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martedì 24 maggio 2016

Recensione Unrivaled - La sfida di Alyson Noel
(Serie Unrivaled #1)


Titolo: Unrivaled - La sfida
Titolo originale: Unrivaled
Autrice: Alyson Noel
Editore: Harper Collins
Data di pubblicazione: 12 maggio 2016
Pagine: 295
Punto di vista: Terza persona alternato
Livello di sensualità: Basso

Trama: Tutti desiderano diventare qualcuno nella vita. Layla Harrison vuole fare la giornalista; Aster Amirpour sogna di essere un'attrice di successo; Tommy Phillips ha intenzione di diventare una rockstar. Madison Brooks ci è riuscita: ha afferrato il destino e lo ha piegato al proprio volere molto tempo fa. Ora è la più acclamata stella di Hollywood, e ciò che ha fatto per diventare il personaggio di cui tutti parlano è solo una macchia sull'asfalto, polvere sotto i tacchi delle sue Louboutin. Finché Layla, Aster e Tommy non ricevono un invito speciale per entrare nel mondo esclusivo della vita notturna di Los Angeles e partecipare a una spietata competizione di cui Madison Brooks è l'obiettivo. Ma proprio quando le loro speranze si accendono come stelle che bucano lo smog della California, Madison Brooks scompare... e le aspettative dei quattro ragazzi si spengono, oscurate da una nebbia di bugie.

Recensione di Alexandria:
Era da un po’ di tempo che non leggevo la Noel, avendo lasciato la serie de Gli Immortali al terzo libro, Shadowland. Ero particolarmente curiosa di leggere Unrivaled proprio perché si trattava di un libro diverso rispetto a Evermore e seguiti, anche se in realtà non sapevo cosa aspettarmi di preciso.

Non è oro tutto ciò che luccica.
William Shakespeare

La citazione di Shakespeare con cui si apre il libro potrebbe effettivamente costituire tutta l’essenza della storia di Unrivaled.

Nel Prologo, la Noel ci presenta un personaggio la cui sorte sembra destinata a essere un mistero molto fitto, Madison Brooks, una giovane diva di Hollywood che tutti credono una principessa dalla vita facile e agiata. In realtà, la vita pubblica di Madison, a cominciare dal fidanzato Ryan, è tutta una finzione messa in opera a beneficio del pubblico e di quanti guardandola si fermano alla superficie del suo bel viso e del suo corpo perfetto: “Non è oro tutto ciò che luccica”.
Madison cela molti segreti e questi segreti, che lei credeva ormai sepolti, tornano prepotenti a perseguitarla, intrecciandosi alle vite di quanti la frequenteranno nell’ultimo mese della sua vita raccontato nel libro.

Dal momento che tutti i fatti narrati si svolgono un mese prima della misteriosa scomparsa di Madison, si intuisce che il prologo è in realtà anche l’epilogo del libro.
Il racconto utilizza la terza persona alternata, per cui ogni capitolo vede il PoV di un personaggio diverso, la cui storia si intreccia a quella degli altri protagonisti in quella che è una sorta di sfida tra promoter di alcuni club di proprietà di un noto personaggio di Hollywood, Ira Redman.

Così facciamo la conoscenza di Layla Harris, una ragazza spiantata e cinica dai capelli color del grano che insegue il sogno di diventare giornalista. Layla ha un ragazzo bellissimo di nome Mateo e tiene un blog intitolato Beautiful Idols che considera solo un mezzo per racimolare soldi e un minimo di fama nell’ambiente del gossip, niente a che vedere con l’opportunità di agganciare la gente che conta davvero se fosse lei a vincere la sfida dei club, insieme alla esorbitante somma messa in palio da Ira.
Nella Unrivaled Nightlife Challenge, a Layla verrà assegnata la promozione del Jewel e mentre la ragazza cercherà in tutti i modi di essere all’altezza della situazione, non si accorgerà di perdere strada facendo un pezzo davvero importante di se stessa, pur di raggiungere i suoi scopi. “Non è oro tutto ciò che luccica.”

Tommy Phillips, che scopriamo subito essere il figlio non riconosciuto (e nemmeno conosciuto) di Ira Redman, è un affascinante ragazzo dagli intensi occhi blu che ha abbandonato la città di provincia in cui è nato per inseguire il sogno di diventare un musicista famoso. Licenziato dal negozio di articoli musicali in cui aveva trovato lavoro proprio a causa del padre che non ha nemmeno idea della sua esistenza, Tommy si trova quasi costretto a prendere parte alla sfida dei nightclub, diventando il promoter del Vesper.
Tommy è un ragazzo molto orgoglioso, molto intelligente, ma a volte troppo impulsivo. Non ha intenzione di rivelare al padre la sua identità e vuole dimostrare il suo talento senza ricorrere all’uomo che ha abbandonato sua madre con un pugno di dollari per l’aborto. Anche in questo caso “Non è oro tutto ciò che luccica.

A seguire incontriamo Aster Amirpuor, una ragazza ricchissima e viziata che però ha altri progetti rispetto alla vita che i suoi genitori prevedono per lei. Aster non ha intenzione di sposarsi dopo l’università con il miglior partito deciso per lei dai suoi, e nemmeno di passare la vita a essere solo la moglie di qualcuno.
Aster vuole essere un’attrice. Così, di nascosto dai suoi, decide di partecipare alla sfida lanciata da Ira e diventare la promoter del Night for Night. Quale modo migliore per farsi conoscere dai pezzi grossi del mondo dello spettacolo se non mostrare direttamente a loro il suo talento? Un piano ambizioso che però implicherà scelte dolorose e da cui non sarà possibile tornare indietro. L’ambizione richiede sacrificio e, ovviamente, “Non è oro tutto ciò che luccica.”

Fino al sessanta per cento del libro i PoV dei quattro protagonisti sono piuttosto introspettivi. C’è poca interazione tra i vari personaggi e per questo la narrazione mi è risultata a tratti noiosa. Una volta capito l’ambiente in cui si muovevano i personaggi e inquadrate le loro personalità, mi aspettavo una maggiore azione e che si desse una certa mossa anche agli eventi. Quando questo è successo, devo dire che la storia non mi è dispiaciuta.
Questa è la parte del libro in cui finalmente si viene a capo del mistero che riguarda Madison, la parte in cui i protagonisti interagiscono di più tra di loro, dato che fino a questo momento ognuno ha giocato per conto suo la propria sfida personale, inciuciando e cercando di mettere i bastoni tra le ruote al proprio avversario, ma senza reali scontri diretti.

Ho particolarmente apprezzato la brevità dei capitoli e l’aver dato loro dei titoli di canzoni molto adatte all’argomento: molto azzeccate le canzoni di Lana del Rey (Summertime Sadness, Young and Beautiful e Shades of cool), degli U2 (Sunday bloody Sunday) e Wicked games di Chris Isaak che però io preferisco nella versione di Gemma Hayes.

In definitiva, Unrivaled potrebbe essere definito l’Hunger Games di Hollywood con Gossip girl come stratega. Il mondo dorato di Hollywood è solo apparenza, ma quello che nasconde è tutto fuorché oro e i nostri protagonisti alla fine lo imparano a proprie spese.

La narrazione è molto lineare e sciolta. La trama  risulta un po’ noiosa e ripetitiva, a tratti parecchio ingenua. Devo per forza evidenziare un punto che mi ha fatto parecchio ridere (per lo meno il Montalbano che è in me ha riso). A un certo punto della storia, a uno dei protagonisti viene mandato un dvd molto compromettente, con immagini poco edificanti. Ora, l’unica cosa di cui si preoccupa questo personaggio non è capire chi gli ha mandato il dvd, scovarlo e fargliela pagare. NO. L’unica cosa che il nostro personaggio fa è nascondere il video.
E quando qualcuno, non contento di aver mandato solo il dvd, gli manda anche le foto tratte da quel video, ancora l’unica preoccupazione del nostro genio è quella di trovare un nascondiglio migliore affinché nessuno lo trovi. Seriamente: eh?
Sarà che non sono un’appassionata di pettegolezzi e inciuci tra star e starlette, ma questo è un libro la cui lettura scivola addosso senza molte pretese.

Tre stelle

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