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lunedì 4 settembre 2017

Recensione Devotion di Estelle Hunt e Lidia Calvano

Titolo: Devotion
Autrici: Estelle Hunt, Lidia Calvano
Data di pubblicazione: 4 settembre 2017
Serie: Rehab #2 ma autoconclusivo
Genere: contemporary romance
Narrazione: terza persona
Livello di sensualità: alto

Trama: C'era stato un tempo in cui tutto il mondo si riduceva a loro tre, i migliori amici mai esistiti sulla faccia della terra: Adam il ribelle, Ethan il generoso e Amber, la ragazza di cui entrambi si erano innamorati. Poi la vita aveva mescolato le carte, le strade si erano divise e Adam era rimasto escluso da tutto, dall’amicizia, dall’amore, dalla famiglia.
Ora Adam sta tornando, per riprendersi quello che sente appartenergli di diritto. Ha reinventato la sua vita, è andato avanti grazie alla rabbia e all’ostinazione, partendo di nuovo dal nulla. È un uomo che non crede più in niente, che ha come unico punto fermo la passione mai sopita per quella ragazza dai capelli di fuoco.
Ma il “ribelle” ha fatto i conti senza il suo vecchio amico, senza la donna in cui Amber si è trasformata e persino senza se stesso.

Recensione:

Estelle Hunt è una mia cara amica e c'è chi pensa che un blogger non dovrebbe recensire persone che conosce, per una questione di imparzialità. Però avete presente quelle amiche un po' stronze che se vi fate un taglio di merda ve lo dicono in faccia? Beh, io sono così e lei lo sa. Per questo mi ha mandato il libro in anteprima da leggere e io le ho risposto con sei pagine di annotazioni. Per questo Lidia Calvano probabilmente ha una mia foto su cui tira le freccette. Insomma, io vi ho avvisati. Sono amica di una delle due autrici, ma la mia recensione esprime esattamente il mio pensiero, poi vedete voi cosa farne.

La prima cosa che mi ha colpita quando ho iniziato a leggere Devotion è stata quanto è diverso da Rehab. Nel romanzo precedente le autrici ci avevano colpite allo stomaco con una storia potente, torbida e drammatica, fatta di eccessi, di festini orgiastici in cui la droga scorreva a fiumi, con un protagonista in bilico sull'autodistruzione e una protagonista fragile, a tratti remissiva. Devotion è qualcosa di completamente diverso. Pur essendo scritto nel medesimo stile ricercato, puntuale ed evocativo, la vicenda che narra è prima di tutto la storia di un'amicizia nata in tre cuori giovani e puri, che con il tempo è mutata fino a diventare qualcosa di ancora più profondo, intenso e totalizzante. La cura nella ricostruzione psicologica dei personaggi e del loro rapporto singolare è davvero notevole ed è la seconda cosa che mi ha colpita, ogni pagina di più. 

Ethan e Adam erano amici giurati, come solo da bambini si può essere: sempre insieme, le corse in bicicletta, vicini di banco a scuola. Adam era il nuovo arrivato, quello scontroso e silenzioso, e Ethan l'ha preso immediatamente sotto la propria ala, aprendo la porta della propria casa e condividendo l'affetto della propria famiglia. Poi è arrivata Amber, una ragazzina tutta capelli rossi, lentiggini e sorrisi dolci. Si è inserita nella loro amicizia con la naturalezza con cui l'acqua scorre sulle rocce, senza incrinare il loro equilibrio, consolidando ulteriormente un'amicizia già forte. Ma poi arriva l'adolescenza, i primi cambiamenti, i tuffi nel lago, le lentiggini da contare insieme, mentre i respiri si infrangono sulla pelle bagnata... e qualcosa cambia, irrevocabilmente, per sempre. I tre si divideranno per poi ritrovarsi molti anni dopo, alle soglie dei trent'anni. Quanto saranno cambiati?
Vide per un attimo loro tre ragazzi, lui ed Ethan a contendersi il suo più piccolo gesto di attenzione, a rincorrere il suo affetto, uno contro l'altro, mentre lei rimaneva inscalfibile, equidistante, serena. Ethan non le basterà mai, pensò con cattiveria e soddisfazione, mentre riassettava il suo sorriso migliore. Evitò di indugiare nel dubbio se mai le sarebbe potuto bastare lui. 
Ethan è un uomo dotato di un profondo autocontrollo, abilissimo nel nascondere le proprie emozioni, tranne quando mostrarle lo aiuta a raggiungere il proprio scopo, d'altronde è un avvocato e le parole sono il suo mestiere, è in grado di forgiare la verità da una menzogna.
Prendersi cura del prossimo, Amber in primis, è per lui naturale come respirare, quasi un imperativo genetico. So che probabilmente sarò una delle poche ma, nonostante alcune sue scelte riprovevoli, l'ho amato quasi più di Adam.
Ethan rimase immobile, girato su un fianco, il respiro regolare e impostato. Non lo aveva mai visto piangere, rifletté, e in quel momento realizzò che anche lei era stata una prigione per il suo compagno. Una prigione che lo aveva costretto a mostrarsi sempre forte, misurato, protettivo, sicuro di sé. 
Adam è il modello che abbiamo già conosciuto in Rehab, è dotato di una sensualità prepotente e ambigua. Bellissimo, disinvolto, tormentato, era l'anello debole della catena di quell'amicizia che sembrava indissolubile, indistruttibile.
Veste le sue insicurezze con un manto di arrogante superiorità, affascinando qualsiasi creatura incontri sul suo cammino.
Torna nella vita di Amber e Ethan motivato dalla rabbia e forse anche un pizzico di vendetta, ma lascerò a voi scoprire se è davvero così cattivo come vuole farci intendere.
Voleva Amber, voleva baciare la sua bocca e purificarsi, voleva entrare nel suo corpo e tornare a casa. 
Amber ha avuto una famiglia solida, un'infanzia e un'adolescenza serena e normale, è cresciuta in un paese tranquillo con due amici per la pelle. Anche se la vita, a un certo punto, l'ha messa a dura prova, oggi è una donna di successo, felice e sicura di sé, dotata di una femminilità dirompente. Ha un compagno che la ama e con cui non potrebbe essere più felice. Almeno così crede... Ho apprezzato tantissimo il suo personaggio perché, al contrario di Rehab, qui il potere è nelle sue mani e lei ne è perfettamente consapevole. La mia anima femminista ha goduto nel vedere, per una volta, il controllo nelle mani della donna. Non solo il controllo sulla propria vita e il proprio futuro, ma anche su quelli dei due uomini i cui destini sono così strettamente intrecciati al suo. 
Pensò all'amicizia e all'amore, e alla vita che mischia le carte senza chiedere permesso a nessuno.
Non è una storia semplice, quella che Devotion racconta, potrebbe anche andare a toccare qualche argomento considerato tabù per alcuni. Personalmente non sono riuscita a scandalizzarmi in nessun momento. I sentimenti dei protagonisti sono così vividi, profondi e sinceri, la sensualità è così naturale e coinvolgente (per quanto esplicita non è mai gratuita), che l'immedesimazione è stata totale. La cura della psicologia dei personaggi è tale che permette di comprendere ogni loro gesto, ogni loro azione, senza mancare di una cosa che io esigo anche nel romance: la credibilità. 

Lo stile delle autrici poi è quello a cui ci hanno abituati: raffinato, elegante, colto. Il lessico è ricco e ricercato, senza essere pomposo o altisonante. Mi ha permesso di aggiungere diverse nuove parole al mio vocabolario, cosa che non mi capita spesso con il romance. Penso che le autrici abbiano trovato una maggiore simbiosi, perché se in Rehab alcune parti mi erano parse un po' lente, con Devotion non è mai successo. Gli eventi si succedono con un buon ritmo, senza perdersi in ripetizioni o lunghe e noiose introspezioni. La cura dei pov è meticolosa, così come la consecutio temporum. Si sente quando la passione della scrittura incontra la professionalità. E questo romanzo ne è un esempio. Viva il self di qualità e complimenti alle autrici.
Quattro e mezzo

6 commenti:

  1. Senza parole per la bellissima recensione, Alice! Grazie di cuore per il tuo gradimento e soprattutto per il tempo che ci hai dedicato con quelle preziosissime sei pagine di annotazioni! Appunto perchè sei severa e obiettiva ogni tuo appunto ci è servito per migliorare il romanzo e il nostro stile. <3

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    1. Sono una spina nel fianco, altroché. Spero con questa recensione di aver chiarito quanto ho apprezzato il vostro lavoro, a dispetto di tutti i miei punti esclamativi. ♥

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  2. Complimenti alle autrici e a questa recensione!

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  3. Avendo letto Rehab, non avevo dubbi sulla bravura delle due autrici e questa recensione lo dimostra pienamente.

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    1. Sono molto brave e in questo romanzo sono cresciute ancora. Grazie del tuo commento. :)

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