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venerdì 13 maggio 2016

Recensione L'amore diverso di Fleur du Mar

Titolo: L'amore diverso
Autrice: Fleur du Mar
Serie: autoconclusivo
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 12 maggio 2016
Pagine: 260
Genere: erotic romance

Trama: Edward Huffington, barone di Hallwick è un avvocato di nobili origini, egocentrico e annoiato da una vita che gli ha offerto tutto ciò che potrebbe desiderare, senza dargli realmente nulla. È attratto sia dagli uomini che dalle donne, traendo piacere nel guardare gli amplessi dei suoi amanti.
Virginie Baynes è una ragazza insolita e disinibita. Adottata da una ricca nobildonna all’età di sedici anni, alla morte di quest’ultima si vede annullare l’adozione. Forte e caparbia, disillusa e curiosa, attrae Edward per la sua bellezza singolare e l’intrigante sensualità.
L’incontro tra i due è sconvolgente. Virginie, affascinata dalle pratiche erotiche cui viene introdotta, scopre una nuova dimensione della sessualità. L’uomo, d’altro canto, si sente per la prima volta profondamente attratto da qualcuno anche a livello emotivo. Incapace di gestire quei nuovi sentimenti, s’illude di mantenere un certo controllo provando a condividere Virginie con i suoi amanti abituali. La donna però lo sorprende, ribaltando i ruoli e rendendolo dipendente e geloso. Inizia così un gioco di prevaricazione e potere, ma è davvero solo un gioco? O nasconde qualcosa di più?

Recensione di Estelle:

Il bisogno e la privazione generano il dolore; 
per contro la sicurezza e l’abbondanza 
provocano la noia.

Ho bisogno di un aforisma per parlare di questo libro e  Schopenhauer calza a pennello per spiegare chi, e cosa, sia Edward Huffington, barone di Hallwick. Titolo pomposo e altisonante, benchè la baronia non si collochi negli strati più alti della nobiltà inglese.  
Poco importa, perchè questo uomo è ricco, potente, affascinante e può avere tutto ciò che desidera, nei modi che più gli aggradano: case principesche, amicizie prestigiose, uno stuolo di persone ansione di compiacerlo e di prostarsi ai suoi piedi pur di ricevere la sua approvazione. 
I rapporti con la sua famiglia sono basati sull'apparenza e la superficialità, ancorati a schemi vittoriani duri da sradicare. Anni di assoluto servilismo da parte di tutti coloro che lo circondano, neppure ci trovassimo in pieno medioevo, hanno creato un uomo annoiato, solo e dedito al vizio. Fino a quando neppure il vizio riesce a distoglierlo da un'apatia che cresce in lui ogni giorno di più, e dalla quale non ha più la forza di salvarsi.

Virginie è tutto ciò che Edward rifugge, o meglio, ignora. Non è appariscente, non appartiene al suo mondo, ma soprattutto non lo considera. Stiamo parlando di un uomo abituato all'adulazione, che quando si guarda allo specchio vede un dio sceso in terra e che vuole essere trattato di conseguenza. Viginie, con quel corpo androgino, lo sguardo indifferente e il disprezzo verso la nobiltà finisce per affascinarlo, tanto da convincerlo a condurla nel suo mondo fatto di perversioni e giochi estremi.

"Sembra un ragazzino" bisbigliò quando Edward gli fu accanto.
"E a te piacciono i ragazzini?" Domandò suadente al suo orecchio, portandosi alle sue spalle e sostituendo la mano di Jimmy alla sua.
"Sì, che Dio mi perdoni" 

Un capanno di caccia e uno stalliere impertinente, Jimmy, faranno da cornice ideale per l'iniziazione di Viginie, che si inoltrerà in quel sottobosco di perversioni con giocosa innocenza, trasformandosi da pedina  in burattinaio. Edward le cadrà letteralmente ai piedi, stupefatto e soggiogato dalla novità e dalla freschezza rappresentata da Virgine.

 "Mi vuoi bene, Vi?"domandò dopo un lungo silenzio, angosciato da quel che aveva fatto e dalle conseguenze di quel gesto.

E poi c'è l'altro, il terzo, colui che è antagonista e protagonista insieme. William, innamorato di Edward, ma che subisce la fascinazione di Virginie. Che per Edward si farà torturare, ma che si prostra ai piedi di lei, bagnandoli con lacrime di pentimento, in un rito di purificazione che è sacrificio e dolore, espiazione e rinascita.

In un'Inghilterra in bilico tra vecchi archetipi e una modernità che puzza di borghesia, assistiamo a un triangolo amoroso, alla nascita di un'amicizia, alla realizzazione di un sogno. Fleur du Mar, con la sua solita maestria, ci conduce per mano all'interno di tre anime diverse  tra loro, ma profondamente connesse. Una donna che sa cosa vuol dire privazione e sacrificio e un uomo che, al contrario, non si è mai visto negare nulla. Virginie che trova soddisfazione nelle piccole cose, Edward  che imparerà ad apprezzare anche quello che non ha apparente valore. Infine, il dolce, insicuro, tormentato William, che durante la storia vestirà i panni di carnefice prima e vittima poi, contendendo lo scettro di personaggio principale a Edward.
Ho amato moltissimo questo romanzo. Ho assistito alla sua nascita, ai suoi cambiamenti, alla sua maturazione. Ho visto i personaggi prendere forma, li ho sentiti dentro. E' una storia che parla di sentimenti, ma anche di formazioneChe ci mostra i danni di un'educazione sbagliata e superficiale, ma anche come l'amore disinteressato e sincero riesca a sanare ferite ormai cicatrizzate.

E' una storia di sesso, eppure non si trovano parole volgari o descrizione sfacciate. C'è un erotismo sottile, che mostra le emozioni e non mosse e anatomia. E' sensualità raffinata, che parla del piacere dell'anima, prima che del corpo. Si viene risucchiati in una torbida pozza di lussuria, di peccati e sensi di colpa, fino a che l'amore non riesce a illuminare le zone più ombrose di un animo che vuole essere salvato.

Conturbante e profondo, L'amore diverso, con i suoi personaggi sfaccettati e una trama originale, non può che catturare e far riflettere. E sperare che la storia non finisca qui...
Cinque stelle
Altri romanzi di Fleur du Mar:

Bruciare (recensione)

Trama: Sono sincera, fatico a descrivere questa storia. Vi farà piangere, ridere, restare col fiato sospeso, vi farà riflettere, forse vi farà innamorare di Ethan, Lydie, James e Judith. Quattro individui completamente diversi tra loro, quattro vite che portano dietro di loro passati ingombranti, pregiudizi da sfatare, paure da vincere. Quattro persone che loro malgrado s’incontreranno, si scontreranno, si ameranno e forse, alla fine, troveranno un compromesso agli strani casi della vita. 
Perché la vita può giocare brutti scherzi, può far avverare desideri che pensavi di volere e che poi scopri di non volere più, può costringerti a fare scelte che normalmente non avresti mai fatto. 
La vita è un gioco e in questo gioco talvolta si può rimanere scottati. 
Ogni capitolo viene introdotto da un brano poetico o musicale che rappresenta il filo conduttore e l’anima del capitolo stesso. I due protagonisti principali della storia sono Lydie, una giovane traduttrice di romanzi ed il suo vicino di casa Ethan, un ragazzo difficile, costretto agli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di droga. I due, travolti da una passione che va oltre la loro volontà, si troveranno a dover rivedere la loro vita, il loro passato, le loro relazioni con gli altri personaggi, nel momento in cui Lydie scopre di aspettare un bambino, la cui paternità potrebbe essere attribuita al fidanzato ufficiale, James, con il quale convive da due anni, o l’amante Ethan, col quale ha un rapporto burrascoso e violento. A travolgere completamente i personaggi, sovvertendo l’ordine delle cose e mischiando ancor più le carte, sarà una scoperta ancor più dolorosa da parte di Lydie. Il Caso imprevedibile spingerà tutti i personaggi a mutare a loro volta, investendo perennemente nei sentimenti che il tempo ha rafforzato.

Questione di gusto (recensione)

Trama: I protagonisti di questo romanzo sono Erik e Laura, due persone che in comune hanno solo un appartamento nello stesso elegante palazzo.
Erik vive al 6° piano, è uno scanzonato fotografo che ha avuto per casa il mondo ed è abituato ad "assaggiare la vita" usando tutti e cinque i sensi.
Laura vive al 5° piano, è una donna in carriera, sessualmente frustrata, vegana dalla nascita per scelta materna, che vive tra ansiolitici e attacchi di panico.
Complice un blocco in ascensore i due s’incontrano e si scontrano, visti gli stili di vita decisamente opposti. Erik, scandalizzato all'idea che qualcuno dalla nascita non abbia mai provato cibi basilari come la carne, il pesce o le uova, proporrà a Laura di assaggiarli virtualmente, ascoltando la descrizione che ne farà lui. Nessuno dei due immagina che questi sette assaggi prenderanno una piega ben diversa, andando al di là del cibo. Le loro anime verranno messe a nudo, entrambi finiranno per affrontare le loro paure e per scoprire qualcosa di più su loro stessi e sui loro desideri.
Sette cibi... sette assaggi... un unico filo conduttore... il Gusto.

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