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giovedì 14 gennaio 2016

Recensione I tuoi occhi sono qui di M.S.



Titolo: I tuoi occhi sono qui
Autore: M.S.
Serie: autoconclusivo
Editore: autopubblicato
Data di pubblicazione: dicembre 2015
Pagine: 192
Punto di vista: terza persona
Livello di sensualità: medio-alto

Trama: Una storia d'amore intensa, struggente, per vedere oltre quello a cui ci troviamo di fronte ogni giorno.
Giò non ha più un volto. Non incontra più nessuno, non vuole essere giudicata per quello che è diventata, per il mostro che è di fronte agli occhi di tutti.
Dave è un’oculista che ha perso la voglia di andare avanti, di cercare la felicità. Non si conoscono e l’unica motivazione che li tiene ancorati alla vita sono i loro figli. Solo dalla loro spontaneità nasce il primo incontro tra i loro genitori: “Le persone ferite si curano meglio a vicenda”.
Tutti portiamo delle maschere, tutti abbiamo dei segreti che ci hanno reso quello che siamo. Tutti abbiamo la pelle diventata più dura, pronta a subire altre ferite. Solo pochissime volte si incontra la persona capace di vedere oltre la maschera, oltre il segreto, oltre la dura scorza cresciuta nel tempo. Ma la domanda è una sola: avremo il coraggio di vedere questa bellezza? 

Recensione:
Se ci seguite da un po', saprete che ho un debole per i protagonisti imperfetti, magari anche con qualche handicap fisico. Questo non perché sia una sadica, ma perché essendo "normale", leggere queste storie stimola la mia empatia, mi mostra il mondo con altri occhi, mi arricchisce. L'inconveniente è che, se l'autore non è molto abile, si può scadere facilmente nel patetico o si può banalizzare temi che vanno affrontati con sensibilità e profondità. Inizialmente, quando ho letto le prime pagine di questo libro, ho avuto paura di essere incappata proprio in questo. Ma con lo scorrere delle pagine ho avuto modo di cambiare idea.

Come la vicenda ha inizio, lo potete leggere qui sopra, nella trama. Giò era una donna bellissima, che usava il proprio aspetto fisico come un'arma. Quando, a causa di un'incidente, il suo visto è rimasto tremendamente sfigurato (e quando dico tremendamente non sto esagerando, non stiamo parlando di una piccola cicatrice...) il suo mondo si capovolge. Penso che sia l'incubo di ogni donna. Di certo è uno dei miei. La sua reazione è chiudersi in casa e lasciare fuori il mondo, così che nessuno debba vederla ed etichettarla come il mostro che lei si sente. 

Queste prime pagine, per quanto ben scritte, non mi hanno coinvolta emotivamente. Non ho sentito il dolore di Giò, non mi è entrato dentro, non ho sofferto con lei, non ho provato i suoi sentimenti. Li ho letti, ma sono rimasti lì, sulla pagina. E c'è poco da fare, è questione di sensibilità personale, quindi prendetela con le pinze, non può essere una critica oggettiva, ma è solo un parere soggettivo.  

Devo dire che ho iniziato a vivere davvero la storia quasi a metà libro e tramite il diario di Dave, attraverso il racconto della sua storia d'amore con la moglie, che ora non c'è più. Il loro primo incontro, su quel treno, tanti anni prima, divisi dalla barriera linguistica e da una barriera visiva, eppure più vicini di quanto si fossero mai sentiti prima con un altro essere umano. La loro storia mi ha emozionata. E' ricca di metafore e fa riflettere.

Questa parte ha fatto da ponte per le mie emozioni, così che sono riuscita ad apprezzare anche la vicenda del presente, quella di Giò e di Dave. Mi ha aperto la strada e il cuore anche a questi due esseri umani, perfetti nella loro imperfezione, che trovano la via per gettare le proprie maschere e ritrovare se stessi. Il percorso è più difficoltoso per Giò, la quale non riesce a distinguere tra la propria faccia e la propria persona, nel suo insieme: poiché il suo viso è mostruoso, lei stessa è un mostro.

Un romanzo che spinge a profonde riflessioni, con una vicenda che non può non emozionare. Eppure l'approccio è stato difficoltoso per me. Lo stile di scrittura è ottimo, non ho trovato errori, ciò nonostante ha faticato ad arrivarmi al cuore. Forse in alcuni punti si ripetevano dei concetti con troppa insistenza, cosa che tende ad innervosirmi. O forse non vengono approfonditi a sufficienza i sentimenti di Giò, non si va molto oltre alla sua considerazione di non essere più attraente, mentre penso che le implicazioni di un volto sfigurato siamo molto più sfaccettate e profonde.

Un libro a cui avrei assegnato tranquillamente quattro stelle, se non fosse stato per questi dettagli che mi hanno tenuta a una certa distanza da una storia che aveva le potenzialità di farmi a pezzi, lentamente e dolorosamente, per poi ri-assemblarmi sull'onda della speranza. Un romanzo che, in ogni caso, merita di essere letto.

Il mio voto è:

2 commenti:

  1. Ciao Alice,
    anche a me piacciono certi tipi di protagonisti e questa storia sembra molto bella. Se come dici i dettagli non fanno perdere la lettura, ci faccio un pensierino

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  2. Ciao Susy ^^
    Quello che non mi è piaciuto è così personale che tu potresti anche non notarlo, quindi se la storia ti ispira, secondo me dovresti provare a leggerla. :)

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