Cari followers, questo post non sarà un articolo molto serio... è più un modo per condividere con voi quest'esperienza che per me è stata nuova ed entusiasmante. Dovete sapere che sono una persona fondamentalmente asociale e pantofolaia. Datemi un camino, una cioccolata calda e un libro e io sono felice. Oppure datemi un ombrellone in riva al mare, una bibita ghiacciata e un libro e io sono felice. Insomma, mi accontento con poco e tutte le situazioni che escono dalla mia comfort-zone mi creano ansia. Mio marito mi prende in giro perché mi agito anche solo quando devo telefonare per prenotare un tavolo al ristorante. Lo so, sono strana. Per cui quando ho deciso di partecipare al Salone del Libro, sono stata la prima a stupirmi di me stessa. Io? Andare in un posto pieno zeppo di gente, tutta pigiata come sardine? Ebbene sì. L'ho fatto. Complice un invito della Newton Compton che ha organizzato un evento carinissimo, in cui ho avuto l'occasione di intervistare alcune loro autrici. Ma per quello preparerò un breve post in cui riassumerò tutte le novità che ci hanno raccontato, mentre pubblicherò le interviste nei prossimi giorni, quindi restate sintonizzati!
Salone Internazionale del Libro Torino Alberto Angela – Foto di Manuela Marascio |
Quindi lo scopo di questo post qual è? Semplicemente raccontarvi attraverso gli occhi di una neofita com'è questo evento imperdibile per chi, come me, ama i libri.
All'arrivo, sabato verso mezzogiorno, sono subito rimasta colpita dai colori e dalla scenografia dell'ingresso: tanti libri impilati a disegnare il simbolo dell'infinito.
Di gente ce n'era davvero tanta e il caldo era terribile, nonostante fossi in camicia senza maniche. Insieme alla mitica Consuelo del blog Palle di neve di Co, che mi ha fatto da guida visto che lei aveva già esplorato il salone in lungo e in largo il giorno prima, ho ritirato una piantina e una copia del fittissimo programma.
Di gente ce n'era davvero tanta e il caldo era terribile, nonostante fossi in camicia senza maniche. Insieme alla mitica Consuelo del blog Palle di neve di Co, che mi ha fatto da guida visto che lei aveva già esplorato il salone in lungo e in largo il giorno prima, ho ritirato una piantina e una copia del fittissimo programma.
I miei obiettivi non erano molti, il primo fra tutti, entrare alla presentazione di Alberto Angela del suo nuovo libro I tre giorni di Pompei (Rizzoli), è andato subito a monte: l'auditorium era già al completo molto tempo prima dell'inizio del programma, quindi delusissima, ho iniziato a vagare per gli stand, cercando i vari addetti stampa, per poter stringere la mano a persone che conosco solo via e-mail. Ma c'era un tale delirio che mi è andata male pure lì.
Ho evitato accuratamente il firma-copie di Saviano per Mondadori, non si sa mai... c'erano un sacco di agenti ma c'erano molte più persone in coda!
Davvero un fiume di gente e la mia asocialità mi ha spinta verso gli stand più piccoli dove ci sono gli editori minori e lì, sempre grazie a Co, ho conosciuto Francesca e la Dark Zone, un'associazione culturale a fini editoriali, che consiste nel riunire scrittori e, insieme a un team di professionisti (editor, grafici ecc...), pubblicarli ed aiutarli ad arrivare ai lettori.
Mi è sembrata un'ottima idea con un'impronta seria e professionale, quindi penso proprio che mi sentirete parlare ancora di loro!
Davvero un fiume di gente e la mia asocialità mi ha spinta verso gli stand più piccoli dove ci sono gli editori minori e lì, sempre grazie a Co, ho conosciuto Francesca e la Dark Zone, un'associazione culturale a fini editoriali, che consiste nel riunire scrittori e, insieme a un team di professionisti (editor, grafici ecc...), pubblicarli ed aiutarli ad arrivare ai lettori.
Mi è sembrata un'ottima idea con un'impronta seria e professionale, quindi penso proprio che mi sentirete parlare ancora di loro!
Dai piccoli editori ai giganti, subito dopo sono passata a vedere lo stand di Amazon e sono rimasta sbalordita a trovarlo così piccolo e senza nemmeno la vendita dei libri. In compenso però ho trovato del personale gentilissimo che ha risposto a tutte le mie domande, in pieno stile Amazon.
Se con le case editrici mi è andata male, mi è andata benissimo con le colleghe blogger. Ne ho conosciute davvero tante, tantissime! Così tante che non ricorderò mai tutti i nomi e tutti i blog, quindi per non fare figuracce, non tenterò nemmeno di nominarle tutte, però è stato emozionante poter vedere di persona altre ragazze che hanno la mia stessa passione e che vivono la lettura come qualcosa di importante, che arricchisce e unisce. E' stato proprio bello uscire dalla mia tana e abbracciare un po' di bella gente. Ma per fortuna è durato poco! Alle cinque sono scappata a gambe levate e fino all'anno prossimo non se ne parla più!
Nel frattempo ho imparato diverse cose:
- è meglio non andare al Salone nel weekend, perché anche se ci sono gli eventi più interessanti, la folla è davvero impressionante. Quindi se volete visitare gli stand con calma, meglio il giorni infrasettimanali.
- vestirsi comodi e leggeri. Nei padiglioni fa un caldo disgraziato e se non volete ritrovarvi a puzzare come uno stalliere dopo poche ore, meglio mettere una bella maglietta a maniche corte. Le scarpe comode poi sono d'obbligo!
- non importa studiarsi il programma a casa, tanto finirai per vagare senza meta per i padiglioni e agli eventi a cui vorrai partecipare, non riuscirai. XD
- in compagnia è meglio! Grazie alla mia partner Consuelo mi sono proprio divertita e mi sono sentita meno sperduta in quel di Torino.
- fare più foto! Mi sono accorta una volta a casa che ho fatto cinque fotografie striminzite e tutte sfocate. Meno male che ci hanno pensato le altre e mi sto salvando le foto scopiazzandole dai loro profili.
Basta, non vi voglio ossessionare oltre, ci risentiamo presto con le news Newton e le interviste a Daniela Volonté, Anna Premoli e Raffaella V.Poggi.
Stay tuned!
Cara lei *_*
RispondiEliminaMagari l'anno prossimo ci andiamo insieme ;)
Dovete sapere che sono una persona fondamentalmente asociale e pantofolaia---> stai parlando di me, per caso?? *.* Ali, siamo gemelle di intenti, io e te!
RispondiEliminaE comunque tanta invidia, ho mancato anche quest'anno di partecipare al SalTo, magari l'anno prossimo (si, vabbè, dico sempre così, ma prima o poi ci riuscirò!) ^^ Magari ci becchiamo a gironzolare spaesate (tu meno di me) in due XD Un bacione!
@Mira, l'anno prossimo la prendo come un'offesa personale se non ci si trova... XD
RispondiElimina@Rosa, se ce l'ho fatta io, puoi farcela anche tu! L'unione fa la forza, l'anno prossimo ti aspetto, così ci teniamo la mano insieme a Co. Un bacione! ^_^
Che bellissima esperienza deve essere stata, allora adesso aspetto di leggere le interviste :-)
RispondiEliminaUn pò sono come te quindi capisco benissimo il tuo stupore nell'andare in un posto del genere. Conoscere poi non solo le autrice ma anche blogger come noi poi deve essere stato bellissimo.
@Susy: sì, è stato davvero bello ed è valsa la pena trascinarmi fuori dalla caverna. XD Magari l'anno prossimo ci si incontra, chissà! *_*
RispondiEliminaMi piacerebbe tantissimo!!!
RispondiEliminabrutta bestia l'invidia... e io ti invidio per essere andata al Salone.
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