Titolo: Dominio
Autrice: Marion Seals
Serie: The Dark Side #1
Genere: fantasy
Editore: Self publishing
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2014
Pagine: 599
Punto di vista: prima persona (di vari personaggi)
Livello di sensualità: medio/alto
Trama: 2076: il mondo non è più quello che abbiamo conosciuto, un nuovo ordine è nato dalle ceneri di una guerra civile. Diversi decenni prima un'improvvisa mutazione genetica ha creato esseri dotati di straordinaria forza fisica e intelligenza, destando apprensione per il futuro della specie umana.
Le Nazioni Unite hanno esiliato i mutanti nei territori dell'Alaska, lasciandoli al loro destino, dopo un esodo lungo e disperato.
Un fragile, ma duraturo, equilibrio caratterizza i rapporti tra umani e mutanti, ma tutto può essere sconvolto quando le strade di Waylon e Kendra si incontrano, tra odio e amore, intrigo e passione, schiavitù e dominio.
Dominio, il primo libro della saga The Dark Side, trasporta il lettore in un universo di personaggi, avventura e sentimento, un romanzo corale in cui niente è ciò che sembra e tutto può accadere.
Ho conosciuto questa talentuosa autrice con lo spassosissimo Big Apple (qui la recensione). Mi aveva conquistata con il suo stile pulito e immediato, con il suo lessico vario e preciso, la cura del dettaglio nell'ambientazione, l'ironia pungente e sarcastica... Quando ho scoperto che aveva scritto un fantasy (in realtà i primi due volumi di una serie), mi sono ripromessa di leggerli. Il mio errore è stato quello di aspettarmi lo stesso livello da quella che, da quanto mi è dato sapere, è la sua opera prima. Due anni di esperienza hanno fatto grandi cose sulle capacità di scrittura di quest'autrice e il distacco si sente. Ma andiamo con ordine!
Domino ci conduce in un futuro in cui alcuni esseri umani hanno fatto un balzo evolutivo, diventando i così detti "mutanti". Non aspettatevi super poteri alla X-men, semplicemente sono l'anello successivo dell'evoluzione: più forti, più veloci, più intelligenti, con capacità sensoriali acutizzate... Ma come sempre succede, la storia si ripete: i diversi sono temuti e ghettizzati. Per questo i mutanti vengono confinati in Alaska, dove sono lasciati liberi di fare quello che vogliono, costruirsi una propria società, farsi le proprie regole, ma da cui non possono uscire. Avete presente gli indiani d'America? Con la differenza che i mutanti hanno risorse che i nativi americani si potevano sognare e ben presto diventano una civiltà organizzata, all'avanguardia e potente. A quel punto, tenerli dentro i confini non basta più... bisogna passare alle maniere forti.
Kendra viene scelta per infiltrarsi nei Territori, così vengono chiamate le terre dei mutanti. Non è una semplice spia, le è stato affidato un compito fondamentale per la riuscita di un piano complesso che dovrebbe portare a far pendere la bilancia del potere dalla parte degli umani. Le cose sembrano andare meglio del previsto, perché riesce ad agganciare niente meno che il Liege dei Territori, ossia l'imperatore dei mutanti: Waylon del clan Makoare. Ma Waylon è un avversario temibile sotto più punti di vista e Kendra lo scoprirà a sue spese, in uno spy game degno di un film di 007.
Non vi dico altro della trama e passo ad alcune considerazioni personali. Ho trovato davvero interessante la commistione di generi: fantasy, romance, suspense, spionaggio... Trovo che l'autrice abbia avuto un bel coraggio per buttarsi su una trama così articolata e con così tanti personaggi alla sua prima volta. Quello che è un punto di forza può diventare un punto debole se non si è in grado di gestirlo alla perfezione. Usare numerosi punti di vista, ognuno scritto in prima persona da un personaggio diverso, è un'idea originale e interessante, ma ha avuto l'effetto di confondermi terribilmente. Il continuo passaggio da un io all'altro, che a volte racconta la stessa scena appena descritta da un altro personaggio dal proprio punto di vista, finiva per disorientarmi o annoiarmi, alternativamente. Visto che stiamo parlando di quasi 600 pagine, trovo che qualche taglio avrebbe migliorato la fluidità della narrazione. Penso anche che questa scelta abbia spostato i riflettori dalla coppia principale, che è risultata un po' trascurata e meno approfondita di quanto avrei voluto, quasi soffocata dalle storie delle altre coppie.
Oltre a questo, avrei preferito qualche dettaglio in più sull'ambientazione, che è rimasta un po' nebulosa sullo sfondo. Per quanto riguarda invece la correttezza formale, se Big Apple era praticamente perfetto, qui ci sono diversi errori, anche se di poco conto, ma in ogni caso non in numero così consistente da disturbare eccessivamente la lettura.
Per concludere, Dominio è una storia complessa, articolata e avvincente, ma che con qualche accorgimento poteva diventare epica. Alcuni personaggi mi sono rimasti nel cuore, in particolare Desmond, che per buona parte del libro è stato il mio eroe per poi cadere in modo disastroso... voglio vederlo rialzarsi! Per non parlare poi di Madley, che si è scavato un posticino tutto suo, anche se immagino che la cosa non lo entusiasmi affatto... Per questo continuerò a leggere la serie e ad apprezzare l'autrice, che ha dimostrato di sapersi migliorare in modo incredibile da un libro all'altro.
Trovo la tua analisi puntuale ed equilibrata e ti ringrazio per aver dato una chance anche al mio primogenito. Grazie davvero :)
RispondiEliminaGrazie a te Marion per aver preso le "critiche" con stile. Sembra scontato, invece è una dote non così comune... :)
RispondiEliminaBella recensione, Alice! :3 Ce l'ho da tempo e devo assolutissimamente leggerlo quanto prima, mi incuriosisce davvero un sacco *.*
RispondiEliminaGrazie Rosa! ^_^ Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi! :)
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