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lunedì 12 giugno 2017

Recensione Lolita in Love di Pamela Geroni


Titolo: Lolita in Love
Autore: Pamela Geroni
Pagine: 234
Data di uscita: 29 maggio 2017
Editore: self-publishing
Genere: young adult, romance, gotico
Narrazione: prima persona, pov femminile
Livello di sensualità: basso

Trama: Avere diciassette anni non è facile, soprattutto se vivi a Fort Rose, dove non succede nulla, e ti chiami Rainbow Day come me. Lo so, non dire niente: l’idea del nome è stata di mia madre, una fotografa hippy con più sogni che buon senso. La vedo poco, da quando mi ha piantata qui con mio fratello e mio padre. Non che veda molto anche lui, dato che sembra aver messo radici nel suo ufficio. Per fortuna a salvarmi ci sono il cinese che consegna a domicilio, le storie che scrivo e Chloe, la mia migliore amica, alla quale racconto tutto. O… quasi.
Okay, ho un segreto, ma a te posso dirlo. Nell’armadio, accanto alla divisa scolastica, nascondo la mia collezione di abiti Lolita. Vestirmi così mi fa sentire bene, ma lo faccio solo quando sono da sola, nella mia camera o nel parco abbandonato vicino a casa.
Proprio lì, qualche giorno fa, ho incontrato un tipo strano, Tristan, una specie di stalker col piercing al sopracciglio che non la smetteva di farmi domande. Ha preso bene le mie riposte da stronza, comunque. L’ho rivisto, e mi è piaciuto, ma se lo cerco di giorno sembra che non esista. E se me lo fossi inventato? Se fosse solo un sogno, una creazione della mia mente? Grandioso, Rainbow, sei messa così male da aver bisogno di un innamorato immaginario. Patetico. Un momento… ma chi ha parlato d’amore?

Recensione di Alice:

È quando trovo questi gioiellini che ringrazio il self-publishing di esistere. È vero, nel self si trova un sacco di porcheria, ma se sai come muoverti, è più difficile prendere una cantonata. Personalmente, se applico questi passaggi:
1. esamino la copertina. Si vede immediatamente che è fatta in casa o non sfigurerebbe neanche in libreria? Se la risposta è la seconda, allora potete supporre che a) l'autore crede nel suo lavoro ed è stato disposto a investirci; b) così come ha curato l'esterno, potrebbe aver curato il contenuto. La copertina di questo romanzo mi ha colpita subito, perché non è solo bella ma è anche molto comunicativa.
2. leggo la sinossi. È curata, senza errori di ortografia e incuriosisce senza raccontarti metà romanzo? Oppure è raffazzonata, con la punteggiatura messa a caso e poco accattivante? Se ci troviamo nel primo caso, è un ulteriore punto a favore della professionalità dell'autore. La sinossi di questo romanzo è perfetta, non solo stilisticamente, ma ti invoglia a scoprire di più, stimola la curiosità.
3. scarico l'estratto gratuito. Se l'autrice è una stata abbastanza sveglia da curare sinossi e cover, la prova del nove la offrono sicuramente le prime pagine del romanzo. È scritto in italiano corretto? Si legge fluentemente senza inciampare continuamente nella punteggiatura o nei refusi? Questo è il minimo sindacale, ma non è sufficiente. La narrazione è avvincente? I personaggi bucano le pagine e vengono descritti in modo credibile? O hai l'impressione di leggere su carta una telenovelas anni '80? 
Ecco, Lolita in Love ha superato alla grande tutti questi passaggi, mi ha incuriosita con la cover, mi ha intrigata con la sinossi e mi ha definitivamente conquistata con l'estratto.

Rainbow è una ragazza di diciassette anni molto interessante, prima di tutto perché è intelligente e sarcastica, due qualità che adoro nelle protagoniste, ma anche perché ha un hobby singolare: il lolita. Che cos'è? Lasciamolo spiegare a Rain:
La prima cosa da sapere è che non bisogna mai, mai confondere il lolita con la protagonista del romanzo di Nabokov. È una moda molto pudica, che copre il corpo, anziché esibirlo, e il termine allude a qualcosa di carino e innocente, non sexy. È una sorta di rivisitazione dello stile vittoriano e rococò, e si caratterizza per le forme infantili o comunque modeste. [...] Quello che amo del lolita è il sogno che incarna: un mondo innocente, perduto, romantico e fanciullesco.
Rainbow sceglie il lolita in un momento in cui il suo mondo è andato in frantumi e ha perso l'innocenza e la fiducia nel prossimo tipici della fanciullezza. Sua madre, una donna irrequieta e un po' figlia dei fiori (non per niente l'ha chiamata Rainbow!) ha lasciato lei, il fratellino e il padre, distruggendo la loro famiglia. 
Rain ha trovato la valvola di sfogo nel lolita, la distrae, la rasserena, la allontana dalla realtà e la porta in un mondo che è tutto suo e di nessun altro. Infatti la ragazza indossa gli abiti che acquista online solo tra le quattro mura della sua stanza. O quasi... Sì, perché quando l'inquietudine si fa troppo forte, allora sgattaiola fuori di casa, di notte, e va in un parco poco lontano da casa.
La scorsa estate per la prima volta sono stata colta da una specie di febbre. Mi sedetti sul balcone, a game incrociate, con il mio taccuino in grembo. Ma non era ancora abbastanza. Forse fu la luna piena a rendermi inquieta: era una notte così luminosa. Una di quelle notti che anziché celare segreti invitano a svelarli, sussurrandoti desideri che fino a quel momento non sapevi di possedere. Mi trovai a uscire di casa nell'ora del sonno profondo, perché rimanere ancora un solo istante mi avrebbe fatta impazzire.
È una di quelle sere che Rain, mentre si dondola su un'altalena nel parco, a notte fonda, che per la prima volta si rende conto di non essere sola. Questa scena è esilarante e decisamente credibile. Terrore, uno spray al peperoncino e una grassa risata. Per sua fortuna, la persona nel parco non è un maniaco, ma un ragazzo della sua età, carino e con la battuta pronta, che la osserva con uno sguardo che sembra capirla, quando è lei per prima che non si capisce più, che non sa più chi è. La ragazza tranquilla e insignificante, che va a scuola in jeans e maglietta, o quella che indossa stravaganti abiti frou frou? 

Lo strano incontro con Travis innesca qualcosa dentro Rainbow, che inizia a farsi delle domande, sulla propria vita, sulle proprie maschere, su come è cambiata come amica, come figlia e come sorella. Mi è piaciuto molto come l'autrice l'ha caratterizzata, è un personaggio originale e interessante, è intelligente e matura, pur rimanendo coerente con la sua età. Infatti, in tutto questo vortice emotivo, il pensiero fisso va a lui, come sarebbe per ogni adolescente.
Cosa so, di lui, in effetti? Nulla, se non che mi fa sentire come una casa con tutte le finestre e le porte aperte, anche quelle che conducono in stanze in cui non è mai entrato nessuno. È così che funziona? Alcune persone si affannano per trovare il modo di entrare, senza riuscirci mai; altre sembrano avere la chiave in tasca e vi accedono senza alcuno sforzo. Mi fa sentire vulnerabile. Mi spaventa. 
Travis, che incontra solo nel parco, di notte. E poi nei sogni. Nei sogni? Forse...

Non voglio anticiparvi altro della storia, in cui la protagonista assoluta è Rainbow. Perché sì, Lolita in Love è anche una storia d'amore, ma è soprattutto la storia di una ragazza, della sua crescita e della sua rinascita, in un certo senso. Ho apprezzato moltissimo anche il legame indissolubile che la lega alla sua migliore amica, così diversa da lei. Così come ho apprezzato il modo in cui viene gestito il rapporto con la madre. 

Lo stile dell'autrice è impeccabile e mi ha conquistata totalmente. Ha un lessico vario e preciso, che rendono la lettura un vero piacere. Mi ha ricordato lo stile di alcune autrici americane, una tra tutte Rainbow Rowell. Sono inseriti con molta naturalezza diversi riferimenti alla letteratura sia classica che contemporanea, che arricchiscono il romanzo. I personaggi e le vicende sono gestiti in modo credibile, la parte emotiva e psicologica non è solo abbozzata, ma ben approfondita, e il lieve tocco di fantasy non rovina l'armonia dell'insieme, ma aggiunge una nota fantastica che ho gradito e ben si sposa con lo stile dell'autrice, ricco di immagini evocative e sognanti. 

In conclusione, Lolita in Love è un romanzo scritto davvero molto bene, con dei personaggi interessanti e originali, che escono dagli schemi a cui lo young adult ci ha abituato ultimamente. Una storia emozionante e profonda, che a tratti spinge a riflettere a tratti diverte con la spensieratezza dell'adolescenza. Consigliato a tutti, anche e soprattutto ai giovanissimi. 
Quattro stelle 

2 commenti:

  1. E' vero Alice alcune volte si trovano vere chicche tra le autrici poco conosciute e mi fa piacere sapere che questo è uno di quei libri che andrebbe letti anche se l'autrice non è famosa

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    Risposte
    1. Susy è scritto benissimo! Anche se è un romanzo d'esordio, si sente che l'autrice ha dimestichezza con la scrittura. Te lo consiglio.

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