.
Devo assolutamente leggere qualcosa di questa autrice che conosco solo tramite Cassie, perché per quello che ho letto i racconti scritti a quattro mani delle due sono davvero bellissimi.
In questo racconto ci sono molte cose che ho amato.
Prima cosa: LE FATE.
La corte Seelie e il mondo dei Fae mi hanno sempre affascinato. Le fate sono cattive, malvagie, traditrici e violente. Ma sono tutte così? Si può fare di tutta l'erba un fascio? È malvagia anche Helen Blackthorn, anche se per metà è una Shadowhunter? Simon non ne è per nulla convinto.
Lui non crede che tutte le fate siano cattive e il Conclave non dovrebbe trattare Helen come un'appestata, una nullità. Anche dopo aver saputo cosa ha fatto la vera madre di Helen, Lady Nerissa della Corte Seelie, Simon è convinto che Helen non sia da condannare solo perché discende da lei.
Così, quando Helen esprime i suoi dubbi sul trascinare Aline nel suo destino, Simon non esita nell'affermare che
"... il tuo sangue non determina chi sei.
A determinarti sono le scelte che fai.
Se c’è una cosa che ho imparato quest’anno è proprio questa. E inoltre so che amare qualcuno, anche quando farlo spaventa e implica delle conseguenze, non è mai la cosa sbagliata da fare.
Amare è l’opposto di ferire."
AMARE È L'OPPOSTO DI FERIRE.
Non ho potuto fare a meno di pensare alle parole di Jace in City of Bones e metterle a confronto con le parole di Simon.
"Il bambino non pianse mai più e non dimenticò mai ciò che aveva imparato: che amare significava distruggere e essere amati significava essere distrutti."
Due concezioni dell'amore opposte ma entrambe sofferte e sentite.
Seconda cosa che ho amato: MAX. Il ricordo del piccolo Max mi ha spezzato il cuore. Il ricordo che ne ha Izzy, quella che fa la forte e non crolla mai, mi ha fortemente commosso. Simon e Izzy che ricordano Max è uno dei momenti che amerò di più nei racconti degli SH, perché era ora che fosse ricordato.
Terza cosa che ho amato: i Sizzy. FINALMENTE! Simon si è svegliato! Ringraziamo Raziel per la grazia.
"Simon aveva dedicato così tanto tempo a cercare di raccogliere i pezzi di se stesso, di ricomporre il
puzzle. Ma il pezzo finale, quello più importante, era sempre stato di fronte a lui. Abbandonarsi a Izzy:
che fosse quello l’unico modo per ritrovare veramente se stesso? Che casa sua fosse proprio lì, con lei?"
Simon, buttati che è morbido! XD
La chiusura del racconto è un colpo al cuore. Tutto il racconto delle Fate mi ha ricordato Lament della Stiefvater, ma il pezzo finale è stata la ciliegina sulla torta.
Le fate non sanno mentire ma possono dire la verità facendo credere che sia una bugia.
"È così che ama una fata: con tutto il suo corpo e tutta la sua anima. È così che ama una fata: con la distruzione.
“Ti amo” gli aveva detto, notte dopo notte, per sette anni. Gli esseri umani possono mentire, perciò permise a lui di credere di averle mentito, permise al fratello e ai suoi figli di crederlo, e infine morì sperando che ci avrebbero creduto per sempre.
È così che ama una fata: con un dono."
Pubblicato: 30 settembre 2015
Trama: Quando Simon viene rapito dalle fate, viene a conoscenza di un'arma segreta lasciata da Sebastian alla Regina. Deve scappare dal regno fatato il più in fretta possibile e l'unico che può aiutarlo è l'ex Shadowhunter Mark Blackthorn.
Commento:
Questo racconto delle Cronache dell'Accademia mi ha lasciato molto perplessa. Mi è sembrato molto agitato, poco pensato, parecchio costruito, per niente spontaneo.
L'incontro di Simon con Mark Blackthorn avrebbe dovuto spezzarmi il cuore, invece non mi ha trasmesso niente.
Avrei dovuto sentire palpabile l'emozione di Mark nel trovarsi davanti uno Shadowhunter e la sua rabbia nel sapere che è stato abbandonato. Invece mi è parso piuttosto freddo e controllato. La sua parte di fata ha avuto il sopravvento? Può darsi, ma neppure il ricordo dei suoi fratelli che lui cerca di tenere vivo il più possibile mi ha mosso a compassione. È proprio il modo in cui sono raccontati i fatti che non mi è piaciuto.
Il salvataggio di Simon da parte di Isabelle è la cosa più ridicola che abbia mai letto in un racconto di SH. Isabelle che si infila dentro una gabbia invece di far uscire Simon, consentendo al goblin di rinchiuderla? Assurdo.
Se la Clare voleva mostrare Isabelle vulnerabile al fascino di Simon, lo ha fatto in un modo demenziale e il fatto che lei abbia avuto l'accortezza di non consegnare tutte le armi non la rende più intelligente ai miei occhi.
Non mi è piaciuto nemmeno il matrimonio tra Helen e Aline. Questa novella per me è da saltare a piè pari.
Pubblicato: 30 ottobre 2015
Trama: Simon e Clary si riuniscono per assistere a una cerimonia parabatai e per discutere del loro legame. Ecco un'altra delle dieci inedite avventure delle Cronache dell'Accademia Shadowhunters.
Commento:
La Prova del fuoco, nel nostro caso sarebbe meglio dire "la prova dell'acqua", è la prova che devono affrontare gli Shadowhunters che intendono diventare Parabatai.
È il racconto della cerimonia che Julian ed Emma affrontano nella Città Silente con Clary e Simon come testimoni.
In realtà questo racconto, oltre a farci conoscere nei dettagli la Cerimonia in cui gli Shadowhunters pronunciano i famosi voti che tanto ci hanno fatto sospirare in bocca a Jace e Will:
« Dove morirai tu, morirò anch’io e vi sarò sepolto…»
-Rituali Shadowhunter, sempre allegri XD-
non è altro che l'espediente usato dalla Clare per giustificare il fatto che Simon e Clary saranno Parabatai a loro volta. Com'è noto, dopo aver compiuto diciotto anni, non si può più avere un Parabatai e il nostro Simon ha già compiuto diciannove anni.
Ecco che allora intervengono Magnus, Catarina e l'immancabile Jem per risolvere le cose.
Premetto che ogni volta che leggo dell'amore di Jem e Tessa, del loro matrimonio e di quanto siano belli insieme, io sono assalita da conati di vomito. Non sopporto Tessa e solo il suo nome mi fa venire il voltastomaco.
Detto questo, la sera prima della Cerimonia del Fuoco di Julian e Emma, Clary e Simon vengono convocati dal nostro gruppetto di amici di cui sopra per prendere il tè. Se Magnus vi offre del tè non bevetelo. È altamente allucinogeno. Forse perché per farlo ha usato l'acqua del Lago Lyn.
Fatto sta che Clary e Simon vengono colpiti da allucinazioni folli che li vedono finire in acqua mezzi annegati. Simon non pensa ad altro che a salvare Clary, Clary vuole solo che Simon resti vivo.
Hanno superato la loro Prova dell'acqua e saranno felicemente Parabatai.
*Squillo di trombe e applausi.*
La parte che mi è piaciuta di più è la descrizione di Julian nella sua Cerimonia e ciò che Simon vede nei suoi gesti, nei suoi occhi, nella sua espressione.
Sì, Simon, non ti sei sbagliato. Hai visto te stesso in Julian, il te stesso di tanto tempo fa, quando guardavi anche tu Clary in quel modo, il modo in cui un ragazzo ama una ragazza e non la considera solo la sua Parabatai.
Che Raziel l'aiuti.
Pubblicato: 30 novembre 2015
Trama: Cosa succede quando Magnus Bane porta al fidanzato Alec Lightwood un bambino abbandonato sui gradini dell'Accademia? Ecco un'altra inedita avventura delle "Cronache dell'Accademia Shadowhunters".
Commento:
Leggere questa novella mi ha suscitato emozioni contrastanti. Da una parte, ho avuto per tutto il tempo un certo senso di fastidio finché non ho capito che il problema era la traduzione, non fatta male ma fastidiosa, al punto che ho dovuto rileggere spesso intere parti perché non mi suonavano a dovere. Davvero sgradevole.
Dall'altra parte, questa novella è la Malec più bella che io abbia letto finora. Non sono una grande fan di Magnus e Alec, quindi che mi sia piaciuta è un fatto straordinario.
Un Alec così non lo avevo mai considerato. Mi stava decisamente antipatico, al contrario di Magnus che mi è sempre piaciuto.
Veniamo alla storia.
Magnus arriva all'Accademia per tenere delle lezioni e porta con sé il fidanzato Alec. Il nostro Simon, nel frattempo, si ritrova tra le mani un piccolo lasciato davanti ai gradini dell'Accademia. Un bambino abbandonato, bello, paffuto e... blu. È un piccolo stregone.
Cosa fare se non correre agli alloggi dell'unico stregone che gli venga in mente?
Peccato che aprendo la porta di slancio, Simon non si trovi davanti a Magnus e Alec impegnati in dure faccende tra nephilim e nascosti. Mezzi nudi. A letto. Ahia. Sono certa che i fan dei Malec abbiano sbavato senza ritegno per molto tempo, rileggendo la scena all'infinito.
A me è tornato in mente Simon interrotto da Alec mentre era allo stesso modo affaccendato con Isabel. Brutto vizio.
Da questo momento in poi, tutto il racconto si snoda attorno al ritrovamento di questo fagottino blu. La cosa più sconvolgente è stata l'arrivo della famiglia di Alec al completo, Jace e Clary compresi. A un certo punto, mi è sembrato di essere finita in una sit-com anni ottanta, stile Robinson per intendrci, con Robert Lightwood e Maryse che litigano per tenere in braccio il bambino come due vecchi nonni consumati.
Per l'Angelo, non me l'aspettavo. È chiaro a tutti che i Lightwood si aspettano che Magnus e Alec tengano il bambino. Altra botta per me.
Maryse e Robert non mi sono mai sembrati dei tipi così inclini alla dolcezza. Eppure, col bambino sono così pucciosi che sembrano aver ingoiato valanghe di zucchero. La cosa che mi ha stesa definitivamente è stata la proposta di dare al piccolo il nome di Max. Max è un tasto molto dolente per me.
Se dovessi dire cosa ho apprezzato di più in questa novella, la mia risposta sarebbe subito la parte in cui Alec parla di Max. Non posso dimenticarlo con quel soldatino che gli aveva regalato Jace stretto in mano mentre moriva. Ho sempre pensato che Cassie gli avesse dedicato troppo poco spazio quando è morto.
Leggere di come fosse il rapporto tra Max e Alec e di quanto lui abbia sofferto per la sua morte, è un piccolo omaggio a questo ragazzino scomparso prima che potessimo amarlo come meritava. Alec compare in tutta la sua forza e in tutta la sua fragilità e mi ha piacevolmente fatto ricredere sul suo personaggio. È cresciuto. È maturato. È più forte. Magnus gli ha fatto molto bene. I loro discorsi sono uno dei pezzi migliori di tutte le novelle messe insieme.
«Ma non devi avere paura che io ti lasci» disse Magnus. «Non devi avere paura di ciò che succederà al bambino o che non voglio il bambino… uno stregone non voluto. Non devi sentirti in trappola. Non devi avere paura, e
non devi fare questo.» Alec s’inginocchiò all’ombra e
sulle assi nude e polverose della soffitta, accanto alla culla e davanti a Magnus.
«E se io invece lo voglio?» chiese.
«Sono uno Shadowhunter. Ci sposiamo da giovani, abbiamo figli da giovani perché potremmo morire giovani, perché vogliamo fare il nostro dovere verso il mondo e avere tutto l’amore possibile al mondo. Una volta… una volta pensavo che non l’avrei mai fatto, che non avrei mai avuto niente di simile.
Mi sentivo in trappola.
Adesso non più. Non potrei mai chiederti di vivere in un Istituto, e non voglio farlo. Voglio restare a New York, con te, e con Lily e Maia.
Voglio continuare a fare ciò che stiamo facendo. Voglio che Jace gestisca l’Istituto dopo mia madre,
e voglio lavorare con lui. Voglio far parte del legame tra l’Istituto e i Nascosti. Per molto tempo ho pensato che non avrei mai avuto nessuna delle cose che volevo,
tranne che forse sarei riuscito a proteggere Jace e Isabelle. Pensavo che avrei potuto difenderli in
battaglia. Ora ci sono sempre più persone a cui tengo e… voglio che tutte le persone a cui tengo…
persino le persone che non conosco, voglio che tutti noi… sappiamo di poterci difendere a vicenda così da non combattere da soli. Non sono in trappola. Sono
felice. Sono esattamente dove voglio essere. So che cosa voglio e ho la vita che voglio. Non mi spaventano più le cose che hai detto.»
Benvenuto, piccolo Max Lightwood.
Pubblicato: 30 dicembre 2015
Trama: Il viaggio di Simon per diventare uno Shadowhunter sta per volgere al termine. La cerimonia dell'Ascensione è alle porte. Ecco l'ultima delle dieci avventure inedite delle "Cronache dell'Accademia Shadowhunters".
Commento:
Ultima novella. Attenzione, sto per dire qualcosa di altamente spoileroso, quindi regolatevi.
Sto seriamente pensando che il prossimo personaggio a crepare sarà Clary. Ed ecco da cosa lo deduco.
"Lui e Jordan Kyle avevano condiviso un appartamento nell’edificio fatiscente all’angolo, in mattoni rossi. Un vampiro e un lupo mannaro che vivevano insieme: sembrava quasi l’inizio di una brutta barzelletta, ma l’unica brutta barzelletta era che Simon aveva praticamente dimenticato che cosa fosse accaduto.
E che Jordan era morto."
Ora, pare evidente che il caro Simon condivida la stessa stanza con George, così come aveva condiviso l'appartamento con Jordan. Appare altrettanto evidente che tra i due ci sia un forte legame. Come era stato con Jordan. Ecco le prove.
«Sei il mio migliore amico, lo sai» dichiarò George senza alzare lo sguardo, e poi, rapidamente, come per anticipare ogni discussione: «Non preoccuparti, so di non essere io il tuo migliore amico, Sim. Hai Clary. E Isabelle. E il tuo amico della band. Ho colto il messaggio, ma pensavo solo che dovessi saperlo.»
«Hai ragione, George. Di ottimi amici ne ho più che a sufficienza.»
George s’incupì in volto, ma in maniera così impercettibile che solo qualcuno che lo conosceva bene come Simon se ne sarebbe accorto.
«Ma c’è qualcos’altro che non ho mai avuto, almeno fino a ora» aggiunse Simon.
«E che cos’è?»
«Un fratello.»
Arrivati a questo punto della novella, non è forse chiara a tutti la sorte del povero George? Attenta, Clary. Pare che essere il miglior amico di Simon porti assolutamente sfiga. Perché tutti i migliori amici di Simon schiattano.
Da tutto ciò credo che sia logico supporre che se Cassie voleva dimostrare che la Coppa Mortale può essere davvero "mortale", poteva far crepare, che ne so, Marisol magari. Se voleva solo creare pathos, poteva farli morire tutti. Se voleva semplicemente che Simon portasse il cognome di George, già con il fatto di averli definiti fratelli aveva raggiunto abbondantemente il suo scopo.
Insomma, perché diavolo ci doveva scappare il morto illustre? La scelta di Cassie mi fa porre in secondo piano parecchi punti che finalmente trovano la loro soluzione. Primo tra tutti, la riparazione del rapporto tra Simon e sua madre. Quando divenne vampiro, la madre di Simon lo cacciò di casa e gli disse che per lei era come se fosse stato morto davvero. Il fatto che la madre adesso, pur inconsciamente, possa togliersi il peso del tradimento dall'anima, rimette a posto un pezzo di cuore di Simon che era andato in frantumi.
Altro punto che mi avrebbe fatto saltare di gioia, fangirlando come un'ossessa, è quello che riguarda la consumazione del rapporto tra Izzy e Simon. Finalmente ci hanno dato dentro. Yeah!
E poi arriva il momento fatidico in cui Simon beve finalmente da quella Coppa e realizza il suo sogno. Doppio Yeah!
Tutto bellissimo, finché il povero George, la Coppa ancora stretta in mano, inspiegabilmente non si trasforma in una mummia rattrappita.
Fine Yeah!
Contentini. Il rapporto con la madre recuperato. Il sesso con Isabelle. Il fantasma di Jessamine che compare a fianco di George sulla sua tomba.
Sono tutti contentini per rendere più accettabile la morte del povero George.
Una fine così Cassie poteva anche risparmiarsela.
Giudizio generale per la raccolta:
I liked the plot, and all the tricky elements that were well built. Good job.
RispondiEliminaI liked the plot too and a lot of characters, Simon and George above all. Thank you very much ;)
Eliminafinalmente ho trovato qualcuno che odia Tessa quanto me...la odio...aveva WILL poi è passata a Jem e poi si sposa Will...ma scherziamo? E la cosa folle è che continuano così fino ai giorni d'oggi...odio poi che lei la morte di Will l'ha passata come se stesse facendo la spesa per poi inontrare subito dopo Jem...ma scherziamo?
RispondiEliminaho appena finito le cronache dell'accademia e ho pianto tantissimo... ma avevo già letto lady midnight...e tralaltro inizio a odiare anche Clary...
Benvenuta nel club QuellecheodianoTessalazoccola. Ti garantisco che siamo in tante, ma come personaggio piace molto a Cassie, quindi rassegnamoci ad averla tra le bolle imperituramente (è proprio il caso di dirlo, visto che è immortale). Cassie è dell'idea che si possano amare nello stesso modo più persone, in questo caso Will e Jem. Forse, ma non approvo la facilità con cui la cosa ha luogo. Diciamo che il mio fegato soffre ancora per l'epilogo de "La Principessa".
EliminaPer quanto concerne Clary, in TMI io amo Jace e Izzy e considero lei una ragazzetta scema XD. Considera che Shadowhunters è una delle mie saghe preferite, quindi non sto parlando male della serie, ma ho una visione mia e precisa di personaggi e situazioni.