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sabato 24 ottobre 2015

Chiacchiere cinematografiche: Suburra

SUBURRA

GENERE: Drammatico
REGIA: Stefano Sollima
SCENEGGIATURA: Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Carlo Bonini, Giancarlo De Cataldo
ATTORI: Pierfrancesco Favino, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Elio Germano, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti
FOTOGRAFIA: Paolo Carnera
MONTAGGIO: Patrizio Marone
PRODUZIONE: Cattleya, RAI Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Italia
DURATA: 130 Min

Trama: Adattamento cinematografico dell'omonimo libro di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo. Un film su Roma e il Potere. Roma vive di tre poteri - politico, religioso, criminale - che coinvolgono e stritolano persone innocenti con risultati stupefacenti. Il film racconta sette giorni che precedono il crollo di un'era della Repubblica, alla vigilia di una legge da far approvare, ed è essenziale la figura del personaggio di Samurai, l'ultimo della banda della Magliana.


COMMENTO DI CLEMENTINE:




Raramente, se non addirittura mai, negli ultimi anni, mi è capitato di pensare, di un film italiano, che non avesse niente da invidiare ai film americani dei grandi registi e della grandi storie. Mi è capitato vedendo un'esperienza cinematografica con una potenza unica come lo è Suburra. A parte il vedere luoghi, vie, posti e locali che conosco o che vedo spesso (un bar e poi una scena memorabile in un centr commerciale in cui vado praticamente sempre!), che ti rende la visione di un film qualcosa di molto personale, qui andiamo oltre.

Una Roma cupa, brutta, sporca, piovosa ad oltranza come non è mai nella realtà luminosa e soleggiata che vediamo solitamente (mi ha ricordato la città del film Seven); una Roma che si rispecchia nei protagonisti di questa storia, in cui non c'è redenzione, nè salvezza, nè felicità, per nessuno, neanche per chi ad oltranza cerca di seguire le leggi e di rimanere nel giusto. 

L'Apocalisse appunto, come ci viene scandito in un countdown profetico quanto inquietante. Profetico come è questo film (girato più di un anno fa, prima dello scandalo Roma capitale e dello scoppio del bubbone Casamonica), tratto da un libro ancora più profetico, Suburra di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo. Un film coraggioso che non nasconde nulla, ci mostra tutto e lo fa con una colonna sonora inquietante e dai toni apocalittici, che rende l'atmosfera ancora più devastante. 

Bravi tutti gli attori, dal sempre centrato Favino, perfettamente a suo agio nel personaggio forse più difficile da tratteggiare (nei cambi di tono di voce, di espressione, veramente camaleontico), agli ottimi Germano e Amendola, che sembra essere esattamente a suo agio nel fare se stesso (non in quanto boss della malavita, ma nell'esplicare totalmente col linguaggio la sua romanità verace). 

Una manna dal cielo per il cinema italiano, che a volte non fa quel passetto in più e che si incarta spesso sui soliti temi. 




2 commenti:

  1. Non ho ancora visto il film, ma devo ammettere che dalla trama sembra di un livello superiore a tutti gli altri film che di solito ci propongono i registi italiani!

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  2. Quando ho visto il trailer al cinema ho pensato "Oh, un film italiano che non sembra per niente italiano?!". Purtroppo so di partire prevenuta, spesso non guardo le pellicole italiane perché mi sembrano troppo "costruite", poco realistiche - non in termini di credibilità delle vicende - e coinvolgenti. Viste le tue parole, non vedo l'ora di vederlo e spero di apprezzarlo anche io e non essere la solita anti-cinema italiano. :)

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