Titolo: Misteriosi Lasciti e Oscuri Doni
Autore: Giulia Anna Gallo
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 141
Prezzo: € 2,99 (Gratis per Kindle Unlimited)
Data di uscita: 27 settembre 2016
Trama: Tahar Mehenni, orfano fin dall'infanzia e principe degli stregoni, non è più lo stesso dalla morte della sorella Zora. Gli ultimi dodici anni per lui sono stati una vera e propria agonia, e non solo a causa dell'inevitabile dolore dovuto alla perdita di tutti i suoi cari, ma anche per via del vuoto senza nome che percepisce nel profondo e di cui non riesce a liberarsi. Nonostante il tempo lo abbia aiutato a elaborare il lutto, avverte l'inspiegabile mancanza di qualcosa di indefinito. Quando il re suo zio lo incarica di indagare sulla natura di un sortilegio scagliato ai danni di una piccola cittadina del Nord Italia, Tahar accetta quasi per inerzia. Ancora non sa che tra le vette innevate di quelle montagne si celano segreti di vecchia data e, ad attenderlo lì, c'è il destino a cui finora si è sottratto senza saperlo, più complesso e pericoloso di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
L’AUTRICE
Giulia Anna Gallo nasce a Torino, ma cresce in un tranquillo paesino di provincia immerso nella campagna ai piedi delle Alpi Cozie. Laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche, si sta specializzando in Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione.
È il tipo di persona che ha sempre un romanzo in borsa e uno sul comodino, la cui camera da letto è un labirinto di pile di libri e che si addormenta e si sveglia immaginando i possibili sviluppi dell’ennesima storia che le frulla per la testa.
UN ASSAGGIO
Ne appuro la solidità, accertandomi di averla ritrovata sul serio, e la accarezzo con il pollice mentre tento di ricompormi. Le memorie, in verità, non sono affatto in disordine e nemmeno sembrano giungere da qualche parte, come fossero state portate via e poi infine restituite. No, si trovano esattamente dove erano prima, dove sono sempre rimaste. È come se le avessi coperte e abbandonate in un angolo della mia mente per poi, d’un tratto, sollevare il velo riportandole alla luce e scoprendole immutate. Finalmente trovo il coraggio di guardarla. È bella come lo sono le cose semplici e necessarie, come l’acqua della quale non possiamo fare a meno eppure che di rado ci soffermiamo a gustare appieno. Come il sole dei cui raggi ci deliziamo ma la cui presenza diamo spesso per scontata.
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