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venerdì 30 giugno 2017

Cover reveal: Un sasso nell'oceano di A.L. Jackson (Serie Bleeding Stars #1)



A.L. Jackson, un'autrice molto amata oltreoceano, ha deciso di approdare in Italia e noi non ci facciamo scappare l'occasione per partecipare al cover reveal!


Titolo: Un sasso nell'oceano
Autrice: A.L. Jackson
Pagine: 380
Serie: Bleeding Stars #1
Prezzo ebook: 3,99 euro
Data uscita: 10 luglio 2017

Trama:
Lui non voleva niente... 
Finché non ha scoperto che lei aveva tutto da offrire.
Sebastian Stone, frontman dei Sunder, si caccia sempre nei guai. I problemi lo seguono ovunque vada. Con i suoi precedenti, avrebbe dovuto sapere che Shea Bently sarebbe stata un problema. Ma la dolce e innocente ragazza del Sud era l'unica cosa che riusciva a vedere. L'unica cosa che voleva vedere. Adesso annegano entrambi in un mare di desiderio, affondando irrimediabilmente in un mondo di lussuria, e la loro passione si rifiuta di lasciarli risalire a galla per respirare. Per quanto lui voglia che le cose tra di loro funzionino, Shea ha un tormentato passato alle spalle, uno da cui è intenzionata a fuggire a tutti i costi. Tuttavia, alcuni segreti non muoiono mai. Se il passato di Shea venisse riportato alla luce, potrebbe distruggere il mondo di Sebastian. Quest'ultimo deve decidere se vale la pena sfidare la corrente per lei o se dovrebbero semplicemente affondare come un sasso nell'oceano.



"Un'appassionante lettura ricca di segreti, colpi di scena e sesso bollente." - Penelope Ward, autrice bestseller del The New York Times. 

A.L. Jackson è un'autrice bestseller del New York Times e di USA Today. Scrive emozionanti e sensuali storie d'amore che hanno per protagonisti ragazzi che amano essere un po' "cattivi". Le sue serie di successo sono The Regret Series, Closer to You e la recentissima Bleeding Stars. Quando non scrive, la si può trovare a rilassarsi a bordo piscina con la sua famiglia, a sorseggiare cocktail con le sue amiche e, naturalmente, con il naso immerso in un libro.

Estratto

Mi fermai a un paio di tavoli per consegnare i drink, presi l'ordinazione di un gruppo di giovani donne che aveva unito due tavoli per poter contenere la loro combriccola, e lasciai vagare lo sguardo per la mia sezione per assicurarmi di non essermi persa nessun cliente. I miei occhi si posarono sulla figura solitaria seduta in disparte sul divanetto nell'angolo più lontano della stanza. Non c'era l'ultima volta che avevo fatto il giro dei tavoli. 
Muovendomi a zig zag tra la calca di gente, avanzai verso di lui. Per qualche ragione, i miei passi divennero più lenti man mano che mi avvicinavo. Portava un berretto nero e aveva la testa abbassata, la sua attenzione fissa sul telefonino, il cui schermo luminoso risaltava nell'oscurità. I miei occhi furono attratti dalle sue mani grandi e forti che reggevano il costoso dispositivo; sembravano possenti proprio come la sua presenza. Indossava una camicia a maniche lunghe, con i polsini arrotolati sugli avambracci in maniera disinvolta, rivelando un intricato tatuaggio inciso sulla pelle. 
La curiosità si accese dentro di me. 
All'improvviso, desiderai di stargli più vicina, solo per poter distinguere il disegno. 
Anche se le persone che venivano qui appartenevano ad ogni tipo di estrazione sociale – giovani e vecchi, musicisti country e rockettari, motociclisti e uomini d'affari – lui sembrava comunque spiccare, troppo pieno di vitalità per far parte dei confini di queste mura. E non avevo ancora visto il suo viso. 
Alzai mentalmente gli occhi al cielo. Datti un contegno, Shea. 
Tirando un respiro, mi ricomposi e mi avvicinai lentamente al divanetto a forma di ferro di cavallo su cui era seduto. Con voce abbastanza alta da sovrastare la musica e il frastuono di voci, gli rivolsi il mio saluto standard. «Salve! Benvenuto al Charlie's.» 
Le sue mani si strinsero maggiormente intorno al cellulare quando udì le mie parole, e sembrò impiegare un'eternità per sollevare la testa, come se stesse contemplando se rivelare o meno la sua identità. 
E quando lo fece, quasi desiderai che non l'avesse fatto. 
Per un euforico secondo, il tempo si fermò e mi persi nel volto più bello che avessi mai visto. Non era perfetto, e forse questo era il problema. Le sue labbra carnose erano leggermente sghembe da un lato, gli zigomi alti e definiti, la mascella severa e squadrata e ricoperta da una barba di tre giorni. Una cicatrice gli tagliava il sopracciglio destro, facendolo apparire più calante su quel lato, e c'era traccia di un altro sfregio sotto al mento. 
Ma era la durezza che ardeva nei suoi strani occhi grigi che mi tolse il fiato dai polmoni. No, non era perfetto. Soltanto bellissimo e cupo, e un po' spaventoso. Il mio cuore prese a battere forte e non potei evitare di fare un passo indietro, sorpresa, quando un lento fremito di attrazione formicolò sotto la mia pelle – come piume che mi sfioravano ovunque – prima di stabilirsi e palpitare nel mio basso ventre. Forse era passato troppo tempo da quando avevo permesso ad un uomo di toccarmi, perché d'un tratto persi il contatto con la mia piccola realtà. La realtà dove gli uomini non provocavano una simile reazione in me, perché non ero così ingenua da andare in cerca di quel tipo di dolore straziante.
No, non avevo un sacco di priorità o preoccupazioni. 
Ne avevo solo una. 
Non potevo permettermi di flirtare o divertirmi, non come le donne normali della mia età. Non potevo rischiare di affrontare i problemi che un ragazzo come lui avrebbe sicuramente causato.

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