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giovedì 30 aprile 2015

OUTLANDER Recensione 1x12 "Lallybroch"


INTRODUZIONE DI ALICE

Puntata eccezionale, come sempre. Credevo che in confronto alla scorsa, questa sarebbe stata più tranquilla e serena, invece ci sono un paio di momenti di profondo pathos, in particolare verso la fine. Ma come al solito mi devo dare un ordine, altrimenti blatererei ore e ore su quanto è bello Jamie, su quanto è bravo Jamie, su quanto è intelligente Jamie, su quanto è sensibile Jam... Ok! Ok! La smetto. Ecco i punti forti della puntata:
1- Il tanto chiacchierato batacchio di Black Jack Randall. Eh sì, signore e signori, quelli della Starz non si fanno tanti problemi e per rendere nudo e crudo (ma soprattutto nudo!) il momento del tentato stupro di Jenny, ci forniscono un primo piano dell'attrezzatura del povero e bistrattato Tobias Menzies. Perché povero e bistrattato? Perché tutte le fans si sono messe a borbottare che se proprio dovevano mostrare così tanto, perché non Sam! Hahaha! Ragazze, non so voi, ma la fantasia a volte è meglio della realtà. Di Sam ci hanno già mostrato praticamente tutto, vogliamo davvero anche quel pezzo di lui? E il fascino del mistero dove va a finire? XD
2- Jamie che rientra in camera ubriaco fradicio, barcollante e adorabile. Ma quanto è carino? Pure da sbronzo viene voglia di mangiarlo, tanto è dolce.  E il mattino dopo sembra un cucciolo di terrier che ha fatto una marachella. Irresistibile.
3- Il bagno di Jamie nello stagno del mulino. Lo so che sono monotematica, ma andiamo! Potete onestamente dire che è colpa mia? Potete guardare le immagini qui sotto e dirmi che quest'evento di portata epocale non meritava un accenno? Jamie tutto bagnato e ignudo non meritava forse un post di 2000 parole solo per lui? E invece no, siccome sono una personcina seria e ahimè sposata, vi riservo solo poche parole, e solo al terzo posto! (Il terzo posto ovviamente è solo perché vado in ordine cronologico Sam, lo sai vero? Se fosse per me ti avrei messo nel titolo.)
4- Claire che fa rotolare Jamie fuori dal letto per dirgliene quattro. In genere è Jamie che fa rotolare lei dentro il letto con ben altri scopi... In questo caso Claire si fa valere, regalandoci un siparietto comico, e riportando Jamie sulla retta via. La serenità finalmente raggiunta porterà poi i due fortunati innamorati a dichiararsi il loro profondo e sincero amore. Un momento ad alto tasso di romanticismo.
5- Il commovente confronto finale tra Jamie e Jenny. Hanno dimostrato che è proprio vero. I Fraser sono dei testardi capoccioni, ma hanno un cuore e una sensibilità immensi. Vederli fare pace tra loro, ma soprattutto con se stessi è stato emozionante.
Ora passo la parola alla grandissima Ocean e alla sua recensione seria, che come al solito mi fa vergognare delle mie farneticanti idiozie... Ma come si dice, ad ognuno il suo!

RECENSIONE DI OCEAN

In una serie tv, qualsiasi serie tv, ci sono episodi belli perché ti tengono col fiato sospeso, perché sono ricchi di colpi di scena e azione... ed episodi belli perché semplicemente esistono.
Perché sono lì, perché sono piccole isole di tranquillità in un mare di merda, perché ci danno l’illusione della normalità e di ciò che potrebbe essere se i protagonisti non fossero sempre così irrimediabilmente e totalmente sfigati. 
Lallybroch è uno di questi.
E’ il salvataggio subito prima del boss finale.
Un piccolo angolo di paradiso.
La scena strappalacrime prima dell’epica battaglia di chiusura. 
I nostri 50 minuti di serenità in un incontrollabile oceano di guai.

Un momento di pace a Lallybroch
Sempre che di serenità si possa parlare, quando sono coinvolti due Fraser. 
Lallybroch è anche la celebrazione della testa dura, dell’orgoglio e del caratteraccio, mi ero dimenticata di dirlo, ma anche della convivialità, dell’amore fraterno, del concetto di “casa” esteso al senso più ampio di luogo ove il cuore riscopre le radici più profonde, ed a volte le crea.

Vediamo una Claire che non è solamente estranea al territorio in cui si trova, è anche estranea all’idea stessa di dimora fissa, di luogo a cui voler tornare, di ricordi legati a letti, sedie, camini e oggetti nascosti in quell’angolo che è sempre esistito da quando siamo bambini.
Tutti noi, se interrogati a riguardo, sappiamo dire quale sia il “nascondiglio” degli oggetti preziosi dei nostri genitori. Tutti noi almeno una volta da bambini abbiamo frugato di nascosto in quel cassetto, in quell’anta di armadio, in quel baule, solo per il gusto di indossare la collana di mamma o l’orologio del nonno che papà tiene così ben custodito. Claire no. Lei non ha mai avuto una “CASA”, un luogo dove poter cercare questi piccoli tesori ricordo di tempi andati. Ed è per questo che non sa davvero come comportarsi con essi. 
Claire che ritrova se stessa e quindi riporta in sé anche Jamie

Entra in campo una parte del passato di Jamie della quale lei non solo non conosce, ma che non sa nemmeno gestire, perché non ne ha avuto una simile.
Ed è così che, più che trovare Jamie cambiato (come lei lo vede, come lei lo sente) troviamo una Claire disorientata, insicura più del solito, decisa a riavere quella parte del marito che conosceva prima dell’arrivo a Lallybroch.

E troviamo un Jamie che si sforza di essere Laird, che si sforza di essere come suo padre, di essere all’altezza del suo ricordo… ma non solo. Si sforza soprattutto di essere all’altezza dell’idealizzazione che lui ne ha fatto negli anni, un po’ per il grande rispetto che gli portava e un po’ per il senso di colpa che lo ha tormentato, da quando ha saputo della sua morte durante la fustigazione.

L'incontro tra Jamie e Jenny
Ma i tempi sono cambiati. Le dinamiche famigliari sono cambiate nel momento in cui Jamie è stato portato via da Randall e Jenny ha accettato di barattare se stessa al suo posto. Dinamiche rese complesse dal tempo che è passato senza spiegazioni, senza notizie, senza vedersi.

Jamie non solo si da la colpa della morte del padre, ma anche della rovina della sorella e della disgrazia caduta sul suo Clan.
C’è di più: è amareggiato per il fatto che Jenny abbia chiamato il “bastardo” di Randall col suo nome, più che altro perché lo vede come un modo per punirlo. Non vede come sia possibile che Jenny abbia avuto il coraggio di opporsi al suo aguzzino, o che abbia avuto un destino diverso da quello che immagina, non perché la misoginia tipica del tempo lo accechi, ma perché il suo stesso senso di colpa funge da filtro per i fatti accaduti.
Ed ecco che i due Fraser si scontrano in una maniera davvero comica ed inaspettata: due caproni che si prendono a cornate sarebbero meno pittoreschi.
Ammetto che avrei voluto VEDERE la scena che la Galbadon ha descritto nel libro, quella in cui Jenny lo prende fisicamente per le palle fino a fargli ammettere l’errore, anziché sentirla raccontare e basta. E’ una delle poche scene che mi manca davvero.

... no comment...
Mi sarei volentieri risparmiata, invece, la visione completa degli attributi di Tobias Menzies… figlio mio, sarai anche bravo a recitare ma… per carità… nessuno dica che sei bello.
Sì, lo so che ci hanno dato il contentino con il total body di Jamie subito dopo. Ma me la sarei risparmiata lo stesso.

Una scena che non mi sarei risparmiata per niente al mondo, invece, è la chiacchierata tra Claire ed Ian, che mi ha ricordato un po’ la scena di Downton Abbey in cui Matthew sceglie Tom Branson come testimone, dicendo “Se siamo così pazzi da sposare due ragazze Crowley, dobbiamo rimanere uniti.”
Ecco… Claire ed Ian sono uniti dalle avversità. Per la precisione dall’avversità di aver sposato due teste di legno Fraser, che non si vogliono parlare per puro orgoglio e decidono di continuare a impilare allegramente un errore sopra all’altro, per puro spirito di contraddizione. 

Highlight dell’episodio, a mio parere, la scena più semplice del mondo: la moglie del fittavolo che regala a Claire un vaso con dentro fiori della brughiera, e che ci rimanda (la genialità della writer’s room di questa serie… la adoro!) all’introduzione del Pilot e alla riflessione di Claire sul non aver mai avuto una casa dove poter mettere sul tavolo un vaso.

Un'immagine intensa del flashback
Medaglia d’onore, invece, alla fotografia della puntata, in cui l’uso dei colori è stato addirittura spettacolare, degno di una pellicola di Hollywood, si potrebbe dire. Cosa che dimostra, finalmente, che i film non sono sempre superiori alle serie tv, e negli ultimi anni spesso si è verificato il caso opposto.

I flashback non solo diventano essenziali per rivivere i momenti della fustigazione visti dagli occhi degli spettatori (non noi, pubblico a casa. Ma Jenny, il padre di Jamie, Dougal e tutti i membri della famiglia che hanno sofferto di riflesso per ciò che Randall ha fatto al ragazzo), ma si trasformano in macabre opere d’arte in cui l’unica cosa che conta è il rosso. Il rosso delle giubbe dei soldati, il rosso del sangue di Jamie, il rosso delle sue labbra e di quelle di Jenny, che Randall sembra voler baciare ad ogni costo (le prime) e costringersi a baciare in preda alla nausea (le seconde).

Tutto ciò che importa è il rosso. Il rosso del sangue che lega i protagonisti, il rosso delle divise degli oppressori e torturatori, il rosso che, come il metaforico leading/red thread fisicamente portato sullo schermo, guida i personaggi a prendere decisioni e a fare scelte, verso il presente ed i problemi odierni. Il contrasto tra questo rosso così violento ed il neutro bianco e nero del resto delle immagini è spettacolare. Tutto sparisce davanti all’importanza visiva di ciò che viene sottolineato.

La riconciliazione
Molto intenso anche il momento di riconciliazione tra Jamie e Jenny, voluto per uno scopo ben preciso accanto alla tomba del padre e per questo ancora più apprezzato. Finalmente, fratello e sorella riescono a superare le reciproche uguaglianze (perché non sono le differenze a fregare i Fraser. E’ proprio il fatto che hanno lo stesso carattere del cavolo!) e a confessarsi, finalmente, quanto si vogliano bene.

Speravo sinceramente che la parte di Lallybroch durasse un po’ più a lungo. Se non altro per prendere fiato prima di quello che ci aspetta (chi ha letto i libri SA) e che già in questo episodio ha iniziato a fare capolino come un mostro dall’anta aperta dell’armadio.
Il promo della puntata di domenica, col quale vi lascio, non lascia ben sperare.
Arrivederci alla prossima settimana, e guardatevi la Clip su Claire, Jenny e i veri scozzesi per ridere un po’!






7 commenti:

  1. L'ho vista solo oggi questa puntata! Merito dieci frustate, porca miseria, ma è tutta colpa della mia sfigatissima connessione!
    Tutto bellissimo, Jamie è bellissimo, Jamie è bellissimo e Jamie è sempre bellissimo, ma... ma... ci hanno cambiato la scena in cui lui le dichiara il suo amore!!! Io amo alla pazzia quel momento pieno di ironia, e lo so, è un momento molto romantico nella puntata, ma volevo la scena identica al libro. Uffi!

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  2. Silvia, le merito io le dieci frustate... Non me lo ricordo! Ricordo che quando le dice ti amo erano fuori da Lallybroch vicino allo steccato, ma non le parole esatte. Cosa c'era di diverso? Oddio adesso me lo vado a rileggere...

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  3. (...) "Una volta chiesi a mio padre come avrei fatto capire quale sarebbe stata la donna giusta e lui mi rispose che arrivato il momento non avrei avuto dubbi. E infatti non ne ho avuti. Quando mi svegliai al buio sotto quell'albero, sulla strada per Leoch, con te seduta sul mio petto, che mi insultavi perchè ero quasi morto dissanguato, dissi a me stesso: "Jamie Fraser, malgrado la faccia che ha in questo momento, e malgrado pesi quanto un buon cavallo da soma, questa è la donna giusta"

    Feci per avvicinarmi, ma lui indietreggiò parlando rapidamente. "Mi dissi, "Ti ha medicato due volte in due ore, caro il mio ragazzo; essendo la vita tra i MacKenzie quella che è, forse sarà il caso di sposare una donna che sa curare una ferita e aggiustare le ossa rotte". E poi aggiunsi tra me: "Caro il mio Jamie se il suo tocco è così piacevole sulla clavicola, pensa un po' come deve essere un po' più giù..."

    Scansò una sedia girandole attorno "Ovviamente pensai che forse era solo l'effetto di aver trascorso quattro mesi in un monastero senza il piacere di alcuna compagnia femminile ma poi quella cavalcata al buio insieme a te" - si fermò un attimo per emettere un sospiro teatrale, evitando abilmente la mia mano che tentava di afferrargli la manica - "con quel tuo adorabile culone ben piazzato tra le mie cosce" abbassò la testa per eviatare il pugno mirato al suo orecchio sinistro e si scansò di lato, mettendo tra noi l'ostacolo di un tavolino - "e quella testa dura come un sasso che mi sbatteva sul petto" - un piccolo soprammobile metallico gli rimbalzò sulla testa e andò a finire fragorosamente a terra - "Io dissi a me stesso..."

    A questo punto rideva così forte che doveva fermarsi per riprendere fiato tra una frase e l'altra. "Jamie... mi dissi... nonostante lei sia una sporca Sassenach... con la lingua simile a vipera... un culo come quello... che cosa importa che abbia la f-faccia da p-pe-pecora?"

    Gli feci lo sgambetto e gli atterrai con le ginocchia sullo stomaco, dopo averlo fatto crollare a terra con uno schianto che scosse la casa fin nelle fondamenta. "Vuoi dire che mi hai sposato per amore?" gli domandai. Lui inarcò le sopracciglia, respirando a fatica.

    "Non ho forse... appena detto... questo?" (...)

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  4. No va beh, mi sono sciolta. Ora al mio posto c'è una sedia vuota e una pozza d'acqua.

    Silvia, grazie. Di cuore.

    Jamie è trooooppooo tutto! Ma soprattutto Sam lo avrebbe interpretato alla grande. Quando ride mi fa venire la pelle d'oca. Ha una risata pazzesca. Ci hai fatto caso? E poi quando recita delle parti ironiche è fantastico. Quanto ha fatto ridere nella scena in cui torna in camera ubriaco marcio. "Il laird, che sarei io." Sono morta e lo avrei mangiato contemporaneamente. Hanno tenuto "la testa dura e il culo", ma gran parte dell'ironia è andata persa, peccato!

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  5. Alice sììììì, sììììì, e ancora sìììì *tutti "sì" molto orgasmici sia chiaro*

    Cmq tornando serie (ma come si fa?) il punto forte di Jamie è l'ironia (oltre al fatto che nudo sta una favola!) e non posso rinunciare a questi siparietti, adoro troppo quella scena <3

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  6. cit. "Alice sììììì, sììììì, e ancora sìììì *tutti "sì" molto orgasmici sia chiaro*"

    Hahaha! Come ti capisco... ;)

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