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mercoledì 2 novembre 2016

Recensione Usheen di Naike Rør
(Serie R.U.D.E. #2)


Titolo: Usheen
Autrice: Naike Rør 
Serie: R.U.D.E. #2
Editore: autopubblicato
Data di pubblicazione: 26 ottobre 2016
Pagine: 555 (kindle edition)
Genere: contemporaneo
Punto di vista: terza persona
Livello di sensualità: alto 

Trama: 
«Ognuno di noi può essere tutto e niente, può essere vita o morte, odio o amore, può essere finzione o realtà. Tu, Ryana, cosa credi di essere stata per Usheen Doherty?»

Il controllo sulle proprie emozioni è una necessità, per Ryana Murphy.
La sua esistenza è scandita da regole ben precise, almeno finché Samuel McQueen, reporter con una passione per gli alcolici, irrompe nella sua vita portando con sé dubbi e agghiaccianti sospetti sul passato della famiglia Murphy.
Vivere a Derry, in Irlanda del Nord, non è facile; tra quelle strade, spesso è il credo religioso a fare la differenza. Usheen Doherty indossa una divisa, mentre percorre i quartieri intrisi del sangue di una guerra solo apparentemente sedata e rincorre la giustizia con metodi non sempre convenzionali. Qualcuno pensa che combatta dalla parte sbagliata, altri credono che la sua missione sia legittima. Solo Usheen sa quale sia la verità.
Sotto la sottile pioggia irlandese, Ryana e Usheen incroceranno i loro destini, lotteranno una contro l’altro per reclamare la vendetta che da anni bramano, fino a illudersi di averla vinta. Le varianti al loro piano saranno numerose, i tranelli insidiosi e la verità brutalmente distorta.

Recensione di Alice:
Appena ho letto la trama di questo romanzo, ho capito che doveva essere mio. La cover davvero bella non ha fatto che rafforzare questa determinazione. Irlanda del Nord? Lotta armata? Inchieste giornalistiche? Vendetta? Un soldato e una ballerina di danza classica? C'erano tutti gli ingredienti per un romanzo di quelli belli corposi, interessanti e con un livello di adrenalina bello alto. Così è stato.

Dopo una premessa doverosa (ma forse un po' troppo particolareggiata), vediamo Ryana Murphey, una ex ballerina di danza classica di venticinque anni con un debole per il controllo, vestire i panni di Samedi Thompson e volare a Londonderry per cercare di incastrare i poliziotti che hanno indirettamente provocato la morte del padre.
Nella sua mente è stampata a fuoco l'immagine di uno dei più giovani: capelli rasati, atteggiamento strafottente e la canna di un fucile puntata direttamente alla sua testa, mentre trascinavano via il padre, quando lei aveva solo dodici anni. La giustizia è quello che ha in mente, ma sarà la verità quello che otterrà. E non solo...

Usheen Doherty è un personaggio complesso, ho fatto molta fatica a capirlo, perché ad ogni pagina mostrava un volto diverso: il poliziotto cattivo, il fratello amorevole, il figlio snaturato, il collega leale, il vicino invadente e spaccone, l'uomo dedito a una causa, l'amante rude (o R.U.D.E.?). Ma Usheen è tutto questo: un uomo forgiato da un'infanzia al limite della sussistenza, abituato ad essere circondato dalla violenza e dalle ingiustizie, consapevole che a volte i sacrifici vanno fatti, anche se fanno male. Parecchio.

Anche Ryanna è difficile da decifrare con immediatezza. Ha un carattere portato alla dedizione, a volte fino all'eccesso. Il suo desiderio di perfezione l'ha portata a danneggiare il proprio corpo e la propria carriera, infrangendo i suoi sogni. Quando tutto sembrava sfuggire al suo controllo, l'ha ritrovato nel posto più insospettato. Dominazione dal basso. Lascerò a voi scoprire cosa intendo. La ragazza non manca di spina dorsale e lo dimostrerà con il suo braccio di ferro con Usheen. Ma le cose sono troppo grandi anche per lei e con uomini come lui è pericoloso, davvero pericoloso, scherzare.
L'ambientazione mi è parsa accuratissima, per quanto le mie conoscenze sull'Irlanda del Nord si limitino a qualche film e documentario (ah sì, e alla serie Tv The Fall, la guardate? No? Fatelo. Conoscerete un Jamie Dornan che quello delle 50 sfumature vi sembrerà una controfigura).
Ma tornando a Londonderry (se Usheen mi sente chiamarla così mi fucila), l'autrice l'ha dipinta a tinte forti e vivide, con dettagli che l'hanno resa reale davanti ai miei occhi, con tanto di vie, quartieri e negozi. Lo studio che c'è stato alla base è evidente e sicuramente è un punto di forza del romanzo.

Altro punto di forza è la trama. Difficilmente inquadrerei questo romanzo come un romance puro. Sì, l'amore c'è, ma sboccia lentamente e rimane sempre sul filo del rasoio, tanto che fino alla fine non si capisce dove si trova il confine tra finzione e realtà. Inoltre la parte suspense è ben presente, così come la parte narrativa della condizione socio-politica dell'Irlanda del Nord. Insomma, l'intreccio di generi lo rende interessante e originale, rispetto al panorama che offre al momento il romance più classico. 

Lo stile dell'autrice è diretto, tagliente, duro, quasi mascolino, che se da un lato mi è piaciuto, dall'altro mi ha lasciato indifferente in alcune scene che avrebbero dovuto essere ad alto impatto emotivo. Dà il meglio di sé, a mio parere, nei dialoghi tra commilitoni. La squadra di cui Usheen è a capo è come una famiglia e il cameratismo che traspare dai loro botta e risposta è maschio, ironico, volgare, a volte crudo e per questo appare ancora più vero. Qualche imprecisione formale l'ho trovata, ma essendo una copia ARC che doveva ancora essere finita di editare, non ne tengo conto nella valutazione finale, visto che immagino sarà stata corretta. Trovo anche che un alleggerimento delle sotto-trame avrebbe conferito più ritmo al romanzo, che in alcuni punti risulta un po' rallentato.

Per concludere, consiglio questo romanzo a chi si è stancato della solita storia di miliardari e verginelle, a chi ha voglia di qualcosa di diverso e che non si sconvolge davanti a qualche scena di violenza o di un erotismo rude. 
Quattro stelle

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