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venerdì 25 settembre 2015

Recensione C'è chi dice amore di Jessica Sorensen (Serie Stelle Cadenti #2)





Titolo: C'è chi dice amore
AutoreJessica Sorensen
Serie: Stelle Cadenti #2
Casa Editrice: Newton Compton
Data di pubblicazione 2 febbraio 2015
Pagine: 274
Punto di vistaprima persona alternata
Livello di sensualità: basso



Trama: Nova Reed non può dimenticare Quinton Carter, il ragazzo dagli occhi color miele che le ha fatto capire che deve aspirare a qualcosa di più della sua vuota vita. Il dolore che lui prova è così simile al suo, ma mentre Nova è riuscita a venire a patti con il passato, Quinton è da qualche parte, là fuori, che sta sprofondando. Ma la ragazza è determinata a trovarlo per cercare di aiutarlo prima che sia troppo tardi. Nova è stata al centro dei suoi sogni per quasi un anno, ma Quinton non ha mai pensato che una ragazza dolce e gentile come lei potesse davvero decidere di prendersi cura di uno come lui. È convinto di dover pagare per quello che ha fatto in passato e di meritarsi una vita buia ed estrema, dove non ci può essere posto per Nova. Ma lei lo ha seguito a Las Vegas, e sarà difficilissimo convincerla a stargli lontana, perché Nova si è messa in mente di volerlo salvare e non ha alcuna intenzione di andarsene…

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COMMENTO DI ARI


In precedenza abbiamo lasciato la fragile e insicura Nova alle prese con la sua decisione di sfuggire al mondo della droga (che purtroppo la obbliga a separarsi da Quinton) per darsi la possibilità di vivere, dopo aver aperto gli occhi sul suo passato. La ritroviamo in “C’è chi dice amore” alle prese con un’altra decisione altrettanto difficile; quella di trovare Quinton per poterlo aiutare ad affrontare il suo passato. Quello con cui però si trova a fare i conti é qualcosa di pericoloso e al limite della frustrazione, che mette a dura prova la caparbietà di questa nuova Nova. Infatti, dopo aver rintracciato Quinton, lo trova in un condominio fatiscente situato in una squallida zona di Las Vegas. Nova é terrorizzata, teme di essere arrivata troppo tardi, ma nonostante quello che vede non fa marcia indietro. Anche quando lui fa di tutto per allontanarla, ferirla e farle capire che il suo posto non è al suo fianco perché lei merita di più, non si perde d'animo. Ovviamente barcolla, a volte si sente impotente, piange e si dispera, però cerca fino alla fine il modo giusto per far breccia nel cuore di Quinton, ormai sepolto sotto uno spesso strato di risentimento, instabilità e odio verso se stesso.

"Come raggiungi qualcuno che non vuole lasciarti entrare? Come salvi qualcuno che non vuole essere salvato?”. 

E ora veniamo a Quinton. Nel precedente libro si conosce la storia del suo passato e la motivazione che lo spinge a drogarsi. Ma se prima il suo unico sballo erano le droghe leggere, ora lo troviamo dipendente dall'anfetamina. La situazione è peggiorata perché non solo vive in una casa che cade a pezzi, ma si trova anche immischiato in un brutto guaio legato al traffico di droga. Quinton è diventato il fantasma di se stesso rinunciando in sostanza a tutto e tutti. Non vuole più vivere, non si sente più degno di vivere, di respirare, di dare e ricevere amore. Nel descrivere la condizione attuale di Quinton la Sorensen colpisce duro mettendo il lettore davanti a circostanze pungenti e degradanti. Ciò che si materializza davanti agli occhi è una persona vuota, pronta a sbriciolarsi, priva di volontà e sempre sotto l'effetto della droga per paura di poter provare un qualsiasi tipo di sentimento. Grazie alla sua scrittura trascinante, si riesce con facilità a entrare nei pensieri di Quinton, tant'è vero che fino all'ultimo ho sperato per lui, ho incrociato le dita affinché la sua mente uscisse da quello stato di stordimento perenne in cui si era rifugiata. Ho sperato che il fantasma del vecchio Quinton riuscisse a sconfiggere il ragazzo senza sorriso che vive senza aspettative future.

Questo secondo capitolo della serie Nova è un’ulteriore conferma della capacità straordinaria della Sorensen di scavare a fondo nella psicologia dei suoi personaggi poiché questo libro, come il suo predecessore d’altronde, tratta un tema molto scottante e molto tosto e proprio per questo motivo, durante la lettura, bisogna sempre tener presente la dedica iniziale dell'autrice:

"Per tutti quelli che hanno lottato e sono sopravvissuti". 

Ecco cos’è Nova e cosa spero diventi Quinton.

Detto questo mi trovo a dare tre stelle non perché non mi sia piaciuto (preciso che della Sorensen leggerei anche le istruzioni per usare la pentola a pressione se un giorno dovesse mai scriverle) ma perché questa seconda parte della storia di Nova e Quinton non mi ha fatto trepidare come la precedente. Solo verso gli ultimi capitoli il ritmo diventa incalzante grazie ad alcuni colpi di scena, mentre nella maggior parte dei capitoli precedenti, la storia scorre con un ritmo lento e poco vibrante. Il finale lascia il tutto in sospeso quindi non vedo l'ora di poter vedere l'evolversi con il terzo capitolo. 

Nova è riuscita a passare attraverso le sbarre della prigione che Quinton si è creato, facendo penetrare quel poco di aria necessaria a farlo respirare nuovamente, ma lui riuscirà ad accettare l'aiuto delle persone che lo amano? Riuscirà ad accettare il proprio dolore e capire che anche lui merita di vivere? Lo spero.


Il mio giudizio è

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