Titolo: Lost Days
Serie: Four Days Series #4
Autore: Antonella Senese
Editore: Self Publishing
Data uscita: 14 dicembre 2016
Genere: Romance Contemporaneo
Narrazione: prima persona, pov alternato
Ambientazione: Howth, Irlanda
Livello di Sensualità: Media
Trama: Aaron O’Donovan è un uomo razionale e riflessivo, abituato ad agire e a trovare una soluzione per ogni problema. Ha vissuto gli ultimi anni occupandosi di sua sorella, mandando avanti il locale che gestisce con i suoi amici e lasciando da parte la musica, la sua unica passione. Aaron è una presenza costante nella vita delle persone che gli sono accanto, una roccia su cui tutti fanno affidamento; ma Aaron è anche un uomo solo, che ha rinunciato a se stesso per gli altri, con un passato ingombrante alle spalle che lo ha portato a non credere più in niente, soprattutto nell'amore.
Ciara Doyle lavora come guida turistica in attesa di laurearsi in Storia dell’Arte. È una ragazza giovane e piena di vita. Il suo mondo è fatto di luce, colori e sogni, tanti e senza limiti. Crede nelle persone, nell'amore e nel vissero per sempre felici e contenti, anche se nel suo cuore c’è posto per un solo uomo, l’unico che non dovrebbe mai desiderare. Perché Ciara è anche la sorella minore di Patrick, uno dei migliori amici di Aaron nonché socio in affari.
Aaron conosce Ciara da quando era una bambina e l’ha sempre considerata come una sorella: l’ha vista crescere davanti ai suoi occhi, diventare una donna bellissima e sexy, testarda e sicura di sé. Una donna che sa ciò che vuole.
E Ciara vuole Aaron.
Aaron prova a resisterle, ma la passione scoppia tra di loro travolgendolo in pieno, costringendolo a cedere e a iniziare a desiderare quel qualcosa che si era negato per anni; ma lasciarsi andare con lei potrebbe voler dire distruggere i suoi sogni, perché Aaron non è capace di amare e non potrà mai essere il principe azzurro della sua favola.
Ritrovarmi a scrivere questa
recensione di “Lost Days”
il quarto e ultimo libro della Four Days Series di Antonella
Senese per me è stato un po' strano perché di solito, quando ogni tanto
recensisco un libro, scrivo di getto oppure mentre leggo per non
perdere i pensieri, ma questa volta non sono riuscita a fare nessuna di queste due
cose.
Ho istintivamente letto il libro tutto di un fiato e arrivata circa all’80%, ero combattuta tra la voglia di finirlo e la paura di abbandonare le vite di questi ragazzoni. Dopo averlo terminato, mi sono ritrovata a gestire un insieme di pensieri ed emozioni, che ho dovuto prima assimilare e poi dividere per dargli infine un senso logico. Spero di esserci riuscita.
Ho istintivamente letto il libro tutto di un fiato e arrivata circa all’80%, ero combattuta tra la voglia di finirlo e la paura di abbandonare le vite di questi ragazzoni. Dopo averlo terminato, mi sono ritrovata a gestire un insieme di pensieri ed emozioni, che ho dovuto prima assimilare e poi dividere per dargli infine un senso logico. Spero di esserci riuscita.
Ho atteso molto il libro che
raccontasse la storia di Aaron perché sin da “Rainy Days”, per me lui è sempre
stato l’uomo misterioso e tenebroso, il “capo famiglia”, la roccia del gruppo che
ricuciva i pezzi delle vite sregolate dei suoi amici, però non mi sarei mai immaginata
di scoprire una persona così sofferente. Sapevo sarebbe stato un uomo molto
forte, ma non credevo di trovarmi davanti un personaggio che con la sua
presenza dominasse totalmente la storia. Non fraintendetemi, Ciara l'ho subito
apprezzata complice la sua grinta, il suo essere diretta, positiva e testarda (è pur sempre la sorella di Patrick), ma Aaron con la sua intensità ha riempito il
libro, con la sua imponenza ha saturato ogni singola pagina di "Lost Days",
tanto che il suo tormento, il suo desiderio di annientarsi per salvaguardare gli altri, han gravato sugli avvenimenti.
Più leggevo e più mi rendevo conto che Aaron era un'anima persa e rassegnata, che non aveva più la forza di risollevarsi perché resa troppo pesante dal passato. Ciara è stata quindi la sua salvezza, che come un bellissimo arcobaleno, si è materializzata nella sua oscurità polverizzandola, per poi illuminare il suo mondo ormai privo di colori in cui si era segregato.
Più leggevo e più mi rendevo conto che Aaron era un'anima persa e rassegnata, che non aveva più la forza di risollevarsi perché resa troppo pesante dal passato. Ciara è stata quindi la sua salvezza, che come un bellissimo arcobaleno, si è materializzata nella sua oscurità polverizzandola, per poi illuminare il suo mondo ormai privo di colori in cui si era segregato.
Aaron c'è sempre stato per
Rain e per i ragazzi sostenendo sulle sue spalle tutti i loro problemi, fino a
farsi inghiottire in un buio divorante che per anni si è nutrito della sua
felicità. Poco alla volta ha incominciato ad adattarsi a quella vita a lui
imposta, quella che lui sentiva il dovere di farsi carico. Non ha voluto più
accettare o ricevere nulla per sé, decidendo di donare alla sua famiglia un barlume di normalità.
Poi Ciara ha voluto avvicinarsi a lui, facendo un passo verso l'uomo che ha sempre desiderato sin da ragazzina. Si è buttata cavolo... ci ha provato... e porca miseria, per Aaron è stato un fottuto casino! Si è trovato a dover gestire una donna caparbia che poteva fargli battere di nuovo il cuore, che poteva farlo sognare, farlo di nuovo innamorare e soffrire. Conosce Ciara da sempre e non vederla più come la sorellina di Patrick, ma come una donna desiderabile in grado di mandargli in pappa il cervello, lo mette in assoluta difficoltà. Lui che è l’immagine della concretezza, lui che pianifica, pondera e calcola, vede il suo mondo risoluto barcollare a causa di un terremoto dai capelli biondi che gli fa perdere ogni briciola di razionalità.
Poi Ciara ha voluto avvicinarsi a lui, facendo un passo verso l'uomo che ha sempre desiderato sin da ragazzina. Si è buttata cavolo... ci ha provato... e porca miseria, per Aaron è stato un fottuto casino! Si è trovato a dover gestire una donna caparbia che poteva fargli battere di nuovo il cuore, che poteva farlo sognare, farlo di nuovo innamorare e soffrire. Conosce Ciara da sempre e non vederla più come la sorellina di Patrick, ma come una donna desiderabile in grado di mandargli in pappa il cervello, lo mette in assoluta difficoltà. Lui che è l’immagine della concretezza, lui che pianifica, pondera e calcola, vede il suo mondo risoluto barcollare a causa di un terremoto dai capelli biondi che gli fa perdere ogni briciola di razionalità.
Potete quindi immaginare
quanto voglia scappare da tutto questo, ma se la testa gli urla di tenerla lontana
dal suo vivere solitario, il suo cuore, e soprattutto i suoi
ormoni, lo invitano ad abbandonarsi al desiderio che inizia a consumarlo, lo spronano
ad aprirsi di nuovo all'amore, lo convincono a fidarsi della donna
straordinaria che vuole ridargli una vita piena di calore.
Volete sapere se Ciara riuscirà a far capitolare quell’uomo cinico che ha tanto bisogno di essere amato? Allora leggete “Lost Days”, assaporate e vivete tutto quel marasma emozionale che ho provato anch'io. Commuovetevi, ridete, trepidate, fremete e stupitevi leggendo quest’ultimo capitolo che l’autrice è riuscita a rendere speciale. Ha tenuto per ultima la storia di Aaron e ora capisco il perché: ha riservato il meglio per il finale, donando alla Four Days Series la degna conclusione che si merita.
Volete sapere se Ciara riuscirà a far capitolare quell’uomo cinico che ha tanto bisogno di essere amato? Allora leggete “Lost Days”, assaporate e vivete tutto quel marasma emozionale che ho provato anch'io. Commuovetevi, ridete, trepidate, fremete e stupitevi leggendo quest’ultimo capitolo che l’autrice è riuscita a rendere speciale. Ha tenuto per ultima la storia di Aaron e ora capisco il perché: ha riservato il meglio per il finale, donando alla Four Days Series la degna conclusione che si merita.
A ogni ragazzo dell’Only4you
ha dato il “per sempre felici e contenti” e Aaron non è stato da meno; lui che
ha tenuto insieme i pezzi delle vite di ognuno di loro, lui che si è sempre
privato di tutto pur di donare agli altri, lui che non credendo nelle favole e
nel lieto fine, ha finito per ritrovarsi nei panni del principe azzurro dotato
di armatura scintillante e cavallo bianco.
E tutto questo perché? Per AMORE... per amore dell’UNICA donna in grado di farlo cadere in ginocchio, l’unica donna che ha allontanato con tutto se stesso ma che poi ha protetto e difeso senza pensare minimamente alle conseguenze.
E tutto questo perché? Per AMORE... per amore dell’UNICA donna in grado di farlo cadere in ginocchio, l’unica donna che ha allontanato con tutto se stesso ma che poi ha protetto e difeso senza pensare minimamente alle conseguenze.
Con “Lost Days”,
Antonella Senese ha chiuso il cerchio di una serie che mi ha strapazzato mente e
cuore, grazie al suo poetico timbro stilistico, quello che va dritto al cuore senza
darti una via d’uscita dal tunnel delle emozioni. In questo modo ha reso ai
miei occhi questi quattro ragazzoni irlandesi reali e tangibili, mi ha fatto
sognare di poter vivere con loro e di far parte della loro grande famiglia. Sì
perché è questo che traspare chiaramente da ogni libro, il forte legame di
amicizia e di famiglia che lega questi personaggi. Il loro donare aiuto,
supporto e comprensione senza chiedere e in maniera naturale è ciò che ho
apprezzato di più. Poi ovvio, sono tutti affascinanti e sexy, ognuno di loro ha
pregi e difetti, ma quello che lì lega è un sentimento talmente puro e
spontaneo che va oltre la semplice amicizia.
“Saremo sempre una famiglia,
per tutta la vita” “ Four Reasons To Die, per sempre”.
Saluto quindi i ragazzi e le ragazze dell’Only4You ringraziandoli per avermi
tenuto compagnia in questi mesi. Insomma, se volete leggere una serie carica di
sani sentimenti, se volete provare emozioni a catinelle, mi permetto di consigliarvi
la Four Days Series, perché così conoscerete
un bel mondo.
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