Autore: Abigail Barnett
Serie: The Boss #2
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 31 luglio 2015
Pagine: 377
Punto di vista: Prima persona (Sophie)
Livello di sensualità: molto alto
Trama: Disoccupata, sola e disperata, Sophie Scaife sembra aver perso tutto. La sua relazione con il magnate dell’editoria Neil Elwood è in crisi e Sophie teme che dovrà affrontare la decisione più dolorosa della sua vita contando solo su se stessa. Ma quando una terribile diagnosi medica costringe Neil a tornare a Londra, la ragazza non ha dubbi, è l’occasione per mettere da parte orgoglio e prudenza e seguire l’uomo che ama. Nonostante le difficoltà del momento, Sophie e Neil riescono a tener viva la fiamma della passione: lei è determinata a eseguire ogni ordine del suo Signore senza alcuna riserva e le loro eccitanti fantasie diventano una straordinaria via di fuga da angosce e preoccupazioni. Anche se entrambi sanno che la loro felicità potrebbe essere di breve durata, perché Sophie rischia di perdere Neil, questa volta per sempre.
COMMENTO: Probabilmente è il romance più difficile che ho letto finora. Difficile nei contenuti, che sono molto pesanti considerato il genere cui appartiene il romanzo. Si parla infatti di interruzione volontaria di gravidanza e di cancro. E la Barnette non usa mezze misure, né abbellisce la realtà con orpelli graziosi ma privi di significato. Picchia duro e lo fa senza esitazioni.
Il primo romanzo, The Boss, termina con Sophie che guarda alla sua vita con evidente sconforto: è senza lavoro, la sua migliore amica deve partire per Parigi, il suo uomo l'ha lasciata e ora si trova in un letto d'ospedale. Oh, e se questo non bastasse Sophie è incinta. Peggio di così si muore direbbe qualcuno, anche se qui il detto fa un po' paura, dato che Neil è stato ricoverato d'urgenza per un tumore.
Per quanto questa decisione possa turbare, Sophie decide di non tenere il bambino per una serie di motivi che non sto a elencare, si potrebbe aprire un dibattito che non troverebbe soluzione neppure per l'inizio dell'autunno. Mette al corrente Neil e si recano in ospedale. E qui arriva la prima legnata, perché, anche se dal POV ottenebrato dai sedativi di Sophie, seguiamo passo passo tutta l'operazione. Questa esperienza, per ovvie ragioni, lega ancora di più i due e porta Sophie a prendere una decisione importante: seguire Neil in Inghilterra, dove lui ha la famiglia e dove ha deciso di curarsi.
Trascorrono il natale nel sontuoso palazzo fuori Londra insieme alla figlia di Neil che è coetanea di Sophie, insieme ad un ex moglie gelosa e ad una vecchia affetta da demenza senile che si rivolge a Sophie come se fosse un'altra persona... Immaginate che imbarazzo. Poi scappano a Parigi per festeggiare il capodanno: faranno il sesso più sfrenato di sempre a base di BDSM, manette, fruste e sex toys di ogni forma, visiteranno un sex club di lusso (ricordate questo nome, Emir) e ci scapperà anche una gita al Museo D'Orsay.
Ma questa è una fuga dalla realtà, il colpo di coda di una vita che sta per cambiare: quella di Neil e di riflesso anche quella di Sophie. E qui arriva la seconda batosta: la Barnette ci racconta tutto del cancro (lo chiama proprio così, sempre, come a volerne rimarcare l'orrore), descrive la chemio, di come il corpo di un uomo virile, forte e instancabile cambia per colpa del male: i capelli e le sopracciglia cadono, i muscoli perdono di tono, la pelle diventa fragile e il desiderio sessuale scompare.
Quindi in molte penserete: perché devo andare a leggere una roba così deprimente? Beh, non è deprimente, forse triste, a volte angosciante, ma c'è una tale voglia di combattere e reagire che è impossibile non sorridere o a volte ridere di cuore. E l'amore tra Neil e Sophie scaturisce più forte e vivo che mai, regalandoci una storia torrida e sensuale, ma anche vera e commovente.
Cinque stelline al coraggio.
Il primo romanzo, The Boss, termina con Sophie che guarda alla sua vita con evidente sconforto: è senza lavoro, la sua migliore amica deve partire per Parigi, il suo uomo l'ha lasciata e ora si trova in un letto d'ospedale. Oh, e se questo non bastasse Sophie è incinta. Peggio di così si muore direbbe qualcuno, anche se qui il detto fa un po' paura, dato che Neil è stato ricoverato d'urgenza per un tumore.
Per quanto questa decisione possa turbare, Sophie decide di non tenere il bambino per una serie di motivi che non sto a elencare, si potrebbe aprire un dibattito che non troverebbe soluzione neppure per l'inizio dell'autunno. Mette al corrente Neil e si recano in ospedale. E qui arriva la prima legnata, perché, anche se dal POV ottenebrato dai sedativi di Sophie, seguiamo passo passo tutta l'operazione. Questa esperienza, per ovvie ragioni, lega ancora di più i due e porta Sophie a prendere una decisione importante: seguire Neil in Inghilterra, dove lui ha la famiglia e dove ha deciso di curarsi.
Trascorrono il natale nel sontuoso palazzo fuori Londra insieme alla figlia di Neil che è coetanea di Sophie, insieme ad un ex moglie gelosa e ad una vecchia affetta da demenza senile che si rivolge a Sophie come se fosse un'altra persona... Immaginate che imbarazzo. Poi scappano a Parigi per festeggiare il capodanno: faranno il sesso più sfrenato di sempre a base di BDSM, manette, fruste e sex toys di ogni forma, visiteranno un sex club di lusso (ricordate questo nome, Emir) e ci scapperà anche una gita al Museo D'Orsay.
Ma questa è una fuga dalla realtà, il colpo di coda di una vita che sta per cambiare: quella di Neil e di riflesso anche quella di Sophie. E qui arriva la seconda batosta: la Barnette ci racconta tutto del cancro (lo chiama proprio così, sempre, come a volerne rimarcare l'orrore), descrive la chemio, di come il corpo di un uomo virile, forte e instancabile cambia per colpa del male: i capelli e le sopracciglia cadono, i muscoli perdono di tono, la pelle diventa fragile e il desiderio sessuale scompare.
Quindi in molte penserete: perché devo andare a leggere una roba così deprimente? Beh, non è deprimente, forse triste, a volte angosciante, ma c'è una tale voglia di combattere e reagire che è impossibile non sorridere o a volte ridere di cuore. E l'amore tra Neil e Sophie scaturisce più forte e vivo che mai, regalandoci una storia torrida e sensuale, ma anche vera e commovente.
Cinque stelline al coraggio.
Il mio giudizio è
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