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venerdì 24 luglio 2015

I college: dal new adult alla realtà



Vi siete mai chieste com'è il college dove Abby e Travis si sono innamorati?

E l'Università frequentata da Lilly, prima che quel cattivone di Jeremy decidesse di rapirla?

Devo ammettere che sono sempre stata incuriosita da questa ambientazione. Come non ricordare l'indecisione di Rory Gilmore (serie tv Una mamma per amica) nella scelta tra Yale e Harvard?

O quando Steve di Beverly Hills 90210 ruba la mascotte del college antagonista?

L'articolo di oggi non parla di un romanzo, ma vi vogliamo proporre un tour virtuale nel mondo dei college americani.

Forse questo interesse nasce dal fatto che in Italia la realtà universitaria è molto diversa da quella statunitense. In genere si frequentano gli atenei vicino a dove abitano i genitori per risparmiare su vitto e alloggio, e non esiste quel cameratismo che sfocia nelle varie confraternite e sorellanze.

Qualche maligno sottolinea anche il grado inferiore del sistema scolastico d'oltreoceano, ma noi preferiamo soffermarci su altri aspetti.

Il college non è visto solo come un luogo dove imparare, ma è anche un posto dove emanciparsi dalla famiglia. E grazie ai romanzi sappiamo abbastanza di feste goliardiche, giochi infantili e sesso come se piovesse.

I college più famosi, quelli che sentiamo nominare più spesso, fanno parte della prestigiosa Ivy League, e si tratta delle università con la situazione finanziaria migliore. La Columbia University a New York o il Dartmouth College ad Hanover sono solo un paio di esempi. Ma nominate un altro college famoso e vedrete che rientrerà nel facoltoso elenco.

Non dovete credere che bisogna per forza pagare rette stellari per accedere ad uno di questi atenei. Infatti con il “financial aid”, ovvero riduzioni più o meno consistenti delle rette, anche i meno abbienti possono frequentare Harvard. Stanford non fa pagare neppure vitto e alloggio se il reddito è inferiore ai 60.000 dollari.



Ma aspetto economico a parte, com'è la vita da campus?

Il campus è una vera e propria città e arriva a ospitare anche trentamila persone. Ci sono vie piene di negozi, palestre aperte 24 ore su 24, sette giorni su sette.
L'atletica qui è molto sentita. Ci sono sportivi che scelgono le università basandosi sulla loro squadra di football o baseball. Infatti molte celebrità hanno iniziato così.
Non ci sono discoteche, per lo meno come le intendiamo noi, anche perché spesso non si può accedere ai locali se si hanno meno di ventuno anni, ma nei college troviamo feste di ogni tipo, tutti i giorni e con ogni eccesso.

Feste private, all'interno dei dormitori o nelle famigerate Confraternite.
Queste sono vere e proprie istituzioni all'interno dei college. Entrare a farne parte è molto, molto difficile. Bisogna superare dei  riti di iniziazione che possono essere innocui scherzi o vere e proprie pratiche di nonnismo, chiamate hazing, che in alcuni terribili casi hanno  portato alla morte delle matricole che hanno partecipato. Dal 2005 ad oggi si contano circa sessanta vittime.

Le studentesse della Zeta Phi Beta nella Università di Berkley obbligarono Britteny Starling a trasformarsi in un cassonetto ambulante, costretta a ricevere tutti rifiuti, compresi i più ripugnanti, delle altre ragazze e portarli su di sé tutto il giorno. Superata la prova, Britteny dovette trascorrere la notte in piedi, nuda, senza poter andare in bagno. Quando le gambe cedettero, venne bersagliata con lanci di libri. Sopravvisse e fece causa all’Università. A lei andò bene. 

Nolan Burch, di appena diciotto anni, è morto dopo aver ingurgitato un'enorme quantità di alcool. Armando Villa, di un anno più grande, è deceduto in seguito a un colpo di calore dopo essere stato legato a un albero e abbandonato a se stesso.

Al di là dell'aspetto drammatico, le confraternite organizzano le feste migliori e ne fanno parte solo i vincenti. Ma soprattutto nella confraternita esiste un principio di mutuo soccorso, quindi una volta entrati si ha accesso a privilegi quali lezioni private, prestiti monetari, sostegni di varia natura. In genere chi fa parte della stessa confraternita si sosterrà per tutta la vita.




La strada da percorrere all'interno dei college può durare da due a quattro anni. Non si tratta solo di feste e di divertimento. Dall'esame di ammissione ai test che si succedono nei vari trimestri, i ragazzi vengono sottoposti a un duro lavoro per essere pronti ai master che decideranno di frequentare e al mondo del lavoro che li aspetta fuori dall'Università.

Sono anni impegnativi, che abbracciano la fine dell'adolescenza, diciotto anni circa, fino all'inizio dell'età adulta. Sono anni che non si dimenticheranno mai e lasceranno un'impronta nella vita di tutti loro. Magari nasceranno amori e amicizie che si protrarranno nel tempo, magari tutto rimarrà circoscritto all'interno del campus.

Certo è che quel lancio del cappello sancisce la fine di un periodo della vita, ma anche l'inizio di una nuova avventura.



Lo Staff di New Adult Italia

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