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mercoledì 6 settembre 2017

Recensione In mille piccoli pezzi di Nicole Edwards

Titolo: In mille piccoli pezzi
Titolo originale: A Million Tiny Pieces
Autrice: Nicole Edwards
Serie: no, autoconclusivo
Data di uscita: 20/03/2017
Editore: Newton Compton
Genere: Erotic romance
Narrazione: prima persona, pov alternati
Livello di sensualità: molto alto

Trama: Mia Cantrell è felice di essersi sbarazzata di un marito bugiardo e traditore. Una volta concluse le pratiche del divorzio, Mia riprende in mano le redini della sua vita. Sta imparando a rimettere insieme i cocci e a vivere un giorno per volta, riprendendo il controllo. Peccato che l'universo abbia ancora in serbo alcuni ostacoli per lei.
Phoenix Pierce si sta riprendendo dopo la morte di suo padre. Ha un'azienda multimilionaria, possiede una squadra di hockey, e ha una schiera di donne disposte ad andare a letto con lui per una notte di sesso scatenato, ma sembra aver perso interesse per tutto. Finché non incontra Mia. Mentre cerca di conquistarla, però, resta ancora un problema: avere l'altra persona che desidera, l'uomo che ha negato a se stesso per anni.
Tarik Marx pensa che nessuno potrà mai riempire il vuoto nella sua vita come ha fatto Phoenix senza saperlo. Finché non incontra Mia. Tarik ha avuto un'infanzia difficile, e non sa cosa significa essere amato davvero. Con questo bagaglio pesante, ora deve cercare di capire come avere entrambi. Sarà possibile ricomporre mille piccoli pezzi? E il legame sarà davvero più forte di prima?

Recensione di Alice:
Per me è no. E potrei anche finirla qui perché questo romanzo, escluse alcune scene di sesso davvero bollenti, è il nulla cosmico. Anzi, no, il nulla pneumatico. Ora, non è che io mi aspettassi un capolavoro della narrativa moderna, sapevo bene di avere tra le mani un erotic romance, ma anche da questo sottogenere mi aspetto qualcosa. Ad esempio una trama che non sappia di aria fritta, dei personaggi un minimo interessanti e un po' di sentimento. È questo che distingue un erotic romance da un porno, per come la vedo io. Ma proverò a spiegarmi meglio. 

Mia Cantrell ha solo ventiquattro anni, un matrimonio fallito alle spalle (di già?) e tre milioni di dollari sul conto corrente, uno per ogni anno in cui è stata sposata (povera). L'unica cosa intelligente che fa in tutto il libro è quella di decidere di tornare all'università, peccato che poi non la vediamo quasi mai andare a lezione o studiare. E va beh. 
Con parte del denaro, Mia acquista un appartamento in un super palazzo di lusso. Perché mi pare giusto sperperare immediatamente uno dei tre milioni, così, senza pensieri. Mica lo incontrava il miliardario figherrimo al campus dell'Università. Ma andiamo avanti. Mia è quasi un anno che vive lì quando nell'atrio incontra un uomo in tuta appena tornato dal jogging, tutto sudato e con la barba, che le dà una bella squadrata da capo a piedi. E lei si terrorizza. Perché lui la guarda. Va beh... (Proviamo a contare i "va beh"? Siamo a due.)

Poche ore dopo, si ritrova nell'ascensore con due affascinanti uomini d'affari in completo, uno dei quali la guarda intensamente. Indovinate? Lei è di nuovo terrorizzata. Perché certo, è una reazione più che normale non voler condividere lo spazio con due uomini bellissimi. Come no. 
Non avevo tempo per sconosciuti ben vestiti, affascinanti, dagli occhi verdi o dorati, occupanti l'attico.
Ma sei scema? Sì, lo sei. Anche perché tutto il resto del mondo ha capito dal primo secondo che il ragazzo in tuta è lo stesso dell'ascensore. Tutti tranne te. Come se bastasse togliersi una tuta, farsi la barba e indossare un completo elegante per diventare irriconoscibili. Se lo avesse saputo Superman, che si faceva tutto quello sbattimento della cabina telefonica, il gel per capelli e gli occhiali! Va beh numero 3.

Da questo momento in poi, gli ascensori diventano magici, perché se in quasi un anno questi tre non si erano mai visti, ora non fanno che passare il loro tempo facendo su e giù per il palazzo e incontrarsi di continuo. Ma le coincidenze non finiscono qui. Mia viene invitata a una cena di beneficenza e... indovinate chi incontrerà là? Ebbene sì, proprio i due tizi dell'ascensore. Ah, piccola chicca: volete sapere dove Mia e i suoi tre milioni di dollari comprano il vestito per presenziare a un super esclusivo evento? On-line. E cosa si beve al suddetto evento chic? Birra. A collo, direttamente dalla bottiglia. Eh sì, ci sta proprio bene con con lo smoking. E va beh (numero 4). Andiamo pure avanti. Conosciamo questi due misteriosi uomini.

Phoenix Pierce è ovviamente un multimilionario, a capo di un impero economico, cambia una donna a sera e reprime l'attrazione che prova per la propria guardia del corpo, Tarik Marx. Tarik invece è venuto da tempo a patti con quello che prova per Phoenix, ma si rende conto che non può forzarlo, perché otterrebbe il risultato contrario, quindi lo segue nell'ombra, lanciandogli aperti messaggi di desiderio e aspettando che si decida a cedere. Devo dire che se c'è qualcosa di un minimo interessante in questo romanzo è proprio il legame tra questi due. Purtroppo l'autrice è così contraddittoria nella narrazione che li fa sembrare dei poveri bipolari. Un esempio? Tarik ha appena riflettuto sul fatto che non può forzare Phoenix e nel giro di due pagine leggiamo:
In un modo o nell'altro, avrebbe spinto Phoenix a un punto tale da costringerlo a scegliere: o arrendersi, o dirgli chiaramente di andare a farsi fottere.

Sorry? Coerenza missing? In che modo costringere una persona a fare una scelta significa non forzarla? Ve beh (numero 5). Comunque i due, vi dicevo, sarebbero anche interessanti se non fosse che l'autrice ha voluto infilarci in mezzo quell'ameba di Mia. Una donna così poco sicura di sé e zero intelligente da pensare quando li vede: "I due dell'ascensore. Maledizione!" Certo, come no, sarebbe proooprio la prima cosa che penserei anch'io. Ma vaffanculo va. Le loro interazioni consistono nei due uomini che le rivolgono la parola normalmente, cercando di fare la sua conoscenza e lei che nell'ordine: abbassa lo sguardo, non riesce a spiccicare parola, si rifiuta di rispondere a delle semplici domande dirette e inciampa in ogni dove. Oh, ma ci sei o ci fai? E in tutto ciò, Phoenix ha anche il coraggio di pensare di lei che è una donna intrigante. Beh, complimenti per l'intuito, visto che ha spiccicato dieci parole in tutto. Intrigante è l'ultimo aggettivo che avrei pensato per quel vegetale di femmina. Ritardata sarebbe la prima. 

La trama continua con una serie di situazioni tutte alla WTF, di coincidenze su coincidenze, incontri fortuiti, di concetti ripetuti fino alla nausea e scelte lessicali assurde. Ad esempio, chi nel XXI secolo usa il termine concubina? Amante pareva brutto? Oppure, in che universo parallelo un uomo è in grado di "far cantare le tue parti intime"? Ahahahahahahah! Scusate, non resisto. Oppure delle finezze del tipo: "Sei venuto ad accertarti che non glielo abbia messo dentro?" Beh, ma complimenti, un signore! "Sarebbe eccitante guardarvi mentre pomiciate" Pomiciare? Cos'hanno, sedici anni? Signore dammi la forza. Oppure frasi nonsense come: "A essere sinceri, è noioso. Ma mi piace." Eh? Ma sei seria? Per poi non parlare del raffinato: "sgrullando via la pioggia dai capelli". Sgrullando. Questo non voglio nemmeno commentarlo. Qui di sicuro il materiale di partenza non era un granché, ma pure la traduttrice ci ha messo del suo...

Insomma, una lettura davvero pietosa, sotto tutti i punti di vista. Le scene erotiche sono l'unica cosa che si salva, ma non bastano nemmeno lontanamente a risollevare le sorti del romanzo. Questo triangolo non ha motivo di esistere. Phoenix e Tarik non avevano bisogno di quel mollusco di Mia, infatti le parti che hanno un minimo di appeal sono quelle in cui i due uomini sono da soli. Che l'autrice non abbia avuto il coraggio di scrivere un M/M puro? Beh, per quanto mi riguarda, peggio di così non poteva essere. Bocciato. 

Due stelle, perché sono buona.

6 commenti:

  1. Il nulla pneumatico, ahahahahah XD Okay, non era nel mio radar e dopo questa recensione (divertentissima), lo salterò a piè pari. Peccato però, perchè l'attrazione m/m tra un milionario e la sua guardia del corpo aveva un che di intrigante :3
    No, ma questo "sgrullando" da dove esce? X"D Povere traduzioni!

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    1. Pare sia una variante regionale di scrollare. Probabilmente la traduttrice è toscana o dei dintorni. Guarda Rosa, le parti m/m sono davvero intriganti, ma tutto il resto è noia. XD

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  2. E va beh (numero... infinito), io sono innamorata di questa recensione. xD

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    1. X°°°D Di questi libri "sòla" per fortuna me ne capita uno all'anno... però che agonia!

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  3. ok, passo oltre. Comunque dovresti leggere più spesso recensioni negative, io mi sono divertita un sacco

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    1. XD Beh oddio, questo è il mio pensiero. In realtà su GR ha dei rating altissimi. E poi ti dirò, è talmente assurdo che un po' mi sono divertita anch'io a leggerlo. Ahahahahahaah!

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