Titolo: Ho imparato ad amare
Titolo originale: Upside Down
Autore: Lia Riley
Serie: Off the map #1
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: Aprile 2015
Pagine: 320
Punto di vista: Prima persona alternata
Livello di sensualità: HOT
Trama:
Natalia Stolfi ha ventuno anni e sta cercando di gettarsi il passato alle spalle. La sua vita è a una svolta: sta per lasciare la California per andare a studiare sei mesi a Melbourne. Lì in Australia nessuno sospetta che in realtà quella studentessa dall’aria fresca e spensierata stia sprofondando sotto il peso di ricordi dolorosi. Tutto sta procedendo secondo i piani, fino a quando Talia non incontra un surfista dagli occhi verdi e ipnotici che sembra incredibilmente in grado di capirla, di andare oltre le apparenze. Bran Lockhart è reduce da una brutta delusione d’amore, eppure niente può renderlo cieco di fronte a quella ragazza californiana che lo costringe ad abbassare ogni difesa. Non ha mai voluto nessun’altra come vuole Talia, ma dovrà cercare di capire se quella che c’è tra loro è davvero la scintilla che brilla una sola volta nella vita… e che nulla può spegnere.
Un romanzo d’amore fresco e sincero - USA Today
Mi ha regalato infinite sensazioni. Romantico e struggente, vi rimarrà dentro ancora a lungo dopo che avrete finito il romanzo - Jennifer L. Armentrout alias J. Lynn
Non mi è piaciuto molto. Penso che in parte sia "colpa mia": sono un po' stanco dei tanti NA che, sebbene con qualche differenza, finiscono spesso per sembrare un po' tutti uguali. A mia "discolpa" devo dire che però ormai è l'ennesimo NA che pare avere dinamiche più da YA condito da qualche elemento più "adulto" (tipo il sesso).
Non penso che insomma sia questione di "percezione personale": gli ultimi NA che mi han dato questa impressione sono ad esempio diversi dai primi che ho letto (tipo quelli della Hoover e della Redmerski).
Apparentemente rispecchiano tutti i canoni del NA, ma in quelli c'era un'intensità maggiore e delle dinamiche più adulte: in questo, come in altri letti di recente, le problematiche che affliggono i protagonisti sono sì importanti, ma più un contorno alla storia d'amore.
Storie d'amore che non mi son sembrate, nelle loro dinamiche, molto diverse da quelle degli YA.
Penso che in parte sia anche "colpa" del successo avuto dal genere NA: si sono moltiplicate le proposte dei titoli a scapito della "qualità" delle storie. Un po' insomma come accaduto con l'erotico dopo l'exploit delle 50 sfumature.
Come dicevo, il libro rispetta comunque tutti i caratteri tipici del NA.
Talia, la protagonista, è affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo: mangiare le patatine due a due, ripetere spesso gli stessi gesti, tornare indietro più volte per essere sicuri di aver chiuso la porta di casa ecc... In più viene fuori da una tragedia che ha colpito la sua famiglia e di cui lei si sente responsabile proprio a causa del suo disturbo. Insomma, il personaggio è sicuramente ben caratterizzato: forse è "facile" farlo con così tanti elementi a disposizione ma il risultato è comunque notevole.
Anche col protagonista maschile, Bran, si resta in un "territorio conosciuto" per i lettori di NA. Classico ragazzaccio un po' cinico che passa da una ragazza all'altra perché non crede più nell'amore essendo rimasto scottato da un'esperienza dolorosissima. Vicenda alquanto intensa e drammatica: penso che quindi avrebbe meritato forse un approfondimento maggiore di quello riservatole dall'autrice.
Siamo nel campo del "già visto" anche per quanto concerne le dinamiche della storia tra i due: lei alla ricerca di una nuova vita, per un periodo lontana da casa, che possa farla diventare una nuova persona libera da tutti i problemi che si porta dietro e lui che vorrebbe solo avere una nuova avventura con una ragazza da cui si sente attratto. Ovviamente le cose diventeranno invece molto serie per entrambi.
I continui dubbi sulla solidità del sentimento, sul lasciarsi andare modificando anche i propri progetti di vita e i continui alti e bassi della relazione mi hanno reso la lettura un po' pesante e noiosa da un certo punto in poi. A questo si son aggiunti dei difetti oggettivi del libro che magari si potrebbero perdonare, essendo un esordio, ma che comunque pesano troppo data la loro centralità nella trama.
Comprensibile la situazione confusa tra i due, quando non si sa se si è una coppia o solo amici che fanno sesso o cos'altro: ma il tutto, in varie fasi, sembra diventare confuso anche per l'autrice stessa.
Un esempio su tutti: il libro è abbastanza hot, per quanto riguarda le scene di sesso. Ma proprio sotto questo aspetto si rivela una sorta di incongruenza oggettiva quando i due hanno un rapporto completo per la prima volta.
Alcuni classici fraintendimenti, il POV di Bran ridotto a 5 o 6 capitoli (molto brevi) e un finale affrettato che sembra più preparato per "fare scena" che motivato logicamente, hanno decisamente influito negativamente sul mio giudizio. Ma, considerato che i protagonisti saranno gli stessi anche nei successivi due libri della Trilogia, direi che l'autrice potrebbe in parte rimediare. Motivo per cui penso che, sebbene questo libro mi abbia fatto decidere di frenare un po' le mie letture NA, questa trilogia dovrei completarla.
Il mio voto è:
La serie Off The Map di Lia Riley è finora così composta:
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