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mercoledì 28 dicembre 2016

Recensione Animal di Fleur du Mar


Titolo: Animal
Autrice: Fleur du Mar
Serie: no, autoconclusivo
Data di pubblicazione: 12 dicembre 2016
Genere: dark romance, suspense
Pagine: 210
Narrazione: terza persona
Livello di sensualità: alto

Trama:
“Un uomo che odia le donne, una donna che odia gli uomini.
Un passato da dimenticare, un passato dimenticato.
Un patto firmato col sangue”

Sam Done vive sui monti Appalachi come guardiano di una riserva naturale e per lo Stato della Georgia è uno stupratore e un assassino.
Magda non ricorda più chi sia e sopravvive nei boschi seguendo un branco di lupi.
Il rigido inverno, però, è alle porte e non perdonerà nessuno: le strade di Magda e Sam stanno per incrociarsi…

Recensione di Alice:
Ero molto curiosa di leggere questo libro, fin da quando facendo due chiacchiere in chat l'autrice mi aveva parlato di questa storia che stava rielaborando da anni e che finalmente pensava di aver trovato la chiave definitiva per raccontarla. Quello che mi aveva colpito era l'idea di far vivere alla protagonista un periodo di tempo con i lupi e il suo conseguente comportamento animalesco, da qui il titolo del romanzo.
Devo dire che la storia di Magda e Sam mi ha colpita, è originale e ben scritta, ma su questo non avevo dubbi, perché sono caratteristiche che ho imparato ad associare ai romanzi di questa autrice mai scontata. Ciò nonostante la trama nel suo complesso non mi ha soddisfatta al cento percento, ma andiamo con ordine.

Mettere un'etichetta su questo romanzo è difficile, sicuramente è un romance, ma ha sfumature suspense e anche una buona dose di sensualità. Tratta situazioni forti, ma non entra abbastanza nel dettaglio da farmi pensare a un dark. Insomma, prendetelo per quello che è: una storia. 

Magda riesce a fuggire da una situazione terribile, così sconvolgente da mandarle la mente in black out, per proteggersi, per non impazzire del tutto, tutto il suo passato viene avvolto da un velo nero e impenetrabile. 
"Non ci ho mai riflettuto abbastanza, eppure ciò che siamo dipende da ciò che ricordiamo. Se non ricordi non esisti. Se non ricordi un avvenimento, allora non è mai avvenuto. Se non ricordi sei libera di scegliere chi vuoi essere e ricominciare daccapo. È così semplice cancellare la propria identità: niente nome, niente famiglia, niente passato."
Per lei esiste solo il presente, che consiste nel correre tra i boschi al seguito di un branco di lupi, cibandosi dei loro avanzi. Questa che era la parte che più mi intrigava purtroppo viene liquidata in poche pagine e mi è sono rimasti diversi interrogativi sulla vita di Magna in quei sei mesi allo stato brado. Riconosco però che l'argomento era difficile da trattare in modo credibile, quindi preferisco questa mancanza di particolari a descrizioni di scene che potevano risultare poco credibili, se non assurde.

Magda trova la propria anima gemella in Sam, un uomo che, come lei, ne ha passate di tutti i colori e si è rifugiato nella solitudine della sua baita di guardiano della montagna, piuttosto che arrischiare contatti con altri esseri umani che, da che ne ha memoria, non hanno fatto che tradirlo. Soprattutto le donne. Sì, le donne sono l'equivalente del Diavolo per Sam e, quando si ritrova tra i piedi questa ragazzina pelle e ossa che si comporta come un Lupo, il suo primo istinto è quello di spararle un colpo in testa. 
"Meglio farsi inculare da un uomo che farsi fottere da una donna"..."Il primo fa male, la seconda è letale."
Come avrete capito, due protagonisti forti e fragili, di sicuro molto intensi, che l'autrice ci presenza senza tanti complimenti, con tutti i loro eccessi e i loro difetti. Sono imperfetti, rovinati, distrutti, ma insieme si completano e trovano una forza che da soli avevano smarrito. Come due animali che si scelgono come compagni, riconoscendosi della stessa specie, lo stesso fanno Sam e Magda.
"Quella giovane per certi aspetti era sua, Dio gliel'aveva mandata, creandola a sua immagine e somiglianza, plasmandola nel dolore e nel sangue. In quell'istante decise che nessuno l'avrebbe più toccata, adesso nel Paradiso Terrestre di Sam Done era arrivata anche una donna e nessun serpente li avrebbe minacciati: li avrebbe sterminati tutti molto prima."
Eppure, anche se con tutti questi pregi, la storia non mi ha conquistata del tutto. Perché? Perché la coerenza è un mio tallone d'Achille e se annuso anche solo da lontano qualcosa che per me non fila... allora è finita. Ho trovato, ad esempio, il comportamento dispettoso e infantile di Magda un po' sopra le righe, ho trovato troppo repentino il modo in cui Sam si ritrova a coccolare Magda appena pochi istanti dopo aver pensato di ammazzarla e seppellire il suo corpo in giardino, così come ho trovato delle debolezze nella parte suspense della storia, con troppe coincidenze e intuizioni fortuite. 

Ciò nonostante e tutto considerato, è una lettura che consiglio perché capace di dare emozioni e soprattutto diversa da quello che siamo abituati a trovare in vendita. Però attenzione, alcune parti sono toste, il sangue e il dolore per Sam e Magda hanno un significato ben diverso da quello che gli attribuiscono le persone "normali", quindi mente aperta e ricordiamocelo sempre: sono opere di fantasia. 

Tre stelle e mezza

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