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lunedì 21 dicembre 2015

Recensione La favola di Thea di Alessia Esse (Serie Nel cuore di New York #2)



Titolo: La favola di Thea
Autore: Alessia Esse
Editore: Autopubblicato
Serie: Nel cuore di New York #2
Data di pubblicazione: 15 dicembre 2015
Pagine: 301
Punto di vista: prima persona (Thea)
Livello di sensualità: alto

Trama: Lei pensa che lui sia un cafone.
Lui pensa che lei sia superficiale e frivola.
Non potrebbero essere più diversi.
Non potrebbero essere più attratti l'uno dall'altra.
In apparenza, Thea Harrison vive una favola: la sua carriera è in ascesa, i suoi amici l’adorano, e un folto esercito di fotomodelli è pronto a regalarle notti di sesso passionale. Negli ultimi cinque anni, infatti, la ventisettenne è diventata una delle fashion blogger più richieste e apprezzate al mondo. 
Thea tocca il cielo con un dito quando riceve un invito per partecipare al Gala annuale del Metropolitan Museum. Si tratta del coronamento di un sogno, e di un’opportunità professionale senza pari. 
È al museo che Thea conosce Mordecai Reed, un ragazzo cinico e scorbutico che non si fa problemi a dirle ciò che pensa. Nonostante questo, tra i due nasce un legame sorprendente, che cresce quando Thea si rende conto che lei e Mordecai non sono così diversi come sembra. 
Ma la ragazza sa che aprire il suo cuore vorrebbe dire rivelare a Mordecai un segreto nascosto per anni. Un segreto capace di distruggere tutto ciò che lei ha costruito a New York. 
Finora Thea è stata brava a fingere. Riuscirà a farlo ancora, quando Mordecai le farà dubitare della maschera che indossa? E cosa accadrà quando il passato tornerà a minacciare la sua nuova vita? 
La favola di Thea è un romanzo autoconclusivo. Dato il contenuto di certe scene, la lettura è consigliata ad un pubblico adulto. 

Recensione:
Seguo Alessia Esse dal lontano 2008, quando pubblicava fanfiction nel fandom di Twilight su EFP. Le sue storie mi colpivano per la loro quotidianità e il loro realismo, ma anche per la loro sensualità. Quando ha pubblicato la trilogia di Lilac ho ballato di gioia sulla scrivania, pensando di sapere cosa mi sarei trovata tra le mani. Non è stato così. La serie di Lilac era completamente diversa da qualsiasi cosa avessi mai letto di suo. Distopia allo stato puro, uno stile duro, schietto, serio. L'ho amata ancora di più. Quando poi ho letto che stava lavorando su una serie contemporanea ad alto tasso erotico, mi è sembrato quasi di tornare a casa. E' stato così? Sì, ma anche no. Perché le qualità che apprezzavo nelle storie di Alessia sono rimaste, ma se ne sono aggiunte altre, perché la scrittura è come un buon vino. Se c'è la materia prima di qualità, con gli anni migliora.

Dopo questa lunga premessa (se siete ancora svegli!) passiamo a parlare del romanzo in questione. La favola di Thea è un contemporary romance con una bella dose di erotico, ma senza esagerare. L'ambientazione, come dice il nome della serie, è quella preferita da tantissime autrici, sia italiane che straniere: New York, la Grande Mela. Questa città, che prima o poi spero di visitare, è la co-protagonista della storia e viene tratteggiata abilmente dall'autrice, costituendo uno scenario particolareggiato e vivido che ho apprezzato molto. 

Thea, come potete leggere dalla trama, è un'affermata fashion blogger che vive tra sfilate di moda, servizi fotografici e party esclusivi. Quando viene invitata al Gala del Metropolitan Museum, si può dire che le sia stato consegnato un pass per accedere all'Olimpo dei grandi. Rappresenta la consacrazione della sua carriera, la cima della vetta che per anni ha scalato con determinazione e impegno. 

E' proprio al MET che Thea incontra Mordecai, un inserviente delle pulizie, che la guarda dall'alto in basso e che, con un'occhiata, crede di aver capito tutto di lei. Per lui non esiste nulla di più frivolo della moda e, di conseguenza, del lavoro di Thea. La disprezza apertamente, ma allo stesso tempo le fa notare che non dovrebbe importarle quello che lui pensa di lei. Quelle poche frasi e l'aspetto decisamente attraente del ragazzo la turbano profondamente, portandola a pensare continuamente a lui.

Non voglio svelarvi altro della trama, ma, come potete immaginare, a questo primo incontro ne seguono altri. Il fatto di essere così diversi, li porta a mettersi in discussione, a cercare di capirsi a vicenda, ad andare oltre le apparenze. Perché se Mordecai porta sulle spalle un pesante bagaglio e lo lascia capire più o meno apertamente, anche Thea nasconde un doloroso, enorme segreto, e lo fa con una determinazione che sfocia nella disperazione. Un segreto che può distruggere tutto ciò a cui lei tiene più al mondo: il suo presente, il suo mondo ordinato e luccicante, il successo faticosamente conquistato. Ma è davvero questo ciò che conta nella vita? Possiamo dire di avere una vita se è costruita nella menzogna? Se tra noi e i nostri amici c'è sempre una distanza di sicurezza? E' possibile amare davvero qualcuno che non sa chi sei? E lui può amare te?

La forte attrazione reciproca non permetterà loro di allontanarsi, anche quando la loro razionalità si metterà in mezzo. L'autrice ci regala delle scene sensualissime, disinibite, eleganti e schiette allo stesso tempo. Mordecai e Thea vivono apertamente e senza tabù la loro sessualità, proprio come dovrebbe essere in qualsiasi coppia. Vi dico solo tre parole: vibratore d'oro. Leggete questo romanzo e poi riparliamone...

Intorno alla storia principale, si muovono i protagonisti che abbiamo già incontrato nel libro precedente, La tentazione di Laura, e nella novella Desiderio di Natale. Due personaggi che ho adorato? Nate e Seth. Anche qui vi dico, leggete e poi ne riparliamo.

Se vi chiedete perché non ho dato il punteggio massimo a questo romanzo, è esclusivamente per un mio gusto personale. Alessia Esse ha uno stile molto pulito, lineare, serio. Mentre io ho un debole per i romance con una certa dose di umorismo e ironia, che possono trattare argomenti drammatici come quelli che si affrontano ne La favola di Thea, ma che alternano anche momenti frizzanti, che allentano la tensione emotiva. Non dico che la narrazione sia pesante, tutt'altro, alcuni dialoghi mi hanno fatto ridere e ogni volta che compariva Seth Geronimo Wilkinson c'era da mettersi le mani nei capelli. Ma... ne avrei voluto di più! Il mio tenero cuoricino ne aveva bisogno, per compensare il dolore di alcuni passaggi.

Consiglio questo romanzo a chi ama le storie romantiche, tormentate, vere e niente affatto scontate, con dialoghi che scavano a fondo nel cuore e nella mente, personaggi caratterizzati in modo perfetto e originale e che non disdegnano una sana dose di erotismo.

Il mio voto è: 

Curiosità: il nome Mordecai deriva dal nome ebraico Mardocheo, che ha diversi significati, tra cui anche penitenza, espiazione, ma anche guerriero. Penso che sia particolarmente azzeccato. Ho chiesto all'autrice perché abbia scelto questo nome così inusuale e voglio condividere con voi la sua gentilissima risposta:
"Mordecai si chiama così in onore di suo nonno paterno (il padre del defunto Raymond), che a sua volta era stato chiamato Mordecai in onore di Mordecai Brown, un giocatore di baseball famoso non solo per la sua bravura, ma anche per il fatto che aveva solo tre dita nella mano che usava per lanciare.
Il significato ebraico che hai trovato è una felice coincidenza che ho notato dopo aver scelto il nome, un personalissimo omaggio al Mordecai Green de L'avvocato di strada, uno dei miei libri preferiti di John Grisham, e al Mordecai di The Royal Tenenbaum, il film di Wes Anderson (un falco che ad un certo punto del film spicca il volo sulle note di Hey, Jude, dei Beatles)."

2 commenti:

  1. Bellissima recensione, e come hai detto tu, la pensiamo allo stesso modo ^^ E non sapevo del significato del nome Mordecai, e direi che ci calza a pennello!
    Devo assolutamente recuperare la trilogia di Lilac, perchè adoro lo stile di Alessia e tra i distopici che ho letto solo uno, Il racconto dell'Ancella della Atwood, è quello che mi ha colpito di più. Chissà che Alessia non mi convinca ancora! ;)

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  2. Grazie Rosa! ^^ La trilogia di Lilac te la consiglio. E' diversa dai soliti distopici e dal secondo libro prende una piega ancora più inaspettata, anche sotto il profilo romantico. Inoltre ci ritrovi la peculiarità di Alessia, cioè infilare ragionamenti profondi in ogni dove. :*

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