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giovedì 3 dicembre 2015

Città da romance: Parigi


Se vi chiedo qual è la città più romantica del mondo voi cosa mi rispondete? Credo che all'unisono direste Parigi e non potrei darvi torto, perché questa meravigliosa capitale incarna tutto ciò che di rosa e poetico esiste al mondo.

E' stato un po' difficile scegliere di parlare di Parigi visti gli ultimi drammatici fatti, ma una persona saggia mi ha detto show must go on e non posso che darle ragione, perché proprio come New York anche Parigi deve tornare a essere quella di prima.

L'emblema di Parigi è lei, la Tour Eiffel, lascito dell'Esposizione Universale del 1889 che troneggia tra spruzzi di fontane illuminando le notti parigine (quando l'ho vista per la prima volta sono scoppiata a piangere).

Nel 1909 la Torre Eiffel rischiò di essere demolita perché contestata dall'élite artistica e letteraria della città, ma fu risparmiata solamente perché si rivelò una piattaforma ideale per le antenne di trasmissione necessarie alla nuova scienza della radiotelegrafia.

Altro monumento che non potete perdervi è la cattedrale di Notre Dame, uno dei pochi reperti del passato scampato alla Rivoluzione Francese. 

Situata nell'Ile de la Cité che è il cuore della città, è uno splendido esempio di arte gotica con le Gorgoni e il portale che raffigura il Giudizio Universale.

La Basilica del Sacro Cuore sorge sulla collina di Montmartre, è costruita in pietra travertino estratta a Château-Landon in Francia. Questa pietra emana costantemente calcite, che assicura che la basilica rimanga bianca anche con agenti atmosferici e inquinamento.

Montmartre è conosciuto come il quartiere degli artisti. Qui negli anni tra il 1800 e il 1900 hanno soggiornato e prodotto i maggiori artisti dell'epoca: Salvador Dalí, Amedeo Modigliani, Claude Monet, Pablo Picasso e Vincent Van Gogh. 

Ai piedi di Montmartre troviamo Pigallefamoso soprattutto per ospitare il Moulin Rouge e la vita trasgressiva di Parigi (trovate un mare di sexy shop e locali a luce rosse, divertimento assicurato).

Se visitate Parigi una visita obbligatoria va fatta ai musei: il museo D'Orsay, il centro Pompidou e su tutti, il Louvre. Contiene oltre 35000 opere che coprono tutto il mondo e tutte le epoche. La Venere di Milo, la Nike di Samotracia e la Gioconda di Da Vinci. Una volta per tutte: non ce l'hanno rubata, è stato il Maestro a venderlo a Francesco I insieme ad altre opere.

I cimiteri di Parigi sono veri e propri monumenti storici. Il più celebre è quello di Père-Lachaise che è il più visitato tra i punti di interesse turistico della città. Vi sono sepolti personaggi illustri che hanno illuminato il paesaggio artistico di tutto il mondo. Edith Piaf, Simone Signoret, Yves Montand, Oscar Wilde e tantissimi altri. Jim Morrison ha una tomba molto semplice ma molto decorata (fate lavorare l'immaginazione) e vicino c'è sempre un custode, o un gendarme, ammetto di non saperlo, che deve regolare e "moderare" il flusso di visitatori.

Divertirsi a Parigi. A parte i locali di Pigalle, e c'è davvero di che stare allegri, Rue Oberkampf viene considerata come una delle vie ad alta concentrazione di locali di tendenza. Se invece cercate qualcosa di più tranquillo allora dovete ripiegare su Butte aux Cailles, quartiere pieno di locali intimi e rustici-chic. A Les Furieux potrete ascoltare musica rock, metal, punk e gotica bevendo assenzio fino alle 5 del mattino (ma scordatevi di incontrare Toulouse Lautrec).


Curiosità su Parigi.

Se siete dei podisti e vi trovate a Parigi allora dovete proprio partecipare al Gran Biscotto. Non ha niente a che vedere con il prosciutto, ma si tratta di percorsi a U.

Parigi val bene una messa. Sì, ma che vuol dire? Alla fine del 1500 Parigi fu messa a ferro e fuoco in una sanguinosa guerra, La guerra dei tre Enrichi, per decretare il nuovo monarca. Vinse Enrico di Guisa che era protestante e che si dovette convertire al cattolicesimo. Fu lui a pronunciare la celebre frase.

La porta centrale della Cattedrale di Notre Dame è anche chiamata Porta del Diavolo, perchè si dice che sia stata creata da Satana in persona. Nei primi anni del XIV secolo, i canonici commissionarono le serrature e le cerniere ad un giovane e ambizioso fabbro di nome Biscornet che accettò subito questa occasione d'oro. Subito dopo, Biscornet si rese conto che il lavoro era massacrante e le dimensioni delle serrature erano troppo grandi per la sua piccola fucina. A quei tempi, Satana era una figura ricorrente nelle conversazioni e nell'immaginario collettivo, e così il giovane fabbro decise di fare appello ai suoi servizi. Si recò così nei bassifondi dell’île Saint Louis alla ricerca del re degli inferi. Con il suo sangue firmò un patto che gli assicurò di riuscire a completare il lavoro in tempo per l'inaugurazione in cambio della sua anima. Il giorno dell'inaugurazione, le porte non si aprivano. É stato a colpi di esorcismi e acqua santa che finalmente si riuscì a entrare nella Cattedrale, poco tempo dopo Biscornet morì. Si dice che sulla sua tomba, al cimitero degli innocenti - dove oggi si trovano les Halles, il suo fantasma apparisse cantando strane e oscure invocazioni sataniche. Oggi soltanto la porta laterale di sinistra che affaccia sulla piazza conserva le serrature originali.

La leggenda del barbiere sanguinario. Nel 1387, un pasticciere rinomato per i suoi gustosi pasticci di carne si era messo d'accordo con il barbiere con cui aveva il negozio confinante. Il sanguinario barbiere sgozzava i propri clienti e li trascinava direttamente nella cantina del pasticciere attraverso un passaggio nascosto della sua bottega.Un giovane studente tedesco che alloggiava nell'antico Convitto della Cattedrale di Notre-Dame fu una delle vittime del barbiere. Il cane del giovane studente abbaiò e pianse per molti giorni e molte notti la morte del suo padrone davanti il negozio, insospettendo ed allarmando gli abitanti del vicinato, scoprendo così la macabra attività criminale dei due commercianti che alla fine furono arrestati e condannati al rogo.

Alla prossima città da romance...

Parigi è come un oceano. Gettateci una sonda e non ne conoscerete mai la profondità. Provatevi a percorrerlo, a descriverlo: per quanto sia grande la cura che mettereste nel percorrerlo, nel descriverlo, per quanto siano numerosi e interessanti gli esploratori di questo mare, vi si ritroverà sempre un luogo vergine, un antro sconosciuto, fiori, perle, mostri; qualcosa d’inaudito, insomma, dimenticato dai subacquei visitatori letterari.

Honoré de Balzac










2 commenti:

  1. forse sono io quella strana (sicuramente è così haha) ma se mi chiedessero la città più romantica io risponderei barcellona non parigi...ma sono gusti haha!!

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  2. Hahaha! Beh, il romanticismo è così soggettivo che non posso dire nulla. E poi a Barcellona non ci sono stata, quindi... XD

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