Titolo: Il giocatore
Autore: J. R. Ward
Serie: The Moorehouse Legacy #2
Genere: CT - Romance
Editore: Harmony Romance (Harper Collins Italia)
Data uscita: 12 agosto (cartaceo, edicola) 20 settembre ebook
Punto di vista: terza persona
Livello di sensualità: caldo
Trama: Spietato potrebbe essere il secondo nome di Gray Bennett. Lui fa parte di quei potenti carismatici e influenti che manovrano Washington, e che tutti ascoltano. Ma il motivo per cui ora si trova a Saranac Lake non è legato al suo prestigioso lavoro come consulente politico. Una difficile questione di famiglia ha sgretolato il cuore indurito dell'incrollabile Gray ed è forse anche per questo motivo che per la prima volta rimane colpito dallo sguardo profondo e conosciuto di Joy Moorehouse. Lui conosce quella chioma infuocata da sempre, da quando da ragazzo si spingeva fino al White Caps, il B&B della famiglia Moorehouse, ma non il suo copro curvilineo e sexy. Sebbene la dolce Joy sia troppo innocente per un cinico come lui, Gray, dopo la cena in cui l'ha rincontrata per puro caso, non può fare a meno di pensarla. Lei è il tipo di donna che merita un uomo amorevole e fedele, tutto quello che lui non è. Nonostante i propositi di Gray di starle lontano, Joy lo invoglia oltremodo ad aprirsi alla donna che è diventata e che sarebbe in grado di renderlo un uomo migliore. Questo fino a quando un segreto tenuto nascosto, lascia Gray di nuovo in balia dei dubbi.
Recensione di Alice:
Zia Ward smette i pantaloni di pelle della Confraternita e veste il pink del romance più classico. Che ve lo dico a fare? Mi è piaciuto. È stato confortante come indossare il pigiama di flanella quando iniziano i primi freddi. Come potete intuire dalla trama, il plot è abbastanza banale: lei innamorata del ragazzo più grande che non l'ha mai notata, fino a quando torna a casa e... cambia tutto. Allora perché mi è piaciuto? Perché questo libro è l'ennesima dimostrazione che la storia più vecchia del mondo diventa interessante se chi la scrive sa il fatto suo.
Joy è una brava ragazza, legata alla sua famiglia e alla propria casa, è stata disposta a rinunciare alle proprie passioni per accudire la nonna e aiutare la sorella a mandare avanti il loro B&B. È dolce ma niente affatto remissiva, ha una sua scala di valori e non si sente una martire per le scelte che ha fatto, non incolta nessuno per le proprie decisioni e rinunce, il che me l'ha resa subito simpatica. La sua cotta per Gray è tenera, all'inizio, ma quando non si tratterà più di guardarsi da lontano, quando i due si avvicineranno, la tenerezza sarà l'ultimo vostro pensiero, perché quello che c'è tra loro è fuoco puro.
Gray lavora a Washington, aiutando i politici che richiedono i suoi servizi ad avere un'immagine immacolata, non importa se bisogna mentire, intimidire o imbrogliare. Insomma, non è il classico principe azzurro dagli stivali immacolati. Lui si è sporcato per bene e inizia ad esserne stanco. Quando poi entra in contatto con la bella e innocente Joy, la sensazione diventa ancora più forte. Fino a quando la sporcizia con cui è abituato ad avere a che fare non macchia anche la sua idea di lei, arrivando a farlo comportare come un vero idiota.
«Ti desidero da impazzire. In questo momento c'è soltanto una cosa che desidero più di te» le sussurrò facendole scorrere lentamente un dito lungo la spina dorsale. «Ed è che ti voglio fuori da me. Fuori dal mio cervello. Fuori dal mio corpo.»
Tranquille, il lieto fine è d'obbligo, ma per arrivarci, sia Joy che Gray dovranno fare grossi cambiamenti, fare i conti con la propria vita ed essere disposti a rischiare grosso...
Che dire dello stile della Ward? La classe non è acqua e con la sua scrittura fluida e immediata, ti fa entrare nella storia fin dalle prime pagine. La caratterizzazione dei personaggi è accurata, anche se un po' stereotipata, ma il romance è anche questo: un abile uso di cliché.
Che dire dello stile della Ward? La classe non è acqua e con la sua scrittura fluida e immediata, ti fa entrare nella storia fin dalle prime pagine. La caratterizzazione dei personaggi è accurata, anche se un po' stereotipata, ma il romance è anche questo: un abile uso di cliché.
Un romance che coinvolge nella sua semplicità, rassicurante, caldo e ben scritto, consigliato a chi ama la Ward e il romance vanilla.
Ciao Alice,
RispondiEliminaconosco la Ward per la saga della Confraternita, ah ah mi piace il tuo commento smette i pantaloni di pelle e veste il pink del romance, perciò sono molto curiosa di leggerla in un'altra versione.
Me lo segno!
Ciao Ali! Hai detto bene, la classe non è acqua e la nostra Ward non è proprio acqua, eheh :D Qualsiasi libro porti il suo nome, finisce nella mia lista di quelli da leggere, quindi è indubbio che lo leggerò. Spero presto, perchè la storia tra Joy e Gray mi incuriosiva già dai cenni leggeri in Il ribelle ^^
RispondiEliminaCiao Susy! Se conosci solo la Ward della Confraternita, aspettati una bella differenza! Qui il linguaggio è completamente diverso e moooolto più classico. Ma la bravura si riconosce lo stesso.
RispondiEliminaCiao Rosa :) Anch'io ero molto curiosa di leggere la loro storia dagli accenni de Il ribelle. Devo dire che mi ha stupita particolarmente una certa scelta nella trama... poi sono curiosa di vedere come reagirai tu a quel punto. Hehehehehe... XD
La serie della Confraternita non era niente male anche se come al solito, alla lunga mi sono scocciata e in alcune cose degenera pure. Però la Ward a scrivere non è affatto male :)
RispondiEliminaCon la Confraternita sto tenendo duro, anche perché uscendo un libro all'anno è facile seguirla. Alcuni libri mi sono piaciuti più di altri, ma i miei preferiti rimangono i primi. Ora ci sono così tante storie intrecciate che ci vorrebbe un diagramma di flusso per non perdersi... XD
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