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mercoledì 11 novembre 2015

Recensione Glitch di Mirya (Wired #1)



Titolo: Glitch
Autore: Mirya
Serie: Wired #1
Editore: autopubblicazione
Data di pubblicazione: 1 Novembre 2015
Pagine: 517
Punto di vista: terza persona
Livello di sensualità: alto


Trama: A partire dalla generazione 3.0, gli esseri umani si sono abituati a essere quasi sempre connessi al web, tramite il portale installato nella nuca. Ma alcuni di loro sono davvero sempre connessi, e possono accedere a un’altra realtà virtuale, in cui si trova la loro altra anima.
Considerati pericolosi dal resto dell’umanità, i Wired vivono nascosti e sono educati in scuole nascoste, dove imparano a gestire i loro poteri e i loro Alter.
Leanne non sapeva di essere una Wired impura, finché non ha percepito la sua Alter.
Caleb ha sempre saputo di essere un Wired puro, nato e cresciuto per onorare il DNA della sua famiglia.
Il loro odio dura da più di quattro anni.
Il loro amore è appena iniziato.
E tutto il Mondo Connesso scommette contro di loro.

Recensione:

Aspettavo questo libro come pochi altri. Ho letto qualsiasi cosa sia uscita con il nome di Mirya scritto sopra. La seguo da anni, da quando pubblicava su EFP fanfiction che a volte superavano in bellezza i libri originali a cui erano ispirati. Lo dirò adesso per dovere di cronaca e poi basta, perché voglio parlare di questo libro come se fosse un'opera del tutto originale uscita 8 giorni fa. In realtà è una rielaborazione di una fanfiction uscita alcuni anni fa dal titolo "Succo di zucca". L'ho letta e amata, ma il libro che ho appena finito di leggere è talmente rielaborato e arricchito che è praticamente qualcosa di totalmente nuovo. Lo dico solo per chi magari bazzicava da quelle parti e magari ci rimane male se prende il libro e poi vi riconosce qualcosa di già letto. Io ve l'ho detto. Ora passiamo alle cose serie. Ho così tanto da dire su questo libro che temo di scrivere un poema epico. Omero, mi fai una pippa. (Con tutto il rispetto.)

Il Casino Nobile - Edificio principale, con aule e spazi comuni
La storia inizia senza tante introduzioni o spiegazioni. L'autrice ci catapulta in un'ambientazione fantascientifica spiegandoci giusto lo stretto indispensabile e solo man mano che la storia procede. Per questo motivo inizialmente ho provato un certo senso di smarrimento, disorientata da questo mondo così diverso dal nostro. Ma d'altra parte, spiegare tutto per filo e per segno fin da subito, avrebbe appesantito la narrazione, secondo me, quindi approvo incondizionatamente questa scelta narrativa.

Bioparco - Serra OGM
La popolazione umana si divide tra Sconnessi e Connessi (o Wired). Gli Sconnessi sono esseri umani "normali" che, in un mondo del 2372, futuristico ed iper-tecnologico, per accedere al mondo virtuale, hanno bisogno di utilizzare un connettore, o portale, che viene innestato sulla nuca sin da piccolissimi.
I Wired, invece, non hanno bisogno del connettore e hanno delle abilità particolari, in particolare sono dotati di un Alter, cioè un'entità virtuale dentro di loro. Sugli Alter tornerò più avanti, sia perché sono un concetto molto interessante, sia perché non ho le idee molto chiare su di loro. 

Fortezzuola - Sezione Gold
I Wired sono potenti e temuti, per questo la popolazione viene tenuta all'oscuro della loro esistenza. Per questo vivono nascosti e solo quando raggiungono i 14 anni vengono mandati in scuole speciali e segrete. Ma le distinzioni, in questo mondo creato dall'autrice, non finiscono qui: anche tra i Wired esistono delle "classi sociali".
Ci sono i Gold, che sono Wired da generazioni, i primi a sviluppare un Alter. Si tramandano il dono da padre in figlio e potremmo paragonarli a una classe nobiliare. Poi ci sono i Beta, i quali derivano da sperimentazioni umane e quindi non sono "mutati" autonomamente. Per questo motivo hanno i più disparati difetti genetici e vengono, ovviamente, guardati con disprezzo dai Gold. Potremmo paragonarli alla borghesia. Poi c'è il popolino, se non la feccia: i Glitch, la nuova generazione di mutati, i figli di Sconnessi che hanno sviluppato un Alter per caso, quelli che non si sa bene cosa diventeranno, l'anomalia non ancora classificata. L'errore.

Casina di Raffaello - Sezione Beta

La trama si dipana su due assi temporali. A capitoli alterni, ci viene raccontato presente e passato. Il primo capitolo ci introduce nel presente, quando Leanne Ramsey, una Glitch, la studentessa modello del quarto anno, la più intelligente della scuola, si accorge di essere stata avvelenata con un nanofluido, di cui non conosce l'origine né la tipologia.
L'unico che può aiutarla è il solo studente più bravo di lei nella materia di Particelle (che sarebbe la nostra Chimica, per intenderci). Ovviamente non poteva essere che Caleb Webster, la sua nemesi nonché un Gold. Tra loro ci sono quattro anni di conflitti, di disprezzo, se non di odio. Stranamente, il ragazzo è disponibile ad aiutarla e, pur trattandola con la solita freddezza e sufficienza, la aiuta ad esaminare il nanofluido.

Casino dell'Orologio - Sezione Glitch
Ma cosa c'è davvero tra i due? Ciò che li divide è solo la differenza tra i loro DNA? L'autrice ricostruisce questo strano rapporto, saltando indietro nel passato di circa quattro anni e raccontandoci non solo il loro primo incontro, ma anche tutto quello che succede da quel momento in poi, fino a ricongiungersi con il presente. Ci racconta di come per Leanne e i suoi genitori sia stato un trauma scoprire il suo essere una Wired. Il conflitto interno che la dilania rispetto la sua Alter. La sua solitudine, il suo desiderio di rivincita, la sua caparbietà, il suo orgoglio, la sua determinazione.

Un personaggio femminile straordinario, Leanne, che trova finalmente degli amici quando arriva ad Upgrade, la scuola Wired che ha sede a Roma, più precisamente nel complesso di Villa Borghese. Un contrasto straordinario che mi ha fatta impazzire, quello tra i luoghi antichi e la storia così futurista. Vi metto qualche immagine che potrebbe aiutarvi a visualizzare meglio le vicende e gli spazi in cui si svolgono.

Leanne
Vediamo così, giorno per giorno, formarsi il suo rapporto con Adam Freebody, Felicity e Gregory Dunn, Edelweiss e Beniamino. E i loro Alter. Un gruppo compatto di amici leali, che nei seguenti quattro anni vedranno la loro amicizia messa alla prova più volte e in modo drammatico. Personaggi estremamente vividi e tridimensionali. Li ho amati tutti, uno per uno, per motivi diversi, così come sono diversi tra loro. Ma ammetto che ho un debole per Edelweiss, anche se ho paura di quello che l'autrice ha in serbo per lei...
"Perché Edelweiss ha delle paure come tutti ma non ha paura della paura e non permette agli altri di averne."
"Non posso cambiare il colore dei miei capelli. Non posso cambiare il colore dei miei ricordi. E' tutto bianco, quando chiudo gli occhi. Non posso cambiare mia madre. E allora riempio tutto di colori."
Tutti i fili della complessa trama che Mirya intesse con abilità, portano al presente e a quel nanofluido. Portano a Leanne Ramsey e Caleb Webster. Insieme. Ma portano anche a qualcosa di molto più grande. Perché la storia si ripete sempre. E dove c'è diversità, c'è sempre discriminazione e razzismo, e dove c'è razzismo c'è sempre violenza, e dove c'è violenza purtroppo spesso si arriva alla guerra. Perché il cattivo c'è, e anche se compare poco, fa parecchia paura...

Caleb
Nel caso non si fosse capito, Glitch è un romanzo ricco in tutti i sensi, come attesta anche la sua lunghezza. Una storia che cattura, che sorprende, che quando pensi di aver capito tutto, quando credi di averne esplorato ogni angolo, ti apre un'altra porta e ti dimostra che no, non avevi capito niente. Proprio

A questo si aggiunge lo stile dell'autrice che, pur continuando ad essere molto personale, ha perso alcuni piccoli spigoli che avevo notato nei libri precedenti. Come la ridondanza a volte eccessiva di certi concetti. O sentir trapelare nei dialoghi tra i personaggi, la voce dell'autrice. Non ho notato queste caratteristiche in Glitch e quindi mi sento di rilevare un miglioramento ulteriore in uno stile già superbo.

Dovete sapere che ho una certa fissazione per la punteggiatura. Spesso trovo libri con punteggiatura inesistente o, al contrario, messa a casaccio, della serie più ce n'è meglio è. Mirya invece è stata in grado di farmi digerire i suoi lunghissimi periodi (uno praticamente lungo quanto metà pagina) usando talmente bene la punteggiatura da renderli fluidi e leggeri. Praticamente un miracolo.

Se non ho ritrovato i difetti, ho ritrovato invece tutti i pregi che mi hanno fatto amare i suoi precedenti romanzi. Il modo in cui con poche, accuratamente selezionate parole, riesce a far comprendere alla perfezione un intero complesso concetto, o una intera complessa emozione, o una intera complessa personalità. La sua acutezza, il suo amore per i dettagli, in particolare nella scelta dei nomi, che non sono mai, mai, a caso. Adoro i suoi giochi di parole, sia quelli sottili che quelli ironici e divertenti.
Edelweiss
"Lei aveva l'espressione di una per cui ripassare era un delizioso modo di trascorrere il tempo, lui quella di uno che avrebbe preferito trascorre il tempo ripassando deliziosamente lei."
Per l'Ybit, avrei ancora un mondo di cose da dirvi su questo libro. Di quanto ho adorato il personaggio di Caleb, così diverso dal solito eroe perfetto e buono. Calcolatore, viziato, egoista, spregiudicato, irridente, ma anche leale, forte, appassionato.
"Perché, quanto ancora hai intenzione di scendere in basso per ottenere quello che vuoi, Webster?"
"Non mi sono posto alcun limite."
Come si fa a non volerlo strozzare e subito dopo baciare? E poi strozzare e poi baciare ancora? Ok, mi fermo qui, altrimenti quella che vorrete strozzare sarò io. Concludo dicendovi che, pur essendo una trilogia, questo primo libro ha un finale soddisfacente. Niente crudeli cliffhanger. Quindi non avete scuse. Leggete questo libro. Leggetelo. Leggetelo ed entrate nel tunnel insieme a me. 

Il mio voto è:

7 commenti:

  1. Dire che sono onorata è dire poco; non solo la recensione è gentilissima nei miei confronti, ma è anche accurata, approfondita, meravigliosa da leggere - e guardare.
    Grazie, davvero.

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  2. Bellissima recensione! Sfortunatamente ho scoperto il tuo bellissimo blog solo pochi giorni fa, e mi piace già tantissimo! Le tue recensioni sono super approfondite, curate e davvero precise!! Recupererò leggendo tutti i tuoi post! Ti mando un forte abbraccio!
    Giulia

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  3. @ Mirya, l'onore è reciproco. Sapere che la recensione ti è piaciuta è una bella soddisfazione, quindi grazie di cuore.

    @Giulia, benvenuta! Grazie per il tuo entusiasmo, sei dolcissima. ^^ Vorrei prendermi tutti i tuoi complimenti, ma nel blog recensiamo in diverse, quindi non posso assumermi tutto il merito. Però posso ringraziarti a nome di tutto lo staff. :) Baci!

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  4. Ciao Alice,
    devo ammettere che non sono un amante dei libri fantascientifici, ma adoro lo stile di Mirya ho letto i suoi romanzi precedenti e li ho adorati. Ammetto che non avevo intenzione di leggere questo romanzo proprio per il tema fantascientifico, ma la tua recensione mi ha incuriosita a tal punto che corro subito a comprarlo e spero di riuscire a leggerlo il prima possibile perchè sono davvero curiosa!

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  5. Ciao Frency, se hai amato i suoi libri precedenti, sono certa che questo non ti deluderà. :)

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  6. Ma gli altri due libri della trilogia non sono poi stati pubblicati?

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    Risposte
    1. Ciao Rosy, è uscito il secondo della serie. Si intitola Beta e lo trovi su Amazon.
      https://www.amazon.it/Beta-Wired-Vol-2-Mirya-ebook/dp/B01MDQDE2Z/ref=sr_1_4?ie=UTF8&qid=1488532790&sr=8-4&keywords=mirya

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