Autrice: Anisha Rai
Serie: Singolo
Editore: Newton Compton
Pagine: 406
Data di uscita: 30 Gennaio 2014
Ambientazione: India/New York
Livello di sensualità: Hot
Punto di vista: Terza persona
Trama:
Nishtha, giovane indiana, approda a New York: il marito
Madhur, in punto di morte, l'ha affidata all'amico Jordan Mathers, un rampante
avvocato americano. Nishtha, cresciuta nella fede induista, è fedele e devota
al suo uomo e l'abnegazione è la sua pratica di vita. Jordan è bello, ricco e
potente, ma anche intransigente ed egoista. Un vero pragmatico. Tra i due
l'incontro è freddo, troppo lontani i loro mondi, estranei e sconosciuti i loro
modi: uno spirituale, l'altro fisico e dal forte senso pratico. Jordan inizia
Nishtha al bondage. Per la giovane è un viaggio senza ritorno nella filosofia
occidentale, nel BDSM e nella venerazione del maschio padrone. Un lento,
eccitante e sofferto gioco delle parti in cui la spiritualità dell'amore
tantrico e la carnalità dell'universo sadomaso si incontrano e si scontrano.
Nell'erotismo velato, trattenuto, nella sospensione del piacere che si protrae
giorno dopo giorno, si compie la sottomissione dei sensi, finché Jordan sente
che Nishtha è finalmente sua, e non più di Madhur. Nasce in lui, nonostante la
brutalità delle sue pratiche e l'apparente misoginia, un'inarrestabile
attrazione. Un sentimento trascinante, che non avrebbe mai potuto prevedere...
Recensione di Claire:
E' stata una piacevolissima sorpresa. Un
romanzo profondo, pieno di sentimenti e di amore. E' diviso in due parti. La
prima indaga sulle emozioni e gli stati d'animo di Nish e Jordan, oltre che del
marito morente di lei. Quest'ultimo straziato dal dolore del distacco
ineluttabile e dalla consapevolezza che l'amico sarà l'unico uomo in grado di
dare a sua moglie ciò che realmente brama e di cui lui è stato incapace.
Nishtha è fedele al marito ma desidera quest'altro uomo di cui non sa nulla, ma
dal quale si sente attratta. E Jordan si sente in colpa per desiderare la donna
dell'uomo che considera un amico fraterno e verso il quale ha un debito di
riconoscenza. E' l'incontro tra due mondi, quello occidentale ricco e quasi
asettico e quello orientale, colorato, profumato e povero.
Poi c'è la seconda parte, erotica, carnale, fatta di scoperte, di sorprese, di prese di coscienza. Jordan è un master, un dominatore, un sadico, nato in questo modo, che ha accettato la sua natura anche perché è uguale a quella del padre, ma mentre questi non ha saputo temperare i suoi istinti, Jordan ha fatto dell'autocontrollo la sua religione e solo Nishtha riesce a scuoterlo, guarendolo dalle sue paure, prima fra tutte quella di non saper controllare la voglia di infliggere dolore. E' un maschio alfa, che sa usare la frusta e impartire gli ordini, ma che sa mostrarsi vulnerabile e non nasconde le lacrime. Nish è bellissima, me la sono immaginata come Freida Pinto che personalmente ritengo la donna più bella del mondo, sensuale e innocente, con i suoi timori, la vergogna di essere quello che è, non solo sottomessa per cultura, ma soprattutto per natura.
Ci sono i cliché di questo genere, prima fra tutti il contratto, che qui però ha un'altra finzione, cioè quella di portare via dall'India Nish che altrimenti potrebbe soccombere alle consuetudini pericolose e arcaiche come l'immolazione sulla pira funeraria del marito. E' il modo in cui Jordan giura al marito morente di proteggere Nish. Belli tutti i personaggi che fanno da contorno alla storia, e dei quali vorrei sapere di più.
Poi c'è la seconda parte, erotica, carnale, fatta di scoperte, di sorprese, di prese di coscienza. Jordan è un master, un dominatore, un sadico, nato in questo modo, che ha accettato la sua natura anche perché è uguale a quella del padre, ma mentre questi non ha saputo temperare i suoi istinti, Jordan ha fatto dell'autocontrollo la sua religione e solo Nishtha riesce a scuoterlo, guarendolo dalle sue paure, prima fra tutte quella di non saper controllare la voglia di infliggere dolore. E' un maschio alfa, che sa usare la frusta e impartire gli ordini, ma che sa mostrarsi vulnerabile e non nasconde le lacrime. Nish è bellissima, me la sono immaginata come Freida Pinto che personalmente ritengo la donna più bella del mondo, sensuale e innocente, con i suoi timori, la vergogna di essere quello che è, non solo sottomessa per cultura, ma soprattutto per natura.
Ci sono i cliché di questo genere, prima fra tutti il contratto, che qui però ha un'altra finzione, cioè quella di portare via dall'India Nish che altrimenti potrebbe soccombere alle consuetudini pericolose e arcaiche come l'immolazione sulla pira funeraria del marito. E' il modo in cui Jordan giura al marito morente di proteggere Nish. Belli tutti i personaggi che fanno da contorno alla storia, e dei quali vorrei sapere di più.
Il finale mi ha dato la sensazione di
qualcosa in sospeso, di nodi che il pettine non ha sbrogliato... Spero che
l’autrice scriverà un seguito, o più seguiti, per riempire le poche lacune di
questa storia e per dare un’opportunità ad altri protagonisti.
Il mio voto é
Autrice: Amabile Giusti
Serie: Singolo
Editore: Autopubblicazione (poi
pubblicato da Mondadori)
Pagine: 200
Data di uscita: 11 Dicembre 2013
Ambientazione: Italia - Roma
Livello di sensualità: Soft
Punto di vista: Prima persona
Trama:
Carlotta ha quasi trent’anni, e si considera una sfigata cronica: è alta quanto un puffo, si è da poco licenziata da un lavoro sicuro ma noioso, ha una famiglia a dir poco folle e non riesce a trovare un fidanzato decente. Fino a quando, per guadagnare qualche soldo, decide di affittare una stanza della sua casa, e l’affascinante Luca irrompe nella sua esistenza tutto sommato placida. Non è decisamente un inquilino perfetto, Luca: è disordinato, fuma troppo, e ha il pessimo vizio di portarsi a casa le sue conquiste, una diversa ogni notte, facendo sentire Carlotta una vera schifezza. Perché, a dispetto di tutto, nonostante non sopporti l’idea di essersi innamorata del solito maschietto predatore che tratta le donne come fazzoletti di carta, lei ne è segretamente pazza. Ma non ha alcuna intenzione di farglielo capire né di farsi usare come un kleenex.
In una girandola di eventi buffi, Carlotta dovrà destreggiarsi tra una madre crudele e un po’ sgualdrina, una sorella bellissima e più sgualdrina della madre, un padre timido che coltiva rose, una tribù di parenti bizzarri, un nuovo lavoro da meteorologa, e Luca che la tratta come un comodino di scarso pregio, riempiendole la casa di donnine allegre che rubano tutti i suoi elastici di Peppa Pig.
Un romanzo spassoso, in cui anche i momenti malinconici sono raccontati con leggerezza, su una donna moderna, non giovanissima, non bellissima, ma piena di grinta, che cerca di trovare il proprio posto nel mondo.
In una girandola di eventi buffi, Carlotta dovrà destreggiarsi tra una madre crudele e un po’ sgualdrina, una sorella bellissima e più sgualdrina della madre, un padre timido che coltiva rose, una tribù di parenti bizzarri, un nuovo lavoro da meteorologa, e Luca che la tratta come un comodino di scarso pregio, riempiendole la casa di donnine allegre che rubano tutti i suoi elastici di Peppa Pig.
Un romanzo spassoso, in cui anche i momenti malinconici sono raccontati con leggerezza, su una donna moderna, non giovanissima, non bellissima, ma piena di grinta, che cerca di trovare il proprio posto nel mondo.
Recensione di Claire:
Certamente la Giusti è Brava. Stilisticamente non ho trovato pecche, il libro scorre che è una bellezza e fa un ampio uso di similitudini, che apprezzo particolarmente. Carlotta fa tenerezza, compassione, è la poveretta in cui tutte ci potremmo immedesimare.
I miei sentimenti verso questa ragazza oscillavano tra rabbia la pena, perché lei non si piace e ironizza sui suoi difetti celando un dolore profondo. La figura di Carlotta è stata ben delineata e stranamente il fatto che si piangesse di continuo addosso non mi ha infastidito. D'altronde ne aveva motivo, e qui arriva il tasto dolente. Troppi, troppi cliché. Un paio vanno bene, con il giusto contorno, ma come dire, qui il troppo stroppia. La madre bella, sgualdrina e cattiva, la sorella bella, sgualdrina e cattiva, una famiglia di strilloni troppo simili al “Il mio grosso grasso matrimonio greco”, Carlotta additata come zitella nel 2014, il matrimonio della cugina brutta in stile americano, con lei vestita da orrenda damigella d'onore… capisco i vari programmi della pay tv, capisco la globalizzazione mondiale, ma insomma, un matrimonio italiano no? troppo stereotipo d'oltreoceano che non ci appartiene.
I miei sentimenti verso questa ragazza oscillavano tra rabbia la pena, perché lei non si piace e ironizza sui suoi difetti celando un dolore profondo. La figura di Carlotta è stata ben delineata e stranamente il fatto che si piangesse di continuo addosso non mi ha infastidito. D'altronde ne aveva motivo, e qui arriva il tasto dolente. Troppi, troppi cliché. Un paio vanno bene, con il giusto contorno, ma come dire, qui il troppo stroppia. La madre bella, sgualdrina e cattiva, la sorella bella, sgualdrina e cattiva, una famiglia di strilloni troppo simili al “Il mio grosso grasso matrimonio greco”, Carlotta additata come zitella nel 2014, il matrimonio della cugina brutta in stile americano, con lei vestita da orrenda damigella d'onore… capisco i vari programmi della pay tv, capisco la globalizzazione mondiale, ma insomma, un matrimonio italiano no? troppo stereotipo d'oltreoceano che non ci appartiene.
Luca altro che in ginocchio sui ceci per
una settimana..... lo avrei fatto fuori subito, quanti anni hai ? trentadue???
Il libertino redento ci piace tanto, ma l'Amabile c'è andata pesante, e poi
tutto quel non capirsi, non parlarsi dopo un po’ mi ha sinceramente stancata
Il libro si salva perché è scritto benissimo, ma la trama, per me, per i miei
gusti, si rifà in maniera eccessiva a famosi film stranieri.
Il mio voto è:
Titolo
Originale: Looking for Alaska
Autore:
John Green
Serie:
Singolo
Editore:
Rizzoli
Pagine: 312
Data di uscita: 10 Novembre 2010
Livello di sensualità: Soft
Punto di vista: Prima persona
Trama:
La prima sbronza e il primo scherzo. Il primo amico e la prima ragazza. Le ultime parole.
La prima sbronza e il primo scherzo. Il primo amico e la prima ragazza. Le ultime parole.
Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la
tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una
prestigiosa scuola in Alabama. È qui che conosce Alaska. Brillante, buffa,
svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un enigma, un pensiero
fisso, una magnifica ossessione.
Recensione di Alice:
Ho scoperto questo autore con il celebre
Colpa delle stelle, un romanzo incredibilmente toccante, intelligente e
originale. Devo dire che la magia non si è ripetuta con le altre opere di
questo autore, Teorema Catherine e, appunto, Cercando Alaska. Sono entrambi romanzi che
hanno il pregio di far pensare in modo diverso, fuori dai soliti schemi. Sono
piacevoli, interessanti, ma non indimenticabili.
Oggi voglio parlarvi di Cercando Alaska.
Il libro ci racconta di Miles, alias Ciccio, al primo anno di college, lontano da
casa per la prima volta nella sua vita. Ci racconta dei suoi nuovi amici, in
particolare del Colonnello. Ci descrive come la sua vita cambia un poco di più
ogni giorno. Ci mostra gli scherzi più divertenti mai ideati da una mente
umana. Ma soprattutto ci parla di
Alaska, di questa ragazza inquieta, piena di energia cinetica, di passione, ma
anche di auto-distruttività. La vediamo attraverso gli occhi di Ciccio, che un
po' la ama e un po' la odia.
Un romanzo tutto sommato leggero e
divertente. Ma solo finché il conto alla rovescia dei giorni, che inizia ogni capitolo, non arriva a zero. Quel giorno sarà, per Ciccio e il Colonnello, come l'anno
zero per la storia dell'umanità. Tutto cambierà, loro stessi cambieranno. Inizieranno
un percorso difficile ma necessario che
li porterà a capire che: "Alle brutture si può sopravvivere, perché noi siamo indistruttibili nella misura
in cui crediamo di esserlo." "La disperazione non fa per noi, perché
niente può ferirci irreparabilmente. Ci crediamo invincibili perché lo
siamo."
Un romanzo di crescita, di dolore e di
speranza.
Il mio voto è:
Ciao a tutti da Claire e Alice
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