Titolo: L'amore è un gioco
Serie: The Billionaire Boys Club #6
Autrice: Jessica Clare
Editore: Newton Compton
Data uscita: 15 marzo 2017
Narrazione: terza persona
Livello sensualità: alto
Trama: Jonathan Lyons. Playboy, milionario, avventuriero, viva una vita spericolata. Quando viene a sapere che il suo mentore, Phineas DeWitt, teneva un diario segreto che conduce a un artefatto leggendario, Jonathan si mette alla ricerca. È un'impresa eccitante, ma c'è un ostacolo che gli fa girare la testa: Violet, la figlia di DeWitt. Lei ha quello di cui Jonathan ha bisogno. E non ha intenzione di concederlo all'uomo che le ha spezzato il cuore.
Violet è il punto debole di Jonathan: la ama ancora nonostante si siano lasciati dieci anni prima. Ma Violet ha ricordi molto amari legati alla loro storia. Non lo ha mai perdonato per averla abbandonata. Quando le attenzioni di Jonathan iniziano a farsi pressanti, rischia di innamorarsi di nuovo di lui. E non può fare a meno di domandarsi se è davvero lei ciò che vuole o soltanto quello che nasconde.
Piccola premessa: non più tardi di qualche giorno fa, me la ridevo con delle amiche per come in alcuni romance si esageri con il romanticismo nei momento hot. Un esempio pratico? Trovi la coppia che si sta dando da fare come se non ci fosse un domani, mentre lui nel frattempo declama quanto gli occhi della sua amata siano belli e profondi. Ora, io sono una romanticona, ma in certi momenti penso che si debba tenere la bocca chiusa e passare dalle parole ai fatti. Insomma, le frasi poetiche mentre si scopa anche no. O per lo meno, a me fanno ridere. Indovinate? In questo libro il protagonista declama poesie a tutto spiano durante il sesso. E del sesso di tutto rispetto, lasciatemelo dire. Eppure... eppure questa cosa, che in genere mi fa sbuffare e alzare gli occhi al cielo, in questo libro è stata introdotta in modo sensato e, anche se non mi ha entusiasmata, per lo meno ci poteva stare. Come veder crollare tutte le proprie certezze nel giro di due giorni.
Questa serie va presa per quello che è: una serie di favole in versione moderna, con una buona dose di sensualità come bonus. Questo romanzo è iniziato alla grande: ritmo incalzante, dialoghi divertenti, personaggi interessanti, un passato in comune da riconciliare. Poi superata la metà è diventato leggermente ripetitivo e un po' troppo surreale, anche per essere una favola, ma nel complesso è rimasto una lettura piacevole.
Violet e Jonathan si sono conosciuti quando erano giovanissimi, appena diciannovenni, durante uno scavo archeologico in Grecia. Si sono innamorati alla follia ma poi un fraintendimento (molto cliché romance) li ha divisi, con lo zampino del di lei padre. Sono passati dieci anni ed è proprio per merito (o colpa) del padre defunto che i due tornano in contatto.
Jonathan è ancora innamorato di lei, dopo tutti questi anni, mentre Violet è avvelenata dal rancore nel suoi confronti, convinta che l'avesse abbandonata quando lei aveva così bisogno di lui. Il loro primo incontro dopo tanto tempo vede lui con le stelline negli occhi, felice di rivederla, mentre lei gli rifila una ginocchiata nelle palle... Così, tanto per chiarirvi il concetto.
Una specie di caccia al tesoro li costringe a lavorare fianco a fianco e la passione ci mette meno di zero per riaccendersi e abbattere le reticenze della nostra donzella. Dico solo una cosa: parola in codice aereo privato. Eh sì, perché è inutile girarci tanto attorno. Una delle cose migliori di questi libri sono le scene erotiche: ben descritte, messe nei momenti giusti e molto passionali, senza però diventare eccessivamente volgari. Solo verso la fine, come ho già accennato, forse diventano un po' troppe, con il risultato di annoiare.
Una specie di caccia al tesoro li costringe a lavorare fianco a fianco e la passione ci mette meno di zero per riaccendersi e abbattere le reticenze della nostra donzella. Dico solo una cosa: parola in codice aereo privato. Eh sì, perché è inutile girarci tanto attorno. Una delle cose migliori di questi libri sono le scene erotiche: ben descritte, messe nei momenti giusti e molto passionali, senza però diventare eccessivamente volgari. Solo verso la fine, come ho già accennato, forse diventano un po' troppe, con il risultato di annoiare.
Per concludere, L'amore è un gioco di sicuro non è il capolavoro del secolo, ma è un buon romance, scritto bene (e fortunatamente tradotto decentemente, senza troppi refusi), i personaggi sono un po' sopra le righe, ma ben caratterizzati e non "assurdi", la trama è semplice e prevedibile, ma rassicurante e ben studiata, che riesce ad emozionare quando deve. Lo consiglio a chi cerca una lettura leggera, sexy, romantica e poco impegnativa.
Tre stelle e mezza
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