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sabato 19 settembre 2015

Recensione di After Come mondi lontani di Anna Todd (After #3)


Titolo: Come mondi lontani
Autrice: Anna Todd
Serie: After #3
Protagonisti: Tessa e Hardin
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 316
Data di pubblicazione: 8 settembre 2015 
Livello di sensualità: media
POV: Prima persona alternata


Trama: La vita di Tessa non è mai stata così complicata. Nulla è come lei pensava che fosse. Né la sua famiglia. Né i suoi amici. L'unico su cui dovrebbe poter contare, Hardin, sembra sempre pronto, con il suo carattere scontroso, a rovinare tutto. Non appena scopre l'enorme segreto che lei gli ha nascosto, diventa furioso e, invece di provare ad essere comprensivo, cerca di ostacolarla in tutti i modi. Così, mentre la partenza per Seattle si avvicina, per Tessa è arrivato il momento di fare una scelta e affrontare la più dolorosa delle domande: Hardin sarà mai in grado di cambiare per lei? Tessa sa che lui la ama e farà di tutto per proteggerla, ma c'è una bella differenza tra non poter vivere senza una persona e amarla. La spirale di gelosia, rabbia e perdono che li lega è esasperante. Eppure Tessa non ha mai provato niente di così intenso per qualcuno, nessun bacio è mai stato così eccitante né un'attrazione così irrefrenabile. L'amore finora è bastato per tenerli insieme. Ma il bisogno che provano l'uno per l'altra sarà più forte di tutti gli ostacoli?


COMMENTO:
Quando non si ha più nulla da dire, quando è necessario aggiungere semplice acqua per allungare il brodo, bisogna fermarsi. Eppure per motivi misteriosi, in fondo neppure tanto misteriosi basti pensare alle regole del mercato, spesso accade proprio il contrario. After ne è un esempio.

Il primo libro mi aveva tenuta incollata alle pagine, ansiosa di arrivare sino alla fine per sapere cosa caspita avrebbe combinato Hardin. Il secondo mi ha annoiato e ho arrancato verso l'epilogo, barcamenandomi tra siparietti sterili e ripetitivi. 

Il terzo... è davvero difficile raccontare il nervoso, la rabbia che ho provato durante la lettura. In più di un'occasione mi sono fatta violenza per proseguire la lettura e in alcuni momenti ho desiderato scagliare il reader contro il muro, poverino.

Da dove proviene tutta questa irritazione? Dal fatto che il rapporto tra Hardin e Tessa non è evoluto in alcun modo, impantanandosi nell'incapacità di comunicazione che non riesce ad andare oltre il sesso. Lei è rimasta il solito zerbino buono solo per pulire la suola delle scarpe, Hardin è irritante più di un dito in un'occhio, indisponente e immaturo. E' impensabile basare le trame di ben tre libri sulle stesse dinamiche: Tessa la buona che perdona e accetta qualunque torto. Hardin il cattivo che non è in grado di gestire la rabbia, di esternare i propri sentimenti.

Senza contare che anche questa volta la Todd ha pensato bene di lasciare Tessa all'oscuro di qualche segreto, lasciando intendere che Hardin ne avesse combinata un'altra delle sue, anche se per superare la bastardata del primo libro ce ne vuole!

L'elemento introduttivo di questo romanzo, ciò che lo diversifica dagli altri, è il ritorno del padre di Tessa nella vita di sua figlia. Un padre che è la proiezione di ciò che Hardin potrebbe diventare se non abbandonerà la via dell'autodistruzione che ha intrapreso anni prima. Inoltre la Todd ha sparpagliato vari indizi durante la storia per anticipare la svolta che Hardin dovrebbe avere nel prossimo capitolo della serie.

Chi è veramente questo ragazzo arrabbiato con il mondo? Un alcolizzato malato di sesso? O un uomo intelligente e talentuoso?

Proseguirò con la Todd perchè ormai sono decisa a trovare l'elemento che ha distinto questa serie mediocre da tante altre saghe simili, ma visto il percorso discendente intrapreso dalla storia mi approccerò alla lettura senza particolari aspettative.



Il mio giudizio è

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