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venerdì 18 dicembre 2015

Recensione Tentare di non amarti di Amabile Giusti



Titolo: Tentare di non amarti
Autore: Amabile Giusti
Serie: autoconclusivo
Editore: Amazon Publishing
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2015
Pagine: 340
Punto di vista: terza persona e prima persona (Marcus)
Livello di sensualità: alto


Trama: Penelope ha ventidue anni ed è una ragazza romantica e coraggiosa con una ciocca di capelli rosa e le unghie decorate con disegni bizzarri. Orfana, vive con la nonna malata nella misera periferia di una città americana e ha rinunciato al college per starle vicina. Di notte prepara cocktail in un locale e di giorno lavora in biblioteca. Aspetta l'amore da sempre, quello con la A maiuscola. Un giorno Marcus, il nuovo vicino, entra nella vita di Penny come un ciclone. E' tutt'altro che l'eroe sognato: ha venticinque anni, è rude, coperto di tatuaggi, ha gli occhi grigio ghiaccio e un piglio minaccioso. E' in libertà vigilata e fa il buttafuori in un club. Tra i due nasce subito ostilità e sospetto ma, conoscendosi meglio, scopriranno di avere entrambi un passato doloroso e violento, ricordi da cancellare e segreti da nascondere.
Una storia d'amore e rinascita, dolce e sensuale, tragica e catartica. L'incontro di due anime profondamente diverse darà vita a un amore che guarirà il dolore e l'odio del passato.

Recensione:
Che la signora Giusti scrive da dio lo sapevo già da Trent'anni e li dimostro. Un libro che per la prima metà mi aveva completamente incantata, conquistata con il suo stile fluente, ironico, divertente ed emozionante... Per poi scendere precipitosamente nella mia scala di gradimento a causa scelte a livello di trama che avevano profondamente urtato la mia sensibilità femminile e femminista. Ma chi sono io per non dare una seconda chance a una delle più acclamate autrici italiane di romance del momento?

E così eccomi qui, con una bella gatta da pelare, perché so già che ci suderò le proverbiali sette camicie su questa recensione. Perché mi ha confusa, mi ha presa e sballottata da una parte e dall'altra, mi ha coccolata e mi ha preso a sberle in faccia, mi ha fatto cambiare idea mille volte, riuscendo sempre ad emozionarmi, anche se non sempre in modo positivo.

Ammetto che le prime pagine del romanzo mi hanno parecchio delusa. Innanzi tutto, dovete sapere che l'autrice ha scelto un modo interessante di utilizzare i punti di vista. Alcuni capitoli sono scritti in terza persona, mostrandoci il punto di vista di Penny, mentre altri sono scritti in prima persona, dal punto di vista di Marcus. Ed è proprio lui il punto dolente di queste prime pagine, Marcus si presenta senza alcuna vergogna per quello che è: un animale gretto e volgare, uno scimmione tutto muscoli  e tatuaggi, con i pensieri di un gatto in calore. Bleh! Il mio dramma a quel punto era evidente: non avrei mai potuto innamorarmi di lui. E come si può amare un romance se non si ama il suo protagonista principale? Beh, Amabile Giusti è riuscita a farmi cambiare idea. 

Ammetto che, inizialmente, l'unica cosa che mi teneva attaccata alle pagine era Penny, con il suo carattere dolce e spinoso allo stesso tempo, come un fico d'india. E i suoi spassosissimi pensieri ormonali su Marcus. Mi ha davvero fatta divertire e mi ha permesso di sopportare quel grezzo avanzo di galera.
"Niente da fare: quel tipo mi attraeva al di là di ogni dubbio. Le bastava vederlo e il suo DNA, i suoi estrogeni, le sue molecole e i suoi atomi organizzavano una festa tropicale."
Ma con il passare delle pagine, insieme a Penny, anche il lettore inizia a conoscere meglio Marcus, inizia a capire che è la vita ad averlo reso quello che è e che non potrebbe essere diversamente. Uno dei maggiori pregi di questo personaggio, alla fine, si è rivelato quello che inizialmente avevo considerato un difetto: la sua schietta rudezza, il suo esprimere apertamente le proprie voglie, anche quelle più primordiali, la sua durezza. Tutte queste cose lo rendono reale, credibile, vero. Il confronto con Wes di A fior di pelle è stato inevitabile. Se la Jackson mi aveva fregata, facendomi credere che avrei avuto per le mani un galeotto violento e instabile, per poi rifilarmi il fighetto multimilionario con tanto di laurea ad honorem in letteratura classica, la Giusti non mi ha presa in giro nemmeno per un momento. Fin dall'inizio ha detto: "Marcus è così, prendere o lasciare", mantenendo la parola fino all'ultima pagina. Per quanto, naturalmente, il personaggio subisca una profonda evoluzione, rimane sempre e comunque coerente con se stesso.

Penny ha passato la sua parte di sventure, ma è praticamente una principessa cresciuta nella bambagia, in confronto a Marcus. Se ha dovuto imparare a vestire una corazza fatta di spine per proteggersi, è comunque rimasta pura, intatta, innocente e dolcissima dentro. Ma non è di certo stupida e capisce subito che innamorarsi di lui sarebbe un errore fatale. Da qui il titolo. Penelope le prova tutte per non innamorarsi di Marcus, ma secondo voi ce la farà? Quello che è certo, è che lui non è abituato ad avere a che fare con persone come Penny, che aiutano e sono gentili semplicemente perché è nella loro natura. Questo lo confonde, lo destabilizza, lo manda nella più totale confusione. E cosa fa un animale quando si sente così? Attacca anche la mano che lo vuole accarezzare. 
"Era sempre stata convinta che l’amore fosse vivere con qualcuno, e non morire, ma non lo contraddisse. Per lui era così, per lui la vita era una lotta e l’amore un’arma. Stare insieme contro qualcosa, e non insieme e basta."
Lo ammetto, nonostante abbia ancora qualche riserva su questa autrice, questo suo romanzo mi ha coinvolta profondamente, nel bene e nel male. Mi ha fatto provare di tutto: paura, vergogna, desiderio, rassegnazione, esaltazione, gioia, disperazione, speranza e amore. Sì, anche amore. Ce n'è tanto, in mezzo a tutto il resto. 

Per concludere, lo consiglio? Assolutamente sì, ma dovete essere consapevoli di non avere tra le mani una storia semplice e facile da digerire.

4 commenti:

  1. mi hai incuriosito tanto con questa recensione quindi penso che lo comprerò e gli darò una possibilità... a discapito del mio portafoglio che aimè ormai è vuoto.

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  2. Francy, è un libro particolare, soprattutto per il suo protagonista, come avrai capito dalla recensione. Mi farebbe tanto piacere conoscere la tua opinione! ^^

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  3. l'ho finito di leggere due giorni fa e ancora non mi riprendo. Ho pianto come una disperata, Penny è qualcosa di unico, Marcus a volte l'avrei sbattuto al muro e Francisca l'ho odiata come mai anche se razionalmente, la capisco.

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  4. @ Ophelie: sono proprio contenta che ti sia piaciuto! ^^ Sì, è un libro che lascia un segno, è innegabile. Hai letto Cuore Nero, sempre di Amabile Giusti? Io l'ho letto nel fine settimana e mi ha lasciata a bocca aperta. Mi è piaciuto tantissimo...

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