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domenica 9 agosto 2015

Recensione Legami di sangue di Diana Gabaldon (Serie Outlander #14)







Titolo: Legami di sangue
Autrice: Diana Gabaldon
Serie:Outlander #14
Editore: Corbaccio
Data di pubblicazione: 28 maggio 2015
Pagine: 672
Formato: cartaceo/ebook
POV: Prima persona Claire/Terza persona gli altri personaggi
Livello di sensualità: Soft







Trama: Claire Fraser, l’affascinante viaggiatrice nel tempo protagonista della serie Outlander, si è ormai abituata alla vita dell’America nel Settecento e assiste con animo consapevole ai rivolgimenti che porteranno alla nascita degli Stati Uniti, anche se, nel 1778, agli occhi dei contemporanei, la situazione è ancora incerta. Washington ha costretto gli inglesi ad abbandonare Philadelphia e incomincia a profilarsi l’indipendenza delle colonie, ma l’elemento veramente rivoluzionario nella vita di Claire è il ritorno dell’adorato marito Jamie, dato per morto, il quale scopre che Claire si è nel frattempo risposata con Lord John Grey, il suo più caro amico.Intanto, nella Scozia del Ventesimo secolo, la figlia di Claire, Brianna, è disperata perché il primogenito Jem è stato rapito da un individuo determinato a scoprire il mistero del cerchio di pietre che fa viaggiare nel tempo. Il marito Roger si avventura nel passato alla disperata ricerca di Jem, senza sospettare che il bambino in realtà è più vicino nel tempo di quanto non creda…


COMMENTO DI VINS: Penso che un giudizio più completo non possa prescindere dalla lettura della seconda parte ma, in ogni caso, la prima resta ai livelli della Gabaldon anche se siamo ormai lontani dalle emozioni suscitatemi da vari libri di questa Saga.

All'inizio sono stato piacevolmente sorpreso dal fatto che, sebbene si trattasse della parte dedicata a Claire, Jamie, John, Ian e tutti i vecchi personaggi, il racconto delle loro vicissitudini non mi annoiava: pensavo che la lunga astinenza potesse aver giovato al mio interesse.
In realtà il tutto è durato poco.


Non c'è niente da fare: se mi affascina la storia della Rivoluzione Americana e anche alcune trame parallele, come quelle che riguardano William e Ian, quando si tratta dei protagonisti Claire e Jamie ormai in me subentra una certa noia e anche un discreto fastidio.
Troppe ripetizioni, troppi tempi morti e soporiferi: non sopporto più neanche i vari modi di dire ripetuti all'infinito tipo gli "hmph" di Jamie o l'imprecazione "Gesù Cristo d'un Roosevelt" di Claire (che, non so perché, ma me la fa sembrare ormai una deficiente).

Inoltre non ho nulla contro il sesso della terza età, ma farei volentieri a meno delle scene tra i due: forse per la ripetitività delle stesse e per una certa sensazione di goffaggine, ma i due mi fanno venire in mente ormai Homer e Marge Simpson...
E secondo me la stanchezza per questa coppia l'avverte anche l'autrice, magari inconsapevolmente: capisco che una storia così lunga e ricca di personaggi e avvenimenti possa mettere a dura prova la memoria ma è anche vero che questa precisione della Gabaldon è da sempre stata un suo tratto distintivo.


Mi ha sorpreso dunque quella che penso sia una vera e propria "svista" dell'autrice: un qualcosa che riguarda la relazione di Claire con John e sulla quale non è stata del tutto sincera con Jamie.
Secondo me, la spiegazione della scelta consapevole non regge: la Gabaldon si è proprio scordata quel particolare.

Ho addirittura dubitato dei miei ricordi tanto la cosa mi pareva strana, ma controllando i commenti di altri lettori ne ho avuta conferma.

In effetti ero abbastanza sicuro perché ricordo che, a suo tempo, avevo accolto la scelta narrativa con un certo dispiacere sebbene fossi ormai già nella fase in cui le vicende sentimentali di Claire e Jamie non mi interessano più: per me, anche per via appunto di alcune scelte narrative della Gabaldon, questo aspetto è ormai del tutto privo dell'intensità, romanticismo e poesia che lo aveva caratterizzato in precedenza.

Una sola parte del libro dedicata a Brianna e Roger, tra l'altro abbastanza breve rispetto alle altre, è davvero poca cosa perchè il mio giudizio sul libro possa essere un po' più positivo.
Non è un segreto che ormai la Saga mi interessi più per loro due e questo libro mi ha confermato l'interesse per la parte che li riguarda ( che ovviamente spero sia molto più corposa nella seconda parte del libro ).

Mi pare di ricordare che la volontà della Gabaldon fosse terminare la Saga qualche libro fa: credo che questo nuovo romanzo dimostri che non è mai un bene forzare l'ispirazione di un autore anche se capisco le ragioni del marketing con la Serie Tv in corso.


Il mio giudizio è

1 commento:

  1. Purtroppo di questo libro non me ne stanno parlando bene e tu confermi le chiacchiere di corridoio u.u peccato però. Io amo Jamie e Claire e nonostante ODI le saghe loro riescono sempre a farmi sognare. Però sono d'accordo. Tirarla per le lunghe non è un bene... per niente.

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