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giovedì 12 ottobre 2017

Guida stellare: il rating.
Le famigerate stelline, come le assegnamo?


Da che abbiamo memoria, fin dai tempi delle scuole elementari, il voto ci ha sempre messi in agitazione. Quanto mi avrà dato la maestra? Sarò arrivata alla sufficienza? Oppure no?
Questo perché il voto è un giudizio e spesso dimentichiamo che tale giudizio riguarda quello che abbiamo fatto e non la nostra persona. Assegna un valore al nostro compito e non a noi stessi. Sembrerebbe un'affermazione scontata, ma viste le polemiche che ogni giorno infuriano sui social a causa di recensioni negative, mi sembra una doverosa premessa.

Ma veniamo al sodo. Nel blog assegniamo le stelle da 1 a 5, utilizzando anche i mezzi voti. Come noterete, al nostro staff è capitato rarissimamente di recensire un romanzo dalle 2 stelle in giù. Perché? Perché quando giudichiamo un libro cerchiamo di tenere conto di più aspetti: non solo il gusto personale, ma anche dati tecnici e oggettivi quali lo stile, la correttezza formale, la cura nell'ambientazione, la coerenza della trama e come sono stati delineati i personaggi. Oltre a questi elementi oggettivi, poi valutiamo anche in base ai nostri gusti: quanto mi ha emozionato? Mi ha lasciato qualcosa di positivo oppure la storia mi ha irritata e ho detestato i personaggi? Perché non dobbiamo confondere una recensione con una critica letteraria, che invece è una valutazione puramente tecnica e oggettiva.

Non giriamoci attorno: non esiste la verità universale e nessuno di noi pretende di conoscerla. Ogni singola recensione è influenzata dal carattere e dai gusti del recensore. Non solo, è in parte influenzata anche dal momento in cui il recensore ha letto quel determinato libro. Vi è mai capitato di leggere un  romanzo che vi ha lasciati piuttosto indifferenti per poi apprezzarlo a distanza di anni, a una rilettura casuale? A me sì. Inoltre, si può non essere esperti di un determinato genere. Ad esempio, se un recensore ha letto pochi distopici, potrebbe trovare il genere difficile se non incomprensibile, e questo influenzerebbe inevitabilmente il giudizio complessivo. O per contro, potrebbe giudicare originale un plot stra-usato in quel genere. Sarà onestà intellettuale del recensore scrivere chiaramente se il genere è nelle sue corde o meno, così che il lettore possa inquadrare meglio il giudizio. 

Ciò nonostante, tutto lo staff di New Adult Italia si sforza di mediare tra il giudizio oggettivo e quello soggettivo, dando in definitiva un quadro completo del romanzo e un rating che rappresenta una media di tutti gli elementi considerati.

Per fare un esempio, un romanzo potrebbe non essermi piaciuto perché alcuni risvolti della trama non mi hanno convinta, oppure perché uno dei protagonisti mi sta antipatico, oppure perché non condivido il messaggio di fondo. Per cui se dovessi valutare il libro esclusivamente in base al mio gusto assegnerei due stelle. Qui però entrano in campo le valutazioni oggettive. Se il romanzo è scritto bene, in modo corretto e con uno stile accattivante, se i personaggi sono coerenti e la trama non presenta "buchi", allora potrei valutare questa parte del romanzo quattro stelle. In questo modo il rating medio finale sarà di tre stelle. 

In altri casi invece potrei trovare il libro carino, un passatempo simpatico e divertente, ma riconoscere che lo stile non è nulla di che e che non brilli per originalità. In questo caso potrei assegnare sempre tre stelle, anche se a livello personale ho gradito di più questo titolo rispetto al precedente.

Come vedete non è una cosa semplice, ma si tengono conto di molti fattori. È evidente quindi che il semplice rating non può dare un'idea precisa di quello che il recensore pensa del libro. Per capirlo bisogna leggere la recensione. Quello che vorremmo aveste ben chiaro, per riassumere, è che il rating finale rappresenta una media tra il gusto personale del recensore e una valutazione oggettiva delle caratteristiche formali del romanzo. 


Vediamo di esemplificare i rating:

1 stella
Orribile! Non c'è nulla da salvare: non solo è scritto male, pieno di errori grammaticali e formali, ma la trama fa acqua da tutte le parti, i personaggi non sono minimamente caratterizzati, l'ambientazione è fumosa. Conclusione: vorrei tornare indietro nel passato e usare meglio il mio tempo.

2 stelle
Bruttino! Ci sono gravi problemi o a livello formale o a livello di trama, ma c'è qualcosa di salvabile. Conclusione: sono arrivata alla fine, ma che fatica!

3 stelle
Carino! Si lascia leggere, ma probabilmente lo dimenticherò non appena chiuso il libro. Senza lode e senza infamia, ci sono ampi margini di miglioramento. Oppure una storia che ha del potenziale, ma con dei difetti che hanno abbassato il gradimento.  Conclusione: promozione politica.

4 stelle
Bello! Scritto bene, formalmente corretto, ha una trama avvincente e personaggi coerenti. Conclusione: autore da tenere d'occhio.

5 stelle
Bellissimo! Stile superbo, perfezione formale, trama originale e ben costruita, personaggi che bucano le pagine. Conclusione: da consigliare a destra e a manca.

5 stelle GOLD
Indimenticabile! Sono quei rari libri che oltre ad avere quanto indicato nel rating delle cinque stelle, prendono cuore, stomaco e anima. Quelli che ricorderemo sempre, anche a distanza di anni, e avranno un posto speciale sulla nostra libreria, rigorosamente in edizione cartacea. Conclusione: la perfezione. 


Usiamo anche i mezzi punti, ma non vogliamo appesantire troppo il post, visto che l'intenzione è quello di chiarire le idee e non complicarle! 
Di fatto ogni libro è un caso a parte ed è difficilissimo andarlo a incasellare in un rating ben preciso, ma speriamo di essere riuscite a spiegare, a grandi linee, con quali criteri li assegniamo
Se avete domande, commentate pure liberamente.

12 commenti:

  1. concordo pienamente su tutto! anche io faccio sempre una media tra il personale e l'oggettivo.. e poi basta leggere le recensioni per capire i motivi di tale assegnazione!brave!

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  2. Sono completamente daccordo su tutto quello che hai scritto Alice.
    Alla fine l'emozione che regala un libro non è uguale per tutti. Anche se capita che a più persone piace lo stesso libro non è detto che piace per lo stesso motivo perchè magari c'è qualcosa che ha colpito di più l'uno e poi l'altro. E' tutto molto soggettivo

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    1. C'è sempre una parte puramente soggettiva.
      Il blogger però, per come la vedo io, deve sempre cercare di tenere conto anche degli elementi oggettivi e formali.
      Insomma, un lettore può permettersi di mettere una stella su Amazon commentando: "Che schifo, non mi è piaciuto per niente!"
      Il blogger dovrebbe avere le competenze per andare un po' oltre al mero gusto personale. ^_^

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  3. Grande Alice, che bello questo post! Condivido in pieno e ammetto anche che per me la valutazione soggettiva spesso ha influenza maggiore di quella oggettiva. Ma hai scritto parole sante

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    1. Grazie Chiara!
      Era un po'che pensavo di scrivere questo post, perché vedo che c'è molta confusione sul rating, ogni blog ha i propri parametri.
      Ho voluto chiarire quali sono i nostri, così che i lettori possano capire meglio come funziona la nostra valutazione. ^_^

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  4. Giusto quello che hai scritto. Un libro può piacere o non piacere per molti aspetti diversi: il genere, il momento, l'ambientazione, lo stile, i personaggi... tutti fattori che ci fanno dare un determinato giudizio sul libro letto.

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    1. Eh già. Non siamo computer, ognuno si fa le proprie idee, anche in base al proprio background.
      L'importante è che la recensione sia ben motivata, altrimenti il lettore non se ne fa nulla di sapere solo che a noi il libro è piaciuto, oppure no.
      La recensione deve dargli elementi per capire se il romanzo può fare al caso suo oppure no. :)

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  5. Bel post! Hai ragione a dire che le 3 stelle di un libro possono non avere lo stesso valore oggettivo delle 3 stelle di un altro. Credo anche che un lettore che segue un blog, dopo un po' capisce quale genere il blogger/lettore ama di più, quale di meno, e fa le sue considerazioni quando deve decidere se leggere o meno un libro recensito positivamente o negativamente.
    Personalmente, quando assegno le stelline vado molto di "pancia", e quando recensisco cerco di riassumere i punti che mi sono piaciuti e, in una recensione negativa, quelli che non hanno funzionato.
    Parlando di recensioni negative, preferisco leggere quelle in cui mi spieghi che data cosa non ti è piaciuta e perchè, rispetto a quelle in cui affossa un libro senza una motivazione "vera". Peggio ancora, quando demoliscono un libro di un genere che non leggono spesso. Se non leggi romance, perchè devi dare una stellina a un genere che non ti piace? Posso capire che hai voluto provare, ma se sai già che non ti piace, che ti aspettavi??? Difatti, io evito sempre i libri che so già non mi piaceranno, perchè che senso avrebbe parlarne sul blog se so a priori che non fa per me?

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    1. Hai ragione! A me è capitato qualche volta di dare una possibilità a libri che supponevo non mi sarebbero piaciuti. Non per una questione di genere, ma per preconcetti tutti miei. A volte mi sono dovuta ricredere, altre volte invece ho confermato i miei timori. Ma nella recensione ho sempre specificato cosa e perché non mi era piaciuto. Mi sembra il minimo...
      Come dicevo sopra a Dolci, una recensione deve aiutare il lettore a capire se il libro fa al caso suo o no, non è uno sfogo fine a se stesso del recensore. Per quello esistono altri strumenti come Goodreads, ad esempio.
      Mi piacciono poco invece le rubriche nate per demolire i libri e, come dici tu, hanno per oggetto generi che il blogger non ama. Ad esempio il noto #librodimelma della Zodiaco. Simpatica, per carità, ma chi te lo fa fare di leggerti un libro che sai già odierai per poi spararti due ore di riprese video? X°°°D Piuttosto vado a farmi fare un massaggio in una spa...

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    2. Meglio la spa! XD
      Capita anche a me: ultimo esempio con la Douglas. Non mi piace come autrice, ma ho provato a darle una seconda chance e con Punk 57 mi ha stupito in positivo. E nella recensione l'ho specificato, ovviamente. Poi mi capita spesso di leggere recensioni di libri che snobbo per *inserisci motivo random* e magari scopro che mi perdo letture che sono vicine alla mia comfort zone.
      Esatto, mi riferivo a rubriche del genere. Io neanche mi avvicino a un video lungo dieci minuti, figurati due ore U_U Che poi, che cavolo ne parli a fare? Per far aumentare le visualizzazioni? Pubblicità? Guarda che i followers non sono cretini, le capiscono queste cose... così come io capisco se una recensione è forzatamente buona, magari perchè il libro l'hai ricevuto dalla ce/autore o vedi tu.

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    3. Beh, le visualizzazioni ci sono eccome. Me ne sono accorta anch'io, seppur nel mio piccolo, che le recensioni "cattive" (per quanto io possa esserlo, cattiva!) hanno più commenti. Però non ne vale la pena... Ho poco tempo e non posso perderlo per letture che non mi piacciono. Poi ognuno con il proprio tempo e il proprio spazio fa quello che gli pare, eh. Non condivido ma non giudico nemmeno.
      Le recensioni "lecchine" si riconoscono lontane un miglio! XD

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