Titolo: The Restorer
Titolo originale: The Restorer
Autore: Amanda Stevens
Serie: La Signora dei cimiteri #1
Editore: Harlequin Mondadori
Data di pubblicazione: 30 giugno 2012
Genere: Paranormal Fantasy
Narrazione: Prima persona
Livello di sensualità: Basso
Trama: Ogni cimitero ha la sua storia, ogni storia i suoi segreti.
Sono Amelia Gray e restauro cimiteri. Sono condannata a poter vedere i morti, ed è un'esperienza angosciante. Hanno fame di vita. Per questo non li posso guardare, non devo far loro capire che li vedo, o sono perduta. Ultimamente però tutto è diverso. È accaduto qualcosa nel cimitero di Oak Grove, dove sto lavorando, qualcosa che va oltre la semplice violenza, che coinvolge i vivi e i dannati. Ho paura, perché il senso di tutto ciò mi sfugge. Sono sempre più confusa, sopraffatta dalle circostanze e da un mistero che, invece di sciogliersi, pare diventare più fitto e più oscuro. Spero di trovare delle risposte, prima che tutto ciò possa uccidermi.
In occasione dell’uscita in Italia proprio oggi del quarto libro della Saga de La Signora dei Cimiteri, The Visitor, ho pensato che sarebbe stata una buona idea proporre le recensioni di tutti gli altri libri della serie, il cui primo libro, The Restorer, è stato pubblicato da noi ormai nel lontano 2012.
0.5 - The Abandoned
1 - The Restorer
2 - The Kingdom
3 - The Prophet
4 - The Visitor
5 - The Sinner
6 - The Awakening
The Restorer è un paranormal fantasy che mescola il giallo all'horror e al romance. Un cocktail di immagini che evocano l'atmosfera tipica degli stati dell'America del Sud in cui la superstizione si sposa con la scienza del paranormale.
La storia narra di una studiosa di tombe, una Restauratrice di cimiteri, che ha la facoltà di vedere gli spiriti ma, per non esserne posseduta, evita in ogni modo di far trapelare questa sua capacità.
Gli spiriti, infatti, si nutrono del calore dei vivi per poter restare ancorati al mondo oltre il velo e l'unico modo per non cadere loro vittima è ignorarli, anche quando uno di essi ti sfiora con le gelide dita e ti spinge a riconoscere la sua presenza.
Avevo nove anni quando vidi il mio primo fantasma. Mio padre e io stavamo rastrellando le foglie nel cimitero dove lavorava come custode da anni. L'autunno era cominciato da poco, non faceva ancora abbastanza freddo per indossare un maglione, ma quel pomeriggio l'aria era frizzante mentre il sole calava all'orizzonte. Una brezza leggera portava con sé l'odore del fumo di legna e degli aghi di pino, e quando il vento aumentò di intensità, uno stormo di uccelli neri si levò in volo dalla cima degli alberi per solcare come una nube tempestosa il cielo di un azzurro pallido.
Mi schermai gli occhi con la mano per osservarli e quando alla fine abbassai lo sguardo, lo vidi in lontananza. Era in piedi sotto i rami curvi di una quercia del sud, e la baluginante luce verde-oro del muschio spagnolo proiettava un alone quasi soprannaturale nello spazio intorno a lui. Era in ombra, tuttavia, così che per un istante mi chiesi se non fosse solo un miraggio.
Con lo sbiadire della luce, i suoi contorni si fecero più definiti, fino al punto che potei distinguere i tratti del viso. Era vecchio, perfino più di mio padre, con capelli bianchi che gli sfioravano il collo della giacca e occhi che sembravano ardere di una fiamma interiore.
Amelia con gli anni è diventata brava a mantenere la calma in presenza degli spiriti che al crepuscolo compaiono a invadere il mondo dei vivi, e pensa che la sua vita piena di regole, regole che il padre le aveva imposto in quella strana giornata autunnale, l’abbia preservata dalle interferenze degli spiriti.
Regola numero uno:
«Mai ammettere la loro presenza. Non guardarli, non rivolgere loro la parola, non permettere che intuiscano la tua paura. Neppure quando ti toccano.»
Quello che i morti desiderano più di ogni altra cosa è fare di nuovo parte del nostro mondo. Sono come parassiti, che succhiano le energie e il calore dei vivi. Se capiscono che possono essere visti, si attaccano come un cancro e saranno padroni della vita della persona che ha quella facoltà.
Regola numero due:
«La seconda cosa da ricordare» riprese mio padre, «è non allontanarsi mai troppo dal terreno consacrato.»
Regola numero tre:
«Stai alla larga da chi è accompagnato dai fantasmi. Se ti individuano, allontanati, perché sono una minaccia terribile e non ci si può fidare di loro.»
Regola numero quattro:
«Mai, mai sfidare il destino.»
Le regole di Amelia hanno sempre funzionato, l’hanno sempre protetta. Sempre.
Finché non fa la sua comparsa John Devlin, poliziotto misterioso e affascinante che ha al suo seguito due spettri che lo possiedono.
C'era in lui qualcosa di antico; era un'inebriante fusione di Byron, Brontë e Poe con un tocco di modernità.
Devlin sconvolge la vita tranquilla di Amelia, impegnata nel restauro dell’antico cimitero di Oak Grove, invischiandola nella risoluzione di una serie di omicidi che la porteranno a stare a stretto contatto con lui, l'unica persona che non avrebbe mai dovuto frequentare, un posseduto.
Ma il fascino di Devlin è troppo forte perché Amelia non gli ceda, anche quando scoprirà i suoi segreti e finirà per infrangere tutte le regole che aveva giurato di seguire per tutta la sua vita.
Scrutai il viso di Devlin. Non aveva la più pallida idea della battaglia che infuriava dentro di me. Non aveva la più pallida idea del caos che aveva portato nella mia mente e nella mia anima.
Non ti aspetti di incontrare un personaggio femminile forte ma allo stesso tempo pieno di fragilità e paure, non ti aspetti di innamorarti di un personaggio maschile cupo e introverso ma capace di una passione travolgente, non ti aspetti di percepire un mondo fatto di morti paurosamente attaccati alla vita che hanno perso, non ti aspetti di vivere in una Charleston piena di mistero e magia, dove i cimiteri sono luoghi non solo di riposo eterno ma, paradossalmente, pieni di vita, quella vita che emerge dalle lapidi, dagli angeli e dagli epitaffi delle tombe che Amelia Grey restaura con infinito amore e pazienza.
È una storia che non ti aspetti per tutto questo e per la semplicità e la bravura con cui viene raccontata. Misterioso e coinvolgente, mai pesante e pieno di intrighi, è un romanzo ben scritto che vale assolutamente la pena di leggere.
Titolo: The Abandoned
Titolo originale: The Abandoned
Autore: Amanda Stevens
Serie: La Signora dei Cimiteri #0.5
Editore: Harlequin Mondadori
Data di pubblicazione: 21 ottobre 2013
Genere: Paranormal Fantasy
Narrazione: Terza persona
Livello di sensualità: Basso
Trama: Ci sono delle regole da rispettare, quando si ha a che fare con i fantasmi. Ma Ree Hutchins, studentessa in psicologia e volontaria in una clinica psichiatrica, non le conosce. Quando la sua paziente preferita muore, non riesce a scrollarsi di dosso l'inquietante sensazione che stia accadendo qualcosa di soprannaturale. E ancor più terrificante è l'impressione che qualcosa di malvagio la stia spiando. Hayden Priest, giovane appassionato di fenomeni paranormali, è convinto che lei sia perseguitata da un fantasma, e persino Amelia Gray, la Signora dei Cimiteri, avverte che l'oscurità si sta addensando. Guidata da una forza che non sa spiegarsi, Ree ha scoperto un orribile segreto. E a quel punto, se vuole salvarsi, deve trovare il modo di dare pace alle anime abbandonate che cercano di oltrepassare il velo tra l'altro mondo e questo...
Recensione:
Parallelamente a The Restorer, segnaliamo The Abandoned, un breve prequel della Saga de La Signora dei Cimiteri, che ha per protagonisti Ree e Hayden, rispettivamente una studentessa di psicologia e un avvocato cacciatore di fantasmi.
La storia si colloca prima delle vicende del restauro di Oak Grove da parte di Amelia.
Le due ragazze si conoscono in quanto originarie entrambe di Trinity e la loro conoscenza sarà usata da Ree per risolvere il mistero di Violet Tisdale.
Dopo la morte della donna nella clinica in cui Ree fa la volontaria, la ragazza comincia a notare strani fenomeni. Una notte in preda a sonnambulismo finisce nel cimitero di Oak Grove dritta nelle braccia di Hayden alle prese con la sua ricerca di fantasmi.
Tra i due scoppia la scintilla e insieme cercheranno di risolvere il mistero che sembra ancora una volta coinvolgere l'Ordine della Bara e dell'Artiglio.
In questo Prequel, oltre alla comparsa fugace di Amelia, troviamo anche il cupo e affascinante John Devlin in veste di poliziotto che indaga su un omicidio che presto risulterà collegato a Violet.
Troppo breve questo Prequel, avrei voluto leggere molto di più su Ree e Hayden, su Hayden soprattutto.
Un bel personaggio, toccato dal suicidio del fratello, consapevole dell'esistenza degli spiriti pur non avendo le capacità di Amelia.
Contrariamente a lui, Ree è scettica. Non crede ai fantasmi neppure dopo esserne stata toccata.
Una bella coppia che mi sarebbe piaciuto vedere in una serie tutta per loro.
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