Titolo: L'Ombra della cometa
Autore: Giulia Anna Gallo
Serie: Arest #1
Editore: Dunwich Edizioni
Data di pubblicazione: dicembre 2015
Pagine: 180
Punto di vista: prima persona alternato
Livello di sensualità: molto basso
Trama: Una terribile disgrazia ha colpito il branco mutaforma del quale fanno parte i fratelli Villa, costringendo i giovani lupi a dare la caccia al responsabile delle sciagure che continuano ad abbattersi sulla loro famiglia. Loris è sempre stato un ragazzo esuberante e dalla battuta pronta, ma la grave perdita subita fa vacillare le sue certezze. Mentre i problemi e le preoccupazioni lo tormentano, il destino decide di fargli incontrare la sua arest: compagna per la vita alla quale potrebbe decidere di legarsi indissolubilmente. Tra pericoli e insidie, proprio l’anima gemella di Loris potrebbe essere la chiave per svelare l’identità di un nemico che resta celato nell’ombra. Ma sarà più importante la vendetta o seguire il cuore?
Premetto che ho un debole per i lupi. Ho adorato la serie de I lupi di Mercy Falls di Maggie Stiefvater, sia per come scrive questa bravissima autrice, sia per l'idea originale sulla natura dei suoi lupi, che non sono i soliti licantropi che ululano alla luna. Ma forse proprio per colpa di questa serie bellissima, sono piuttosto diffidente quando leggo trame con protagonisti dei lupi, perché temo non possano essere all'altezza delle mie aspettative. Sono felice di dire che Giulia Anna Gallo, invece, mi ha favorevolmente stupita.
Per prima cosa ho apprezzato lo stile diretto, semplice e pulito, che descrive in modo chiaro le vicende, rendendo facile seguire il filo della trama. La scelta del punto di vista in prima persona alternata aiuta ad avere una visione più completa dei sentimenti e dei pensieri dei due protagonisti e rende più movimentato il racconto.
Ma parliamo della trama. I tre fratelli Cometa ci vengono presentati sin dalla prima scena, dove li vediamo correre nella foresta nella loro forma animale. Loris, Gaia e Diego hanno tre caratteri molto diversi tra loro. Diego è l'alfa, quello con il carattere più dominante, è serio e deciso, un capobranco nato. E lo ammetto, è lui che mi ha rapito il cuore... Anche perché nasconde un segreto che sono ansiosa di scoprire. Gaia è la sorellina, impulsiva, determinata, testarda, coraggiosa, non si accontenta del suo ruolo di femmina, vorrebbe essere una guerriera. Loris invece è il gregario, allegro e spensierato, felice del suo ruolo nel branco. I tre fratelli, al ritorno dalla loro fuga improvvisa, troveranno un'amara sorpresa ad attenderli: tutto il loro branco è stato brutalmente sterminato. Sono gli unici superstiti.
Questo evento senza precedenti richiede il raduno degli esponenti delle altre famiglie di mutaforma. Ed è qui che la storia mi ha definitivamente conquistata. L'autrice ha creato un'ambientazione ben costruita, curata, articolata e credibile. Non solo i mutaforma comprendono varie specie animali, come le volpi e gli orsi, ma è anche composta da individui definiti Dotati, cioè provvisti di capacità speciali, come ad esempio la preveggenza. Oltre a questi dettagli, l'autrice arricchisce la storia accennando ad alcune loro tradizioni, come quella degli arest, che potremmo definire in modo un po' semplicistico delle anime gemelle. Avete presente l'imprinting dei lupi della Mayer? Ecco, siamo più o meno lì. È un legame primordiale, istintivo e fortissimo, ma non indissolubile. La volontà ha la sua parte. A questo triste raduno, Loris troverà, in modo del tutto fortuito e imprevedibile, la propria arest: Fiamma, una volpe dolce e molto furba, che sarà di enorme aiuto nella ricerca dei fratelli Cometa dell'assassino del proprio branco.
Non vi racconto altro, anche perché il romanzo è breve, forse troppo! Avrei davvero voluto leggere ancora di loro. In particolare, avrei voluto che fosse un po' approfondito il dolore della loro perdita, mentre viene appena accennato, quasi non fosse una cosa importante, pur essendo alla base di tutta la vicenda e la forza motivante della loro ricerca. Mi è mancata un po' di introspezione. Fortunatamente si tratta di una trilogia e avremo modo di leggere ancora delle loro avventure, perché sono appena cominciate. Il prossimo libro, ci fa sapere l'autrice, vedrà come protagonista Gaia e il suo arest, mentre il terzo ed ultimo ci parlerà di Diego. Personalmente, non vedo l'ora.
Il mio voto è:
Titolo: Petali di Luna
Autore: R.M. Stuart
Serie: Once Upon a Steam #2
Editore: Dunwich Edizioni
Data di pubblicazione: 17 novembre 2015
Pagine: 104
Punto di vista: prima persona alternata
Livello di sensualità: basso
Trama: In una Londra dalle sfumature gotiche, sospesa nel tempo, un amore tormentato sboccia come un fiore lunare nel cuore della notte. Lei principessa, lui antieroe, un’unione ambigua ma tanto forte che nemmeno la magia può spezzare. Rose e Tristan, cresciuti assieme in una (ir)realtà umana, si amano, si desiderano, finché la vita chiede loro un dazio da pagare. Infatti una maledizione aleggia su Rose, una maledizione fatta di rancore e antichità, anche se Tristan veglia su di lei con incondizionata devozione. Tuttavia l’amore non è una favola, forse è una tragedia. Tristan lo scopre a sue spese, così perfino la fiera Rose che – senza speranza, senza più lacrime, senza aspettative – è vittima del sonno eterno diventando quindi “la bella addormentata”, proprio come Malefica le aveva predetto alla nascita. Sarà la morte più potente della sorte? Passione, sortilegi, viaggi inter dimensionali: un vortice di musica e sensazioni che avrà inizio e fine a Steamwood.
Recensione:
Quando ho letto la trama di questa novella, me ne sono subito innamorata. Amo le rivisitazioni delle favole classiche. E di questo si tratta: una rielaborazione in chiave fantasy della fiaba della bella addormentata nel bosco, con in aggiunta una bella dose di steampunk, che non guasta mai.
Le prime pagina mi hanno stragata, con la loro prosa ricercata, raffinata, quasi poetica. Il forte legame che avvince i due protagonisiti, Tristan e Rose, mi ha fatta sospirare e tornare adolescente, quando ti sembrava che l'amore fosse la vita e la morte e tutto quello che ci sta nel mezzo.
"Tu sei mia." Non è una confessione, già Rose sa che mi appartiene, così come io appartengo a lei. Carne e sangue, anima e magia. Tutto di me è di sua proprietà. "Sei mia e di nessun altro", ribadisco a voce alta, mentre ci guardiamo, senza abbracciarci ma avvinti dalle stesse emozioni.
L'ambientazione fantastica poi, con l'inserimento di dettagli steampunk come un violino metallico che all'occorrenza si trasforma in una letale doppia lama, mi hanno conquistata.
Purtroppo, arrivata alla fine delle poco più delle 100 pagine che compongono questo libro, pur avendo apprezzato la storia d'amore drammatica e travagliata tra la principessa Rose e il suo famiglio Tristan, ho avuto l'impressione che mancassero dei tasselli importanti. La vicenda si è svolta con troppa precipitazione, arrivando subito al suo originale e coraggiosissimo finale. Penso che, per lasciare spazio ai sentimenti dei protagonisti, siano state tagliate delle (per me) necessarie spiegazioni sull'ambientazione, che nella mia mente è piuttosto confusa, assumendo i contorni sfumati di un sogno. Si parla di realtà e irrealtà, di Londra e di Steamwood. Ammetto che la testa mi girava come una trottola...
Da un paio di messaggi scambiati con l'autrice, ho capito che purtroppo la lunghezza della storia era condizionato in quanto facente parte di un progetto editoriale più grande, quindi non mi sento proprio di dare un giudizio negativo per questo, ma rimane il fatto che ha un peso sull'impressione generale che ne ho ricavato.
Devo anche dire che, per il mio personalissimo gusto, a volte si sia abbondato un po' troppo con gli aggettivi, andando alla ricerca di una ricchezza stilistica che ha però appesantito la narrazione. Ma ripeto, è una preferenza personale e non un difetto oggettivo.
Nel complesso è una novella davvero interessante, che consiglio a chi ama epiche storie d'amore narrate con un linguaggio poetico e ricercato. Di sicuro ha il pregio di avermi fatto conoscere un'altra penna italiana da tenere d'occhio.
Il mio voto è:
Il primo mi ispira tantissimo *-*
RispondiEliminaA me Ilenia è piaciuto! È solo finito troppo in fretta e anche abbastanza in sospeso, quindi spero esca prestissimo il seguito!
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