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lunedì 25 aprile 2016

Recensione Red Rising. Il canto proibito di Pierce Brown
(Serie Red Rising #1)


Titolo: Red Rising. Il canto proibito
Titolo originale: Red Rising
Autore: Pierce Brown
Serie: Red Rising #1
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 5 Aprile 2016
Pagine: 402
Punto di vista: Prima persona – maschile
Livello sensualità: basso

Trama:  Scott Sigler Darrow ha sedici anni, vive su Marte ed è uno dei Rossi. La casta più bassa, minatori condannati a scavare nelle profondità del pianeta a temperature intollerabili, rischiando ogni giorno la propria vita. Ma Darrow sa di farlo per rendere abitabile la superficie di Marte, per dare una terra alle nuove generazioni. E a ripagarlo dei sacrifici c'è l'amore per Eo, bellissima e idealista.
Finché un giorno i due innamorati sono sorpresi a baciarsi in un luogo dove non avrebbero dovuto, sono processati e condannati da un giudice appartenente alla casta degli Oro, la classe dominante. E mentre Eo riceve le frustate di punizione, la sua voce si scioglie in un canto dolcissimo, un canto proibito di rivolta e speranza, lo stesso canto che era costato la vita al padre di Darrow. E ora costerà la vita a Eo.

Recensione di Alexandria: 
I ringraziamenti di questo libro sono posti all'inizio e non alla fine, poche parole, le ultime delle quali rivolte a noi lettori. "E a te lettore, grazie. Li amerai questi stramaledetti libri." Pierce Brown, io voglio dire grazie a te per aver scritto questo fenomenale distopico e che ho compreso davvero perché Red Rising sia uno “stramaledetto” libro.

Mettiamo le cose in chiaro: questo libro non è consigliato a chi non ama i distopici, o a chi è convinto che Divergent o Matched rappresentino il meglio del genere. Detto che per me il meglio del genere è rappresentato da 1984 di Orwell, Battle Royale di Koushun Takami, e The Giver di Lois Lowry e che i miei distopici preferiti sono le serie di Hunger Games di Suzanne Collins, Legend di Marie Lu, Schegge di me di Tahereh Mafi e Il Dominio del Fuoco di Sabaa Tahir, considero Red Rising- Il canto proibito un grande distopico.

Darrow è un Rosso. Fa parte della casta più bassa della società. Vive nelle profondità di Marte, condannato a scavare negli inferi del pianeta a temperature intollerabili, rischiando ogni giorno la vita insieme alla sua famiglia, il suo clan. Sono minatori i Rossi, pionieri mandati su Marte a estrarre helium3, elemento necessario alla terraformazione del pianeta, l'unico modo per rendere abitabile la superficie di Marte, per dare una terra alle nuove generazioni.

La vita di Darrow è una vita fatta di sacrificio e di morte. Ma accanto a lui c'è Eo, la bellissima e dolcissima moglie. Eo, però, ha delle convinzioni piuttosto radicali. Non considera i Rossi dei semplici pionieri, come i discorsi degli Oro, la casta dominante della società, non fa altro che propinare loro dagli holo-can, schermi televisivi perennemente accesi su messaggi e immagini di propaganda della Società. Eo considera i Rossi degli schiavi.

Quando Darrow ed Eo vengono scoperti a baciarsi in un luogo di cui i Rossi non avrebbero dovuto avere conoscenza, un luogo a loro proibito, la loro vita finisce. Vengono processati e condannati da un giudice appartenente alla casta degli Oro alla presenza dell'ArciGovernatore di Marte, Nerone au Augustus. E mentre Eo riceve le frustate di punizione, la sua voce intona un canto dolcissimo, parole proibite di rivolta e speranza, lo stesso canto che era costato la vita al padre di Darrow e che ora costerà la vita a Eo.

In sintesi, questa è la prima parte del libro. Il PoV è quello di Darrow, maschile e duro, dal linguaggio a volte sboccato. Le descrizioni del lavoro di Darrow e delle condizioni di vita dei Rossi rendono questa parte del libro un po' lenta, in attesa degli sviluppi degli eventi che si compiranno dopo la morte di Eo, morte che innesca tutta la trama successiva del libro. La società in cui vive Darrow è basata sul concetto che tutti gli uomini non sono uguali. È proprio Augustus a spiegarlo il giorno dell'esecuzione di Eo.
«Gli uomini non sono stati creati uguali. Lo sappiamo tutti. Ci sono gli uomini comuni. Ci sono gli uomini che spiccano. Ci sono i brutti. Ci sono i belli. Non sarebbe così se fossimo tutti uguali. Un Rosso non può comandare un’astronave più di quanto un Verde possa essere un medico!»
Si levano altre risate per la piazza mentre egli ci dice di osservare la patetica Atene, il luogo di nascita del cancro che chiamano Demokrazia. Come cadde dinanzi a Sparta. La Nobile Menzogna rese Atene debole. Fece rivoltare i suoi cittadini contro il loro migliore generale, Alcibiade, per gelosia.
«Persino le Nazioni sulla Terra divennero gelose le une delle altre. Gli Stati Uniti d’America esigevano questa idea di uguaglianza attraverso la forza. E quando le nazioni si unirono, gli Americani furono sorpresi nello scoprire di non essere amati! Le Masse sono gelose! Che sogno meraviglioso sarebbe se tutti gli uomini fossero stati creati uguali. Ma non lo siamo.
»
Augustus biasima Atene per la sua "Demokrazia" e loda Sparta per i suoi valori, per come ha strutturato la sua società, combattendo contro quel male ignobile che è l'uguaglianza, la Nobile Menzogna.

I Rossi non potranno mai elevarsi dal loro status. Staranno per sempre nel gradino più basso della Società, così come tutti gli altri colori occupano il loro posto, i Rosa nei bordelli, i Grigi come tirapiedi degli Oro, gli Argento che contano e gestiscono la valuta e la logistica, i Gialli che studiano le medicine e le scienze, i Verdi che sviluppano la tecnologia, gli Azzurri che navigano tra le stelle, i Rame che si occupano della burocrazia. Ogni Colore ha uno scopo. Ogni Colore sostiene gli Oro.

Ma il canto di Eo parlava di libertà e uguaglianza. Era il canto di una martire. E se la morte è la fine di tutte le cose, l'amore spinge all'impossibile. L'amore per una donna, l'amore per un popolo. Così Darrow diventa lo strumento di quell'amore, un'arma di vendetta e riscatto. Un Oro più forte di tutti gli altri Oro.

Red Rising è un distopico duro, sia nel linguaggio che nelle atmosfere, ricco di neologismi, ma stilisticamente fluido, a volte sboccato. Niente romance, almeno per ora. Presenti parecchie scene splatter: in questo libro si muore spesso e si muore male.

La seconda parte è quella che ho amato di più, ricca di movimento, infarcita di strategie e capovolgimenti di fronte. Non sono mancati i colpi di scena. L'ultimo è stato geniale.
Darrow, il Mietitore,  è un personaggio che non si dimentica. Testardo, forte, intelligente ma anche astuto e in grado di imparare dai propri errori. Tutti i membri delle Case sono descritti magistralmente, sia in base alla caratteristica della loro Casa d'appartenenza, sia in base a ciò che realmente sono. Cassio e Virginia e Sevro in modo particolare.
Questo libro è finito fin troppo presto.

Cari lettori, Pierce Brown aveva ragione. Amerete questo stramaledetto libro.

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