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lunedì 25 settembre 2017

OUTLANDER: Recensione 3x03 "All Debts Paid"


Ben ritrovati cari Sassenach. Avete già visto il terzo episodio della serie? All Debts Paid è stato, a mio parere, un episodio di passaggio, necessario per arrivare dove dobbiamo arrivare, ma che probabilmente può essere sembrato in calo rispetto ai primi due episodi della serie, così intensi e drammatici. A me è piaciuto molto, soprattutto perché hanno mostrato quello che Jamie ha passato in quei lunghi anni e viene presentato un personaggio che amo molto: John Grey da adulto. Ma, come dico sempre, andiamo con ordine.

Ancora una volta il tempo scorre in modo diverso nelle due "realtà". Nel presente gli anni passano velocemente e ci vengono mostrati rapidamente vari step della vita di Claire insieme a Frank e alla piccola Brianna, che cresce a vista d'occhio. Nel passato invece gli anni scorrono un po' più lentamente e ci offrono spaccati più lunghi sulla prigionia di Jamie.

L'episodio si apre a Boston, nel 1956. Brianna ha già otto anni e Claire e Frank vivono vite separate, seppur mantenendo le apparenze di un matrimonio felice. Queste apparenze vengono compromesse un paio di anni più tardi, quando, proprio in occasione della laurea di Claire quale medico, Frank si coordina male con l'amante, che finisce per suonare il campanello di casa sua mentre l'ignara moglie e tutti i suoi ospiti non se ne sono ancora andati. Dire che è una figura di merda colossale è l'eufemismo del secolo. Ore più tardi il confronto tra i due è inevitabile: Claire gli rinfaccia di aver volutamente tentato di ferirla e umiliarla davanti a tutti i suoi colleghi, Frank rilancia dicendo che è così che si è sempre sentito lui. Senza tanti giri di parole capiamo che avrebbe già divorziato se non fosse stato per il timore di perdere la figlia. Qui Caitriona Balfe e Tobias Menzies sono fantastici, i sentimenti bucano lo schermo: orgoglio ferito, rabbia, frustrazione, rassegnazione, tristezza... Una scena di grande impatto e recitata divinamente.

Poi saltiamo avanti temporalmente di altri sei anni e vediamo una Brianna che spegne sedici candeline, poi ancora avanti di due anni. Bree ha diciotto anni e ha appena conseguito il diploma. È a questo punto che Frank fa la sua mossa: informa Claire di aver accettato una cattedra a Cambridge, in Inghilterra, e che è intenzionato di portarsi via Brianna, per poi sposare la sua amante. "Voglio vivere quello che resta della mia vita con una moglie che mi ami davvero." Come dargli torto? Il suo personaggio nella serie tv è decisamente ingentilito rispetto ai romanzi. Nella trasposizione televisiva, Frank ricopre il ruolo del cavaliere, che ha riaccolto la moglie incinta e innamorata di un altro, ha accettato letti separati e ha cresciuto la figlia di un altro uomo come se fosse la sua. Di certo ispira rispetto e anche un po' di pena. Nei romanzi, la sua figura non è così nobile e immacolata e appena un accenno si intuisce proprio in questa scena, quando rivela un piano ideato e coltivato per lunghi anni, che si conclude con il portare via la figlia a una madre. Non proprio il massimo, vero?

Ma veniamo a Jamie. Lo avevamo lasciato tre anni prima a Lallybroch, trascinato via dalle Giubbe Rosse. Ora lo troviamo nella prigione di Ardsumuir, il nuovo e giovane governatore della prigione sta prendendo le consegne dal suo predecessore, il quale lo informa di "tenersi buono" il prigioniero chiamato Mac Dubh, il quale viene considerato il capo dei giacobini e funge da portavoce. È l'unico a cui non vengono mai tolte le catene, perché ispira terrore e rispetto insieme. Ovviamente Mac Dubh altri non è che il nostro James Alexander Malcom MacKenzie Fraser. Ma chi è questo giovane uomo, mandato a governare una così terribile e sperduta prigione? Sappiamo che il suo cognome è Grey... Sarà chi immaginiamo? Lo scopriamo tra poco.

Nel frattempo... una gioia! Murtagh è vivo! Se non avete letto i romanzi non potete capire la mia gioia nel momento in cui lo hanno inquadrato, vivo e malaticcio. Ah! Il mio cuoricino ha ringraziato i produttori della serie per questa scelta. (Scusate la divagazione.) Jamie viene convocato dal nuovo governatore, il quale viene a conoscenza del fatto che i roditori infestano la prigione, ma che i prigionieri, per quanto possa sembrare strano, ne sono felici, perché integrano le loro scarse risorse alimentari. Insomma, i prigionieri sono in pessime condizioni, molti sono malati e tutti soffrono la fame. L'uomo sembra turbato dalla notizia, il che ci fa ben sperare. Che abbia un cuore?

Qualche tempo dopo, viene catturato un certo Duncan Kerr, uno scozzese che nel delirio parla di oro maledetto. Grey si incuriosisce e subito ricollega l'oro al denaro che, si dice, gli Stuart abbiano affidato ai giacobiti durante la rivolta. Per questo chiede l'intervento di Jamie in qualità di traduttore, il quale in cambio ottiene di essere finalmente liberato dalle catene, dopo ben tre anni, e l'intervento di un medico per curare Murtagh. Kerr, nel delirio, farnetica parole apparentemente senza senso, tra le quali i nomi di Duncan e Colum MacKenzie, e la "strega bianca". A queste parole Jamie drizza le antenne, ricollegandole subito a Claire, che era stata chiamata così tempo prima per le sue doti di guaritrice. Poco dopo ne parla con Murtagh, che ricorda Claire con affetto e malinconia, e si chiede se potrebbe essere tornata. Jamie però sembra non voler dare spazio alla minima speranza e viene nuovamente chiamato dal governatore Grey, questa volta però per una cena. Durante il pasto, Jamie chiede l'autorizzazione per piazzare delle trappole per catturare la selvaggina mentre sono nella brughiera a raccogliere la legna, in modo da migliorare l'alimentazione dei prigionieri. Il suo sorriso quando stacca il primo morso dal fagiano ci rende un'idea di quanto abbia patito la fame negli ultimi anni. Mi ha colpita il sorriso che Grey gli fa di rimando, quasi per un attimo avesse dimenticato di avere davanti un prigioniero e considerasse Jamie un suo pari.

Un accenno di fiducia che però viene tradito poco tempo dopo dal nostro scozzese preferito, il quale, approfittando di un diversivo creato dalle trappole, riesce a defilarsi e a fuggire. La sua fuga ha breve durata, infatti tre giorni dopo è lui stesso a farsi trovare da Grey, cogliendolo di sorpresa e rivelandogli di aver sempre saputo che lui era John William Grey, il ragazzino a cui ha risparmiato la vita e che a sua volta l'ha salvata a lui, evitandogli la condanna a morte per tradimento. Jamie gli ricorda che ha pagato i suoi debiti e che ora non gli rimane che mantenere la promessa: ucciderlo. Per un attimo, il giovane sembra tentato ma alla fine lo risparmia, rifiutandosi di assassinare un uomo disarmato.

Mentre docilmente Jamie si fa riportare in prigione, rivela a Grey di essere fuggito a causa di quello che gli ha detto Duncan Kerr, ossia la speranza di ritrovare sua moglie. È con tristezza che il nostro scozzese abbandona anche l'ultima briciola di speranza. "Se ne è andata davvero." Rivela anche di aver trovato il presunto "oro degli Stuart", peccato che fosse una cassa vuota, ad eccezione di una gemma preziosa, che consegna a Grey come prova.

Il tempo passa e tra Grey e Fraser si instaura un rapporto singolare, di rispetto e di amicizia. Cenano insieme, giocano a scacchi e si fanno confidenze personali. Una sera, il governatore racconta a Jamie di aver perduto a sua volta una persona importante, un "amico speciale". Jamie si concede il lusso di pronunciare il nome di Claire, lo fa con un tono così reverente, come se fosse la prima volta che se lo lasciava uscire dalle labbra, dopo un'eternità (una decina di anni più o meno).
Il dolore condiviso li avvicina ancora di più, ma l'attimo di intimità viene brutalmente interrotto da un gesto di eccessiva confidenza del giovane, che afferra la mano di Jamie e la accarezza teneramente con il pollice. Un invito? Una richiesta? Per quanto gentile, il sottinteso è potente e quanto sbagliato, perché proviene da un uomo che ha il potere di vita o di morte sull'altro, il quale potrebbe sentirsi obbligato a rispondere positivamente. Noi però sappiamo quello che Jamie ha passato per mano di Randall e la sua reazione è del tutto prevedibile: si irrigidisce, sul volto un misto di collera e disgusto. Il germoglio di amicizia nato tra i due è subito strappato via e bruciato nel vento. "Toglimi le mani di dosso o ti uccido."

Qualche tempo dopo, i prigionieri vengono condotti fuori dalle loro celle per essere imbarcati alla volta delle Colonie, tutti tranne Jamie. Grey, zitto zitto quatto quatto, se lo lega al cavallo e si allontana senza dare spiegazioni al nostro Ginger, che non può far altro se non seguirlo. È sospettoso e non ha idea di cosa lo aspetti, di sicuro non può pensare a nulla di buono, visto quello che gli è sempre successo, in passato, quando c'erano degli inglesi di mezzo. Eppure sembra che questa volta il destino voglia concedergli una grazia: John Grey è un uomo d'onore e se la prima volta gli ha salvato la vita per saldare un debito, ora lo fa perché sente che è giusto così. 

Così, mentre Jamie osserva quella che diventerà la sua nuova casa, un enorme maniero tra le verdi colline inglesi, torniamo da Claire. Dopo la terribile discussione avuta in merito a Brianna, Frank prende le chiavi e se be va sbattendo la porta. È l'ultima volta che lo vediamo. Quella notte stessa ha un incidente fatale. L'addio di Claire è commovente e sincero: Frank è stato il suo primo amore e l'ha amato davvero, un tempo. 

In questo episodio vengono buttate le basi per quello che dovrà avvenire: di sicuro la questione dell'oro degli Stuart non è finita e ora che Claire è libera...

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2 commenti:

  1. Ciao Alice, eccomi!!!
    Penso che per chi non ha letto i libri e vede solo la serie tv, come dici tu Frank venga mostrato come una persona brava e rispettosa invece secondo me nei libri viene dipinto diversamente sarà per questo che nonostante queste scene io non riesco a farmelo piacere, ma nemmeno un pò. Non dico che sono contenta che è morto, perchè di chi sono contenta della morte è B.J.Randall ma insomma era fastidioso anche se è giusto dirlo è stato un padre meraviglioso con Bri e su questo nulla da dire, anzi. Non ci potevo credere nemmeno io quando ho letto di Murtagh che bello! Fa niente che questo non è come il libro, una bella notizia ogni tanto ci vuole no?

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    Risposte
    1. Ciao Susy! Sì, il Frank dei libri è decisamente meno nobile, però anche nei romanzi non sono riuscita a detestarlo del tutto. Alla fine lui ha dovuto combattere tutta la vita contro un fantasma. Una guerra persa in partenza perché Jamie non si batte. ♥

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