Alzi la mano chi non conosce la celebre favola di Perraul. Ce l’hanno raccontata da bambine prima di andare a dormire, è la storia a cui si rifanno tanti romanzi d’amore, dove la dinamica cattiva madre, cattiva sorella e protagonista perseguitata ci ha fatto sospirare e infuriare nonostante la certezza del lieto fine.
L’abbiamo vista al cinema e in televisione ogni volta rivisitata, persino in chiave moderna, ma l’unica, autentica Cenerentola resta quella del film d’animazione della Walt Disney, dove la bellissima fanciulla vessata dalle perfide sorellastre e dalla malvagia matrigna aveva il volto dolcissimo ispirato a quello di Michèle Mercier.
Dopo la deludente esperienza di Maleficent, film Disney che narra la storia della Bella Addormentata dal punto di vista di Malefica, sono andata a vedere questa nuova produzione con parecchie riserve. Ebbene mi sbagliavo. Il film su Cenerentola targato Disney è semplicemente magnifico. Sarà che è simile alla versione animata, sarà che l’ambientazione è particolareggiata, ricca e accurata.
Ma partiamo dalla trama. Nel film assistiamo ad uno scorcio di vita di Ella, nome reale di Cenerentola, quando la madre è ancora viva e vivono felicemente nella pittoresca casa circondata dal bosco. Incontriamo anche Gas Gas e tutta l’allegra combriccola di topi, che Ella tratta come amici. Assistiamo alla crescita della protagonista, da bambina amata a fanciulla bellissima e gentile, che non lesina una parola buona e un sorriso per tutti. Dopo la morte della madre il padre di Ella si risposa e qui i personaggi che entrano in scena sono nettamente diversi dalla versione animata. Basti dire che le sorellastre non sono così brutte, pur essendo egoiste e stupide, ma è la matrigna la vera rivelazione. Un’algida, bellissima, elegante Cate Blanchett
L’abbiamo vista al cinema e in televisione ogni volta rivisitata, persino in chiave moderna, ma l’unica, autentica Cenerentola resta quella del film d’animazione della Walt Disney, dove la bellissima fanciulla vessata dalle perfide sorellastre e dalla malvagia matrigna aveva il volto dolcissimo ispirato a quello di Michèle Mercier.
Dopo la deludente esperienza di Maleficent, film Disney che narra la storia della Bella Addormentata dal punto di vista di Malefica, sono andata a vedere questa nuova produzione con parecchie riserve. Ebbene mi sbagliavo. Il film su Cenerentola targato Disney è semplicemente magnifico. Sarà che è simile alla versione animata, sarà che l’ambientazione è particolareggiata, ricca e accurata.
Ma partiamo dalla trama. Nel film assistiamo ad uno scorcio di vita di Ella, nome reale di Cenerentola, quando la madre è ancora viva e vivono felicemente nella pittoresca casa circondata dal bosco. Incontriamo anche Gas Gas e tutta l’allegra combriccola di topi, che Ella tratta come amici. Assistiamo alla crescita della protagonista, da bambina amata a fanciulla bellissima e gentile, che non lesina una parola buona e un sorriso per tutti. Dopo la morte della madre il padre di Ella si risposa e qui i personaggi che entrano in scena sono nettamente diversi dalla versione animata. Basti dire che le sorellastre non sono così brutte, pur essendo egoiste e stupide, ma è la matrigna la vera rivelazione. Un’algida, bellissima, elegante Cate Blanchett
Come cita la voce narrante del film, lady Tremaine ha conosciuto la sofferenza, ma la indossa magnificamente…. I costumi della Banchett ispirati alla moda anni 40’ sono sontuosi, creati con stoffe brillanti e pregiate e i gioielli ricordano più la linea Accessorize che le manifatture ottocentesche, eppure il risultato finale è raffinato, e resta un passo indietro rispetto al più ostentato kitsch.
Nonostante i continui maltrattamenti, Ella mantiene la promessa fatta alla madre sul letto di morte: sarebbe stata sempre gentile e coraggiosa. E sarà proprio la sua gentilezza a farla soccorrere in aiuto dalla fata madrina, dopo la scena madre in cui matrigna e sorellastre le strappano il vestito per impedirle di andare alla festa che si terrà a Palazzo Reale. E qui fa la sua scintillante comparsa la biondissima e un po’ smemorata Helena Bonham Carter,
che trasforma la zucca in una carrozza dorata, i topini in bianchi destrieri, le lucertole in paggi e un’oca in cocchiere. E darà a Cenerentola un vestito degno di Barbie Luce di Stelle (che ricorderanno solo le vegliarde come me) e le famose scarpette di cristallo belle e comode come un paio di Manolo Blahnik .
E poi ecco l’incontro con il Principe Azzurro, incontro che in realtà è già avvenuto qualche giorno prima del ballo, proprio nel bosco che circonda la casa di Ella. Il principe è interpretato da quel manzo di Richard Madden, già visto nel Trono di Spade….
Vogliamo spendere due parole sul Principe? E spendiamole. Bello, affascinante, con un alto senso del dovere, gentile , generoso e con il più bel paio di occhioni azzurri che il grande schermo ha mai visto. Ma la magia finisce a mezzanotte, e come da copione Cenerentola scappa perdendo la scarpetta, la carrozza si trasforma in una zucca, i topini tornano a fare i dispetti al cattivo gatto Lucifero.
Ma il lieto fine è assicurato, con la cacciata delle cattive parenti e l’amore che vince sulla ragion di stato. Standing ovation del popolo che omaggia la reale coppia affacciata al balcone del palazzo e applauso da parte del pubblico in sala, che per due ore ha sognato la favola più bella di sempre.
E vissero per sempre felici e contenti.....
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