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martedì 26 aprile 2016

Recensione Game of Thrones 6x01 "The Red Woman"


L’attesa è finita. La sesta stagione di Game of Thrones è finalmente arrivata e con lei il primo episodio, quello che ci svelerà le sorti dei nostri personaggi più amati e odiati.
Ricorderete tutti dove eravamo rimasti, ma se non avete una grande memoria, ci ha pensato il riassunto che i nostri amatissimi David Benioff e D.B. Weiss hanno provveduto a fornirci prima dell’episodio vero e proprio.

Così rivediamo ser Loras e la Regina Margaery alle prese con l’accusa di aver saltato troppe lezioni di catechismo, Sansa a cui non piace la salsiccia in fuga con Reek che la salsiccia non ce l’ha più, Brienne che fa la festa a Stannis, Jorah maiunagioiaMormont che ormai dovremo chiamare Mr Roccia, Daenerys che impreca “di Drogo ce n’è uno e tutti gli altri son nessuno”, Myrcella che, scoperto che suo zio è in realtà suo padre, crepa di gioia e di veleno, Arya che voleva diventare nessuno ma preferibilmente con entrambi gli occhi funzionanti, Cersei e la festa della svergognata (Shame, shame! Disonore su di te, disonore sulla tua mucca!), e Jon Snow che non sapeva niente, nemmeno che sarebbe morto e che morto è rimasto.

Finito il riassunto (e le imprecazioni contro Ollybastardodovevimorirenellaculla), tutti in piedi per cantare l’opening con una mano sul cuore e una sul telecomando per aumentare il volume.
Non sei un vero fan di GoT, infatti,  se i tuoi vicini e i quattro isolati che circondano casa tua non sanno che stai guardando l’episodio.

Tutti ricordiamo le ultime parole di zio Martin su Jon Snow ne “La Danza dei Draghi”:
Jon Snow crollò in ginocchio. Trovò a tastoni il manico del pugnale ed estrasse l’acciaio. Nella gelida aria notturna, la sua ferita fumava. «Spettro…» sussurrò. La sofferenza lo inondò. “Colpisci con la parte appuntita.” Quando il terzo pugnale penetrò fra le sue scapole, Jon Snow grugnì e cadde di faccia nella neve. Non sentì mai la quarta lama. Soltanto il gelo…
Nell’ultimo episodio della quinta stagione, però, Spettro non si è visto.
Ma adesso è qui che ulula, geme, chiama il suo padrone che, ahimè, giace morto sulla neve, il sangue che gli fa da lenzuolo rosso, abbandonato dai suoi compagni, tradito dai suoi confratelli.
E’ così che ser Davos trova Jon. 

E mentre quel grassone saputello di ser Alliser fa la sua arringa davanti ai Guardiani, giustificando il suo tradimento e l’uccisione del Lord Comandante davanti al resto dei confratelli, gli amici di Jon, quelli fidati, giurano vendetta sul corpo esangue di quel tontolone che pensava che anche i Bruti fossero degli uomini, mentre Melisandre sta seriamente pensando di cambiare fornitore, perché quel fuoco in cui vede le cose non ne azzecca mai una.

Nel frattempo, Ramsey  “Cuore di panna” Bolton piange la dolce Myranda, il suo unico vero amore per cui intende celebrare un fastoso funerale.
Massì, ormai è morta: cosa c’è di meglio che dare il suo corpo ai cani?
Che uomo Ramsey, il sogno di ogni donna.
Meglio dedicarsi a ritrovare quella zoccola di Sansa che insieme a Reek (ma non era uno privo di attributi?) gliel’ha fatta proprio da sotto il naso.
Sansa per essere una Lady di Grande Inverno, l’inverno lo soffre eccome. Le coccole di Theon la riscaldano ma durano poco: gli uomini dei Bolton sono sulle loro tracce.

Al grido di “uomo a cavallo” (?!) appare un donnone biondo munito di spada: ecco Brienne, imponente e micidiale.

E mentre Podrik rischia di perdere i gioielli di famiglia (sia mai, quelli sono patrimonio dell’umanità!), la battaglia ha fine e Sansa è finalmente sotto la protezione di Brienne di Tarth.

Dopo aver fatto decapitare il suo ultimo parrucchiere, la povera Cersei scopre che l’unico figlio che le è rimasto è quell’orsetto allupato di Tommen. Povera donna, non c’è mai pace per una madre affettuosa e attaccata alla famiglia come lei.

Se non c’è almeno un assassinio con una scena splatter a enfatizzarlo, un fan di GoT si sente spiazzato, abbandonato a se stesso.

Ecco perché dobbiamo ringraziare i nostri cari sceneggiatori che pensano sempre al nostro benessere: anche in questa puntata c’è scappato il morto illustre, ma fatemi dire che questa morte era prevedibile, vista la natura dell’assassino. Una serpe in seno con una coppa D di cui Bronn avrebbe certamente tessuto le lodi.

Volata via Daenerys col suo drago di fuoco, i Figli dell’Arpia hanno preso il potere a Meereen.
Mhysa non è più un nome osannato.  
Chi si cela dietro di loro? Riusciranno Varys e Tyrion a scoprirlo?
E riusciranno i nostri BFF DaarioGoldenAss” e Mr Roccia Jorah a riportare indietro la Regina di fuoco? 
Magari prima che si mettano a fare a gara per chi dei due fa la pipì più lontano, please!
E magari prima che “Drogo 2 la vendetta” finisca di sentire tutta la tiritera dei nomi di Daenerys.

Le ultime scene sono tutte per la Dama Rossa. Dopo averle viste, non riuscirete mai più a guardare Melisandre con gli stessi occhi, parola di Alexandria.

Vi lascio con il promo del secondo episodio, alla prossima settimana!

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