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lunedì 19 febbraio 2018

Ottava tappa Read Along & Giveaway La Mossa del Principe di C.S. Pacat


Senza voler togliere niente ai capitoli che sono toccati alle mie colleghe Blogger, che ringrazio infinitamente per la passione e la professionalità che hanno avuto nel gestire le loro tappe, devo dire che il capitolo che ho avuto in sorte è anche quello più difficile da trattare per me, per diversi motivi: intanto perché è l’ultimo, e poi perché e il preludio al secondo capitolo della saga, La Mossa del Principe, che io già conosco.
Il capitolo 13 è quello che chiude il primo libro della storia di Damen e Laurent e ne raccoglie le fila: Damen ha finalmente capito che l’agguato a Laurent altro non era che il tentativo di mascherare una macchinazione che avrebbe portato a una guerra tra Vere e Akielos.
Morto Laurent per mano di emissari (finti) di Castor, Vere avrebbe dovuto rispondere con una dichiarazione di guerra e Castor si sarebbe trovato tra due fuochi: il Reggente da un lato e i kyroi e le loro diatribe dall’altro, pressato dal primo e indebolito dagli altri.
Akielos si trovava in grave pericolo.
In tutto il libro, Damen non brilla mai per intelligenza acuta: diciamocelo, il principe di Akielos ha altre qualità, e non mi riferisco solo alle sue doti fisiche, ma alle pregevoli capacità di stratega militare che ora solo si intuiscono ma di cui farà ampio sfoggio nel secondo libro della saga. Così, quando si tratta di congiure politiche, trame espansionistiche, complotti di successione, intrighi di palazzo, dobbiamo ammettere che è davvero tonto.

Tuttavia in questo caso, strano ma vero, si è svegliato (sarà la vicinanza di Laurent che lo tiene desto?), e se prima non aveva creduto possibile che suo fratello gli si potesse rivoltare contro in quel modo, peccando davvero di ingenuità, adesso comprende che mantenere Laurent in vita significa tenere anche la guerra lontana da Akielos.

Certo, Damen dimostra ancora di non avere la mente lucida di Laurent, consigliandogli di mettere da parte i litigi familiari, qualunque essi fossero, e parlare onestamente con lo zio, evidentemente convinto che è solo il suo brutto carattere il problema tra i due.

Ditemi la verità, non viene anche a voi l’istinto di prenderlo per le spalle e scuoterlo? Magari per dirgli: apri gli occhi, Damen! È il Reggente il mandante di tutto!
Invidio assolutamente la calma e il sangue freddo di quell’angelo di ghiaccio dagli occhi blu più ammalianti del mondo di nome Laurent che ha dovuto rivelargli l’incredibile verità.

Questo è il capitolo in cui tutta la matassa dei comportamenti inspiegabili di Laurent (o quasi tutta) comincia a dipanarsi davanti agli occhi di Damen.
«Non potete andare nel Delfeur,» lo avvertì Damen. «È una trappola mortale.» Nel momento stesso in cui le parole gli uscirono di bocca, capì che Laurent l’aveva sempre saputo. Ecco perché si era sottratto al suo dovere presso il confine, ancora e ancora.
Il Reggente ha studiato bene le sue mosse: è finalmente riuscito a mettere alle strette Laurent,
obbligandolo a partire per il Delfeur, le terre di confine, cosa che il principe era riuscito a evitare per anni, consapevole di cosa avrebbe significato per lui la partenza da Vere. Inoltre, aveva già trovato il modo per togliere a Laurent gli approvvigionamenti di Varenne e Marche, lasciandolo senza fondi e truppe.

È incredibile quanto qui Laurent sembri l’ombra dello zio, il vero re dell’arte della macchinazione.

Damen, tuttavia, sembra avere la soluzione a tutto.
«Portatemi con voi.»
«No.»
«Akielos è la mia casa. Credete che voglia vederla assoggettata alle truppe di vostro zio? Farò tutto ciò che è in mio potere per evitare la guerra. Portatemi con voi. Avrete bisogno di qualcuno di cui potervi fidare.»Le ultime parole lo fecero quasi trasalire, e si pentì di averle pronunciate. La notte precedente Laurent gli aveva chiesto di fidarsi di lui e Damen gli aveva riso in faccia.
Fidarsi. Damen non si era fidato di Laurent (come avrebbe potuto, chi mai gli avrebbe potuto fare torto?) e adesso si trova davanti a lui a chiedergli di fare lo stesso.
Ma è chiaro che ciò che a Damen interessa in questo momento non è Laurent ma Akielos, e di questo Laurent è estremamente consapevole.
«Ero convinto,» proseguì Laurent, «che un soldato come te sarebbe stato contento di vedere Castor detronizzato, dopo tutto quello che ti ha fatto. Perché non ti allei con il reggente contro di lui… e contro di me? Sono certo che mio zio ti abbia chiesto di diventare una sua spia e che la sua offerta sia stata molto generosa.»
«Lo ha fatto.» Damen ripensò alla sera del banchetto. «Mi ha chiesto di portarvi a letto e poi riferirgli.» Fu diretto. «Non in questi termini.»
«E tu cos’hai risposto?»
Per qualche motivo quella domanda lo infastidì. «Se vi avessi portato a letto lo sapreste.»
Tra Laurent e Damen è sempre così: un passo avanti e due indietro, con stoccata finale dell’uno o dell’altro. È questo loro modo di comunicare una delle caratteristiche che tengono il lettore incollato alle pagine, in attesa di vedere come il rapporto tra di loro si evolverà man mano che la storia procede.
«Posso rappresentare un vantaggio per voi. Conosco la regione. Farò qualsiasi cosa sarà necessaria per fermare vostro zio.» 
«Mio caro bruto,» disse Laurent. «Io voglio che tu marcisca in questa stanza per sempre.»
Damen colpito e affondato. Uno a zero per Laurent.

La notte prima della partenza di Laurent è una notte fatta di pensieri: Laurent sarebbe partito il giorno successivo. Laurent, l’insopportabile e fastidioso Laurent, stava per compiere la peggiore scelta possibile e non c’era niente che lui potesse fare per fermarlo.

Damen pensa a tutto quello che Laurent gli ha rivelato, cerca di mettere insieme i pezzi (giuro, io sono stata ad agitare pon pon stile cheerleader ogni volta che un tassello del puzzle nella sua testa trovava la giusta collocazione), ma ci sono cose che non riesce ancora a spiegarsi.

Ecco, queste elucubrazioni e tutto ciò che succederà da ora in poi sono il motivo per cui questo capitolo per me è così difficile da trattare.
Per me, infatti, non si tratta solo di una rilettura in sé del libro, ma di una rilettura alla luce della conoscenza di tutta la saga, per cui mentre la prima volta che ho letto il libro mi sono sentita Damen in tutto e per tutto, scoprendo insieme a lui questi tasselli, facendo le sue stesse considerazioni e arrivando alle stesse conclusioni (come la giusta domanda del perché il Reggente non avesse eliminato Laurent da ragazzino, cosa che gli sarebbe stata molto più facile allora e non adesso a pochi mesi dalla sua ascesa al trono), questa volta mi sento molto Laurent, perché io so tutti i retroscena, ciò che lo ha spinto ad agire in un certo modo e conosco quelle risposte che Damen non è in grado di trovare.
Questa è un’altra delle cose che amo di questo libro: Damen è il protagonista, sono suoi i pensieri, dalle sue parole percepiamo Vere e la sua corte, dalle sue impressioni sappiamo che tipo sia Laurent. Eppure riusciamo a sentirci Laurent e perfino a comprendere che dietro quella sua maschera di indifferenza e crudeltà ci sia molto altro.

Il capitolo 13 è un capitolo davvero intenso: in sole quattordici pagine la Pacat ha condensato spiegazioni e rivelazioni, gettando le basi di quello che ci aspetta nel secondo libro.
«Non possiamo essere tutti qui,» sospirò.
Si era rivolto a Jord, che era venuto a lavarsi il viso alla fontanella lì vicino. La mancanza di uomini era il suo principale cruccio.
«Infatti non lo siamo. Una volta a Chastillon ci uniremo agli uomini del reggente che sono di stanza alla fortezza,» rispose la guardia. Poi aggiunse: «Ma non illuderti. Non saranno tanti di più.»
«Troppo pochi per fare la differenza in una battaglia vera, ma a sufficienza da superare in numero gli uomini del principe,» buttò là Damen.
«Esattamente,» fu la laconica risposta di Jord.
Damen spostò lo sguardo sul viso bagnato dell’uomo, sulla postura rigida delle sue spalle. Si chiese se gli uomini del principe fossero consapevoli di ciò a cui andavano incontro: tradimento nel peggiore dei casi e mesi di viaggio nel migliore, il tutto assoggettati agli ordini dei soldati del reggente. La linea sottile delle labbra di Jord suggeriva che lo sapesse.

In poche frasi, in questo breve scambio tra Damen e Jord, la Pacat ha rivelato quello che sarà La Mossa del Principe: un viaggio alla volta del Delfeur, con pochi uomini fedeli a Laurent, in territori in cui gli agguati sarebbero stati facilmente attuabili, in cui un incidente mortale non avrebbe destato sospetti, in cui la vita di Laurent si sarebbe trovata tra le mani di Govart, il Capitano della Guardia del Reggente che lo vuole morto, e uno schiavo di Akielos che di certo non lo ama. O forse sì?

Ultime considerazioni, prima di chiudere la tappa con la proclamazione del vincitore del Giveaway legato a questo Read Along che ho avuto il piacere di organizzare insieme alle altre colleghe Blogger: la Pacat è maestra nel gettare indizi, briciole di pane sotto al nostro naso che noi non riusciamo a vedere, o che consideriamo del tutto insignificanti. Bene, vi dico solo questo: tenete a mente le parole di Laurent su Aimeric e ricordate Nicaise e i pendenti di zaffiro che consegna a Laurent.

E adesso, dopo aver riletto con noi Il Principe Prigioniero, avete tutte le armi per affrontare La Mossa del Principe, che ricordiamo uscirà il 23 Febbraio, edito sempre dalla Triskell.

GIVEAWAY

Il Giveaway de La Mossa del Principe che ha seguito questo Read Along è stato organizzato dalla pagina  facebook dedicata alla saga di Captive PrinceCaptive Prince Italia e dal gruppo di lettori Captive Prince - Italian readers, con la collaborazione della casa editrice Triskell Edizioni che ha gentilmente messo a disposizione la copia digitale del libro e che ringraziamo per l'appoggio e la presenza costante.

E' stata davvero dura scegliere l'immagine e la citazione vincitrice del contest, dobbiamo dire che noi Bloggers ci siamo davvero trovate in difficoltà, perché le citazioni erano tutte significative e le immagini belle e azzeccate.  Vogliamo ringraziare tutti per aver partecipato e per essersi impegnati tanto. 

E adesso il vincitore del Giveaway!



«C’è qualcuno in questa corte che non mi sia nemico?» «Non se posso impedirlo.»
- Il principe prigioniero, cap 7
Immagine+cit Justin Sinclair
Il vincitore verrà contattato da una delle  Admin della Pagina o del Gruppo con le indicazioni per ricevere l'e-book.
Complimenti!



3 commenti:

  1. Come sempre la tua analisi è approfondita e precisa, questo capitolo getta proprio le basi per il secondo libro che riparte proprio da lì.
    Bellissima l'iniziativa che abbiamo organizzato, è stato davvero bello, e complimenti a Justin per la bellissima immagine!

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    Risposte
    1. Grazie anche a te per essermi stata sempre accanto.
      Arigato gozaimasu, Fede-chan.
      Suki desu zutto zutto.

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  2. Bellissima conclusione, e davvero una grande analisi *__* Non posso che quotare ogni parola e capisco bene il doversi morsicare la lingua per ciò che già sappiamo XD Grazie per tutto e aspettiamo con ansia il secondo e il terzo... e io aspetto con ansia anche le tue rece XD

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