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mercoledì 21 ottobre 2015

Chiacchiere cinematografiche: Southpaw-L'ultima sfida; Dove eravamo rimasti; Sicario; Io e lei; Black Mass

Southpaw-L'ultima sfida
DATA USCITA: 02 settembre 2015
GENERE: Drammatico
REGIA: Antoine Fuqua
SCENEGGIATURA: Kurt Sutter
ATTORI: Jake Gyllenhaal, Rachel McAdams, Naomie Harris, Forest Whitaker, Rita Ora, 50 Cent, Beau Knapp, Victor Ortiz, Miguel Gómez, John Cenatiempo, David Whalen
FOTOGRAFIA: Mauro Fiore
MONTAGGIO: John Refoua
MUSICHE: James Horner
PRODUZIONE: Escape Artists, Fuqua Films, Riche Productions
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: USA
DURATA: 123 Min

Trama: Detroit ai giorni nostri. Billy "The Great" Hope (Jake Gyllenhaal) è un campione di boxe. E' un "southpaw", un pugile mancino, dallo stile aggressivo e brutale. E' all'apice della sua carriera, ha una moglie che adora, Maureen (Rachel McAdams), e una figlia piccola. L'incontro con il suo rivale Miguel "Magic" Canto cambierà la sua vita per sempre. Durante una violenta rissa Maureen viene uccisa e da quel momento l'esistenza di Billy è sconvolta: la sua carriera è finita, la figlia è affidata ai servizi sociali. Billy deve ricominciare dal nulla, con l'aiuto e gli insegnamenti del vecchio pugile Tick (Forrest Withaker). Giorno dopo giorno inizia la dura risalita...

Commento di Vins:
Mi è piaciuto. Sono due ore che non ti pesano però forse mi aspettavo qualcosina in più. Dei film che ho visto di Fuqua, praticamente mi è piaciuto davvero solo "Training Day". Però, a parte il suo modo di girare e la fotografia sempre un po' "sporca e crepuscolare" (che c'è anche in questo film), ha sempre messo un qualcosa di suo anche dal punto di vista della storia: questo film è invece abbastanza classico nella sua evoluzione dalle stelle, alla caduta, alla rinascita. E' una sorta di dramma melò, per così dire.

Mi è piaciuto che non sia stato messo tutto sul piano sportivo degli incontri. Fuqua si diletta giusto con qualche piccolo manierismo, tipo alcune riprese in soggettiva che..."prendono a cazzotti la telecamera" con tanto di spostamento a desta o sinistra in base ai colpi ricevuti.

Per il resto la vicenda umana, sebbene appunto molto classica, mi è piaciuta e mi è parsa trattata con la gusta intensità, ma ricorda facilmente altri film dello stesso genere tipo Million Dollar Baby o anche Rocky II.

Jake Gyllenhall non mi è dispiaciuto sebbene io sia sempre "in attesa" di un suo vero e proprio exploit. Molto tipico ma nella parte Forest Whitaker e direi azzeccato anche 50 Cent. Poco ruolo ma tanta solita bellezza per Rachel McAdams: bella anche nella parte di moglie un po' appariscente e un tantino "ghiozza" (tipo l'intimo leopardato).



Dove eravamo rimasti
DATA USCITA: 10 settembre 2015
GENERE: Drammatico
REGIA: Jonathan Demme
SCENEGGIATURA: Diablo Cody
ATTORI: Meryl Streep, Kevin Kline, Mamie Gummer, Rick Springfield, Sebastian Stan, Audra McDonald, Doris McCarthy, Charlotte Rae
FOTOGRAFIA: Declan Quinn
MONTAGGIO: Wyatt Smith
PRODUZIONE: Clinica Estetico, TriStar Pictures
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
PAESE: USA
DURATA: 101 Min

Trama: Nel film Meryl Streep è Ricki, una rockstar che dopo aver dato tutto per realizzare il sogno di diventare una celebrità del rock&roll, decide di ritornare a casa per recuperare il rapporto con la sua famiglia. Ad interpretare la figlia della popolare chitarrista è Mamie Gummer, figlia di Meryl Streep anche nella realtà.

Commento di Vins:
Il film è carino, mi è piaciuto. Ovviamente non si tratta di una regia di Jonatham Demme, tipo Il silenzio degli innocenti o The Manchurian candidate, ma ricorda, in chiave però più leggera, Rachel sta per sposarsi, di cui pare una sorta di ipotetico remake.
Anche qui il tema è quello di un parente un po' scomodo, dati i trascorsi. Trascorsi che vengono affrontati dando un certo spessore alla trama per arrivare ad una sorta happy-ending, che in fondo non lo è del tutto, con redenzione e riscatto solo parziali.

Protagonista assoluta è Meryl Streep: non penso ci sia un ruolo che lei non sappia interpretare e questo film ne è l'ennesima prova. Per me, ha saputo miscelare al meglio la parte della cantate rock "nostalgica" e un po' svitata, senza per questo renderla una caricatura. Ruolo minore ma comunque importante e, come al solito, ben interpretato per Kevin Kline. Interessante anche l'interpretazione di Mamie Gummer, figlia della Streep anche in realtà. 

In un film in cui l'altra protagonista è la musica, direi che è azzeccatissimo anche il ruolo dato a Rick Springfield, così come quello degli altri membri della band, tutti veri musicisti. Musica che mi è piaciuta molto. Le cover delle canzoni famose sono orecchiabili e qualcuna fa anche sorridere, tipo la ricerca di "modernizzazione" del gruppo della Streep coverizzando Lady Gaga. Altre hanno un testo significativo per alcuni momenti topici del film. Apprezzabilissima, per me, la Streep che ha fatto rimandare l'inizio delle riprese per migliorare come cantante e chitarrista. E si sente.

Sicario
DATA USCITA: 24 settembre 2015
GENERE: Drammatico, Thriller
REGIA: Denis Villeneuve
SCENEGGIATURA: Taylor Sheridan
ATTORI: Emily Blunt, Josh Brolin, Jon Bernthal, Benicio Del Toro, Jeffrey Donovan, Raoul Trujillo, Maximiliano Hernández, Daniel Kaluuya, Dylan Kenin, Julio Cedillo
FOTOGRAFIA: Roger Deakins
MONTAGGIO: Joe Walker
MUSICHE: Jóhann Jóhannsson
PRODUZIONE: Black Label Media, Thunder Road
DISTRIBUZIONE: 01 Distibution
PAESE: USA
DURATA: 121 Min

Trama: Al confine tra Stati Uniti e Messico, in una zona dove non esiste la legge, Kate, un'agente dell'FBI idealista è arruolata da un agente del governo in una task force d'elite impegnata nella sempre più difficile guerra al traffico di droga. Guidati da un consulente dal passato discutibile, la squadra parte per una missione segreta che costringerà Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui credeva, per poter sopravvivere.

Commento di Vins:
Di questo regista avevo visto solo il per me ottimo Prisoners. Di questo film, poi avevo sentito parlare molto bene, sicché non nascondo che ero parecchio carico di aspettative. Non dico di essere rimasto deluso, ma forse mi aspettavo un qualcosina in più.

Il film è fatto bene. Mi ha fatto pensare ad altri film simili girati altrettanto bene (The Green Zone, Zero Dark Thirty...). In quelli si trattava di guerra e di una in particolare. Qui siamo invece nell'abbastanza classico, oltre che ancestrale problema dei cartelli della droga al confine tra USA e Messico. I temi sono simili: un nemico responsabile di indicibili efferatezze che sembra incarnare un male nascosto difficile da debellare, le crisi di coscienza nel decidere se seguire sempre le vie legali o un più efficace machiavellico fine che giustifica i mezzi, i compromessi sulle soluzioni più appropriate per arginare il problema.

Quando ho sentito un paio di critici affermare che il personaggio interpretato da Emily Blunt non aveva nulla da invidiare alla fosteriana Clarice Starling de Il silenzio degli innocenti, un po' ho storto il naso... Secondo me non siamo a quei livelli, né per sceneggiatura né per interpretazione, ma devo dire che comunque la Blunt mi ha piacevolmente colpito. Sarà che, bellissima come sempre, ero abituato a vederla in ruoli sicuramente diversi da questo, ma mi ha colpito come sia riuscita a calarsi nella parte risultando assolutamente credibile. Lungi da me affermare il classico e maschilista concetto della donna troppo bella per certi ruoli. Dico solo che non l'avevo mai osservata in queste vesti e che, sebbene mi avesse già dato modo di sospettare di un certo talento in altri casi, non l'avevo mai vista a questi livelli, forse.
Bravo anche Josh Brolin, come del resto un po' tutti gli altri attori. Ma la parte del leone la fa Benicio Del Toro in un ruolo cucito, con tanto di ricamo, su di lui.

Io e lei
DATA USCITA: 01 ottobre 2015
GENERE: Commedia, Drammatico
REGIA: Maria Sole Tognazzi
SCENEGGIATURA: Maria Sole Tognazzi, Francesca Marciano, Ivan Cotroneo
ATTORI: Margherita Buy, Sabrina Ferilli, Fausto Maria Sciarappa, Domenico Diele, Ennio Fantastichini, Alessia Barela, Massimiliano Gallo, Anna Bellato, Roberta Fiorentini
FOTOGRAFIA: Arnaldo Catinari
PRODUZIONE: Indigo Film
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
PAESE: Italia
DURATA: 97 Min

Trama: Federica e Marina vivono insieme da diversi anni. Vengono da percorsi diversi, hanno caratteri e modi di vita differenti, discutono e si amano discutendo come tutte le coppie del mondo. La loro storia d’amore è a un punto di svolta. Proprio quando Marina pensa che ormai si possano considerare una coppia stabile, Federica mossa da una serie di accadimenti entra in crisi. E comincia a porsi delle domande. Con chi vorrebbe dividere la propria vita? Chi è che ama veramente? E lei davvero, chi è? Una commedia d'amore vera, passionale, quotidiana e molto combattuta, come una piccola battaglia in cui vince solo chi sa lottare per la felicità. A patto di capire dove sia...

Commento di Vins: 
Non conosco molto i film di Maria Sole Tognazzi, quindi non so bene come mai io fossi un po' scettico all'idea di andare a vedere questo film. Forse il tema delicato, non facile da trattare senza scadere nella banalità o magari trattato in modo troppo pesante.
Ammetto che la regia è un po' stile "fiction Rai", ma il film mi è decisamente piaciuto. E' carino, ben fatto a mio modo di vedere e che centra quello che penso fosse il suo obiettivo, ovvero raccontare in modo normale una storia d'amore e le vicissitudini che può incontrare.
Non siamo al livello di La vita di Adele dove, per esplicita intenzione del regista, non si affrontava, se non in una breve sequenza, il tema della discriminazione sessuale. Lì c'era proprio l'intento di mostrare una fase della vita di una ragazza in modo quasi documentaristico.

La Tognazzi, invece, solo vagamente ispirata dall'idea de Il vizietto nel quale aveva recitato il padre, affronta non tanto il tema della discriminazione, quanto quello della normalità di una relazione, a prescindere dall'orientamento sessuale di chi ne è protagonista.
Lo fa in modo abbastanza classico ponendo le due protagoniste in due modi diversi: Sabrina Ferilli sicura di se stessa e della loro storia; Margherita Buy più dubbiosa, ex-moglie e mamma che spesso riversa sugli altri i propri dubbi.
Tra le due ho preferito sicuramente la Buy, anche se forse si tratta di una scelta facile, dato che il suo è il personaggio più problematico. Ma il personaggio della Ferilli ha, secondo me, un'importanza fondamentale nell'alleggerire l'atmosfera del film con battute in romanesco che mi hanno strappato più di una risata.

Molto adatta, secondo me, la scelta di girare un film casto (se di scelta si tratta). Non ci sono scene di sesso tra le protagoniste, così da evitare sia la critica di aver voluto solleticare gli interessi pruriginosi del pubblico, sia evitare proprio il pubblico desideroso di vedere solo quell'aspetto più materiale della storia.
Ho letto invece che molti critici, pur definendo il film carino, hanno affermato che il sesso sia l'elemento mancante: è vero che, in questo modo, il lato passionale della relazione devi un po' immaginartelo... Ma secondo me è tutta questione di scelta o no, ed eventuali sue motivazioni. Se è stata dettata dai motivi di cui sopra, non capisco queste critiche. Se è stato fatto per evitare censure, voci ecc..., che avrebbero allontanato una certa fetta di pubblico, magari il discorso cambia un po'.


Black Mass- L'ultimo gangster
DATA USCITA: 08 ottobre 2015
GENERE: Azione, Drammatico
REGIA: Scott Cooper
SCENEGGIATURA: Scott Cooper
ATTORI: Johnny Depp, Joel Edgerton, Sienna Miller, Benedict Cumberbatch, Dakota Johnson, Rory Cochrane, Kevin Bacon, Adam Scott, Corey Stoll, Peter Sarsgaard, Jesse Plemons, Julianne Nicholson, Jeremy Strong
FOTOGRAFIA: Masanobu Takayanagi
MONTAGGIO: David Rosenbloom
PRODUZIONE: Warner Bros., Cross Creek Pictures, Grisbi Productions
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
PAESE: USA
DURATA: 122 Min

Trama: Boston (1970), l'agente dell'FBI John Connolly (Edgerton) persuade il gangster irlandese James "Whitey"Bulger (Depp) a collaborare con l'FBI per eliminare un nemico in comune: la mafia italiana. Il dramma racconta la vera storia di questa alleanza che permise a "Whitey" di eludere l'applicazione della legge, consolidare il potere, e diventare uno dei gangster più spietati e potenti nella storia Boston.

Commento di Vins:
Non mi è dispiaciuto sebbene mi aspettassi un qualcosina di più. Non conosco molto questo regista, del quale si dice un gran bene sebbene sia solo al suo terzo lungometraggio e che come attore non sembra aver convinto più di tanto finora. Concordo però sul fatto che il taglio del film sia più documentaristico che personale.
Non so se sia una scelta oppure no: il film sembra basarsi più che altro sulle prove, sui fatti dimostrabili (emblematici i titoli di coda coi veri filmati) affrontando a piccole dosi, invece, le vicende magari più personali di Bulger (vedi situazione familiare che, ad un certo punto, scompare del tutto dall'analisi del film dopo il suo doloroso epilogo).

Tutto questo non impedisce comunque che venga fuori un bel film. Per forza di cose vi sono echi di altri film dello stesso genere, Quei bravi ragazzi per dirne solo uno, ma credo che vi sia un certo merito nell'aver schivato il pericolo più grande. Se si mettono nella stessa frase le parole "Boston", "Mafia", "Gangster", "FBI" e "Informatore", il film che immagino venga subito alla mente è The Departed - Il bene e il male (di Scorsese proprio come Quei bravi ragazzi). Il pericolo di farne una copia, bella o brutta, era concreto visto che si affrontano appunto gli stessi temi, anche se ovviamente questo film giova del fatto di essere basato su una storia vera.

Il cast è decisamente importante e mi è sembrato tutto all'altezza del compito. Peccato per lo spazio ridotto di Benedict Cumberbatch che riesce comunque a dimostrare il suo valore. Johnny Depp torna finalmente ad un ruolo importante, che gli consente di far vedere abbastanza il suo talento: visto il trucco per calarsi nel ruolo di Bulger, si potrebbe pensare all'ennesimo ruolo più che altro da maschera, ma la parte richiede invece un'interpretazione che gli riesce, a mio modo di vedere.
Però è Joel Edgerton ad avermi colpito di più con un'interpretazione intensa e non facile come si potrebbe immaginare e che, a mio modo di vedere, ha rubato a volte la scena al vero protagonista del film.
Parte piccola e abbastanza anonima per Dakota Johnson, lanciata dalle 50 Sfumature. Il ruolo è abbastanza ridotto, ma c'è almeno una fase del film in cui avrebbe potuto lasciare una traccia emotiva importante. Cosa che, a mio modo di vedere, le è riuscita poco.


Fonte dati tecnici e trame: www.comingsoon.it 

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